23 novembre 2022

I nostri festival-laboratori

Di séguito l'elenco dei festival-laboratori palascianiani di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia 2009-2024. Cliccare sui titoli per visionare i calendari.

I. IL LABORATORIO MUSICALE DI MARCO PALASCIANO (2009), 8 concerti + 1 lezione. Nota: al tempo stesso era sia il I festival-laboratorio ecc., sia la IV edizione di Toccata e fuga. Incontri musicali intorno a un pianoforte in transito

II. LA GRANDE RUOTA DELLE UMANE COSE (De magna rota rerum humanarum)
(2010), 8 lezioni

III. DE NATURA MUNDI. L'interpretazione del mondo in ottanta giorni
(2011), 12 lezioni

IV. EURISTICON. Le nozze di Ragione e Fantasia
(2012), 12 lezioni

V. ARCA ARCANORUM. Nuovo laboratorio euristico di filosofia, arti varie, gioco e umana armonia
(2013), 22 lezioni

V bis. URNA MARIS BAROCCA. Nuovo festival capuano di scienza, filosofia, gioco e poesia
(2013), 12 lezioni

VI-VII. ENCYCLOPÆDIA CŒLESTIS. Novissimo laboratorio euristico di filosofia, arti varie, gioco e umana armonia
(2014), 15 lezioni

VIII. LE 77 MERAVIGLIE DELL'OTTOCENTO PALASCIANIANO. Novissimo festival capuano di scienza, filosofia, gioco e poesia (2015), 11 lezioni
 
IX. MAIEUTICON (2016), 9 lezioni. Nota: da qui son tutti detti «festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, arti varie, gioco e umana armonia»

X. ONIRICON. Appunti per un'enciclopedia delle meraviglie (2017), 10 lezioni. Questa è la I parte del trittico AUROLALÍA. Cosa comporre con i nostri nomi (2017-2024)

XI. DAL PALEOLITICO A PALASCIANIA. Undici salti in accelerazione geometrica lungo la storia dell'Homo sapiens sapiens (2017-2018), 12 lezioni

XII. ORTELIUS ROOM. Qui inizia il viaggio nella conoscenza alla ricerca dell'inconoscibile (2018-2019), 18 lezioni. Questa è la II parte del trittico AUROLALÍA. Cosa comporre con i nostri nomi (2017-2024)

XIII. LA SELVA INFINITA (2019), 9 lezioni

XIVa. L'IDEA DELL'UOMO (2019-2021), 13 lezioni

XIVb. PARALIPOMENI DE L'IDEA DELL'UOMO (2022), 14 lezioni. Nota: da qui son tutti detti «festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia»

XV. OMNIA PALCO SACRA. I Quindici di Marco Palasciano (2023-2024), 1+15 lezioni. Questa è la III parte del trittico AUROLALÍA. Cosa comporre con i nostri nomi (2017-2024)

XVI. IPERMEGANOUICON. Multilaboratorio Artistico Riunente Canto Operistico, Poesia, Autobiografia Letteraria, Arti Sceniche, Cinema, Illustrazione, Anagramma, Nozioni Onnicomprensive (2025-2026), 21 lezioni

22 novembre 2022

In morte del poeta Michael Rothenberg

È morto il 21 novembre 2022 all'età di 71 anni il poeta Michael Rothenberg, ideatore insieme con sua moglie Terri Carrion di 100 Thousand Poets for Change, movimento ed evento che dal 2011 unisce i continenti nel nome della poesia e della speranza. L'Accademia Palasciania lo piange insieme con i tanti enti amici che da lui hanno tratto e continueranno a trarre ispirazione, e abbraccia Terri con affetto, come farà, crediamo, il mondo intero.

«100 Thousand Poets for Change»: l'elenco


Di séguito l'elenco delle edizioni di 100 Thousand Poets for Change organizzate in Terra di Lavoro dall'Accademia Palasciania, con i link ai resoconti o annunci (cliccare sui rispettivi anni fra parentesi):

I. S’i’ fossi poeta cangerei ’l mondo. Una serata tra poesia e utopia (2011)

II. I libri cambiano il mondo. Nuova serata di poesia e utopia (2012)

III. Tanto per cambiare. Uno, Nessuno e centomila poeti (2013)

IV. Fiori da una terra avvelenata. Centomila poesie contro il biocidio (2014)

V. Mille colori, stessi valori. Poesia, rap e sogni di un mondo migliore (2015)

VI. Il paese dal sole-fata ovvero, anagrammando, La festa della poesia) (2016)

VII. Sogno, poesia e altra ingegneria (nel senso di quell’ingenioso hidalgo) (2017)

VIII. L’Ouverture di Ortelius Room (2018)

IX. Theatrum Musarum. I centomila mondi della poesia (2019)

IX bis. Un fiore per il Rojava. Centomila poesie di guerra e pace (2019)

X. Alla ricerca della dea perduta. Passeggiata poetica per Capua (2020)

XI. Dante, risorgi! Europa, opra, trionfa! (2021)

XI bis. L’Afghanistan, le donne, l’universo. Centomila poesie contro sessismo, guerra e ogni violenza (2021)

XII. P per Poesia, Politica, Potere, Protesta, Pace, Popoli, Progresso (2022)

XIII. Carolina e il giardino della poesia (2023)

26 ottobre 2022

Il gran finale dei «Paralipòmeni»

Comunicato stampa sulla puntata n. 14, e ultima, dei Paralipòmeni del XIV festival-laboratorio palascianiano. Grazie se lo potrete divulgare.

Dopo quasi tre anni – di cui uno e mezzo di pausa per la pandemia di Covid-19 – giunge a compimento il cammino iniziato con il XIV festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia "L'idea dell'uomo" (2019-2021) e proseguito con i suoi Paralipòmeni (2022): nell'insieme, le repliche delle ventisette lezioni-spettacolo più belle (laboratori teatrali esclusi) tra le centocinquantaquattro scritte da Marco Palasciano tra il 2009 e il 2020.

La puntata n. 14, e ultima, dei Paralipomeni de "L'idea dell'uomo" vedrà l'Accademia Palasciania in collaborazione con Capua Sacra, e consisterà nella replica de "Il viaggio della mamma verso l'iperuranio. Come superare il lutto con filosofia e poesia" (2020): lezione originariamente tenutasi in forma di videoconferenza, mentre stavolta andrà in scena dal vivo.

L'appuntamento – come sempre a ingresso libero – è per le ore 18.30 di martedì 1° novembre 2022 nella chiesa dei Santi Rufo e Carponio (Capua, corso Gran Priorato di Malta 40).

Vita e morte, felicità e dolore, errore e amore, mondo e oltremondo: tali gli argomenti di questa lezione-gran finale, integrata dalla lettura di alcune poesie di Palasciano e frammenti dal diario di Eleonora Carmelina Bellofiore (1933-2016).

A lei, ma anche a tutte le altre persone care – vostre e nostre – che hanno concluso il loro cammino terrestre, è dedicato questo «viaggio verso l'iperuranio», nella vigilia del Giorno dei morti; morti che continuano a vivere eternamente sia nel passato cristallizzato della relatività einsteiniana, sia – come pure anime, insieme con le anime dei vivi e dei futuri – nel metatempo della metafisica, in cui siamo un tutt'Uno; o tale è il sogno del filosofo.

19 ottobre 2022

Tra Ariosto e Wagner, selve e orti incantati

Comunicato stampa sulla puntata n. 13 dei Paralipòmeni del XIV festival-laboratorio palascianiano. Grazie se lo potrete divulgare.

Non si può dire di conoscere Capua se non si è mai assistito a una lezione-spettacolo di Marco Palasciano («filosofo, autore letterario in versi e in prosa, teatrante, musicante [...] nonché presidente dell'accademia meno accademica del mondo»); e un'occasione per farlo, in questi giorni, sono i Paralipòmeni del XIV festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia "L'idea dell'uomo".

La lezione n. 13 "Il laboratorio-labirinto dei cavalieri erranti", tratta dal festival-laboratorio "La selva infinita" (2019)  – andrà in scena a cura dell'Accademia Palasciania in collaborazione con Capua il Luogo della Lingua Festival e il Circolo dei Lettori di Cose d'Interni Libri (Capua, corso Gran Priorato di Malta 88), nella cui sala superiore l'appuntamento è per le ore 18.00 di sabato 22 ottobre, come sempre a ingresso libero.

Tema base: i libri che fecero letteralmente impazzire Don Chisciotte, con le loro storie avventurose di cavalieri, dame, maghi e draghi, soffermandosi ora su Orlando, ora su Parsifal ecc.

(Per lo stesso Palasciano nei panni di Don Chisciotte, vedere in YouTube "Fate la guerra ai microbi, non ai mulini a vento!" dalla parte 2 alla 5.)

Ricordiamo che per partecipare non vi è necessità di aver seguìto le puntate precedenti, e che il programma completo dei Paralipomeni è consultabile nel blog dell'Accademia.

11 ottobre 2022

Capua omaggia Leopardi (e il mago Klingsor)

Comunicato stampa sulla puntata n. 11-12 dei Paralipòmeni del XIV festival-laboratorio palascianiano. Grazie se lo potrete divulgare.

Sarà un omaggio a Giacomo Leopardi, ma a tratti divagando come vagando in selva, la prossima puntata – a ingresso gratuito come sempre – dei Paralipòmeni del XIV festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia "L'idea dell'uomo".

L'evento vedrà l'Accademia Palasciania in collaborazione con Auser Capua, nella cui sede adorna d'un giardino – la Casa dei Nonni (a Capua, in una traversa di via Principi Normanni accanto a una chiesetta, non lungi dal Castello delle Pietre ove secondo la leggenda visse il mago Klingsor) – domenica 16 ottobre 2022 si terranno due lezioni-spettacolo brevi di Marco Palasciano, separate da un intervallo, ambedue tratte dal festival-laboratorio "La selva infinita" (2019).

Alle ore 18.00 si terrà la lezione n. 11, "Il confine impossibile", che tratterà principalmente de "L'infinito".

Alle ore 19.00 si terrà la lezione n. 12, "Vaghe stelle dell'Orsa sul giardino di Klingsor", che includerà la lettura de "Le ricordanze" e di altri canti o frammenti di canti – i più lunari – intrecciata alla trattazione di temi quali l'illusorietà dei giardini delle delizie (dalla vita stessa, secondo le "Seniles" di Petrarca, allo Zaubergarten del "Parsifal" wagneriano) nonché la contrapposizione tra la visione del mondo leopardiana e idee come quella del «migliore dei mondi possibili», recuperate da Palasciano e dalla sua Accademia come basi di una filosofia incentrata sul rapporto fra essere, amore e gioco.

Ricordiamo che per partecipare non vi è necessità di aver seguìto gli incontri precedenti, e che il programma completo dei Paralipòmeni de "L'idea dell’uomo" è consultabile nel blog dell'Accademia Palasciania.

6 ottobre 2022

«Ricordami, ma scorda il mio destino»

Comunicato stampa sulla puntata n. 10 dei Paralipòmeni del XIV festival-laboratorio palascianiano. Grazie se lo potrete divulgare.

Con l'Europa a rischio di risprofondare nella barbarie, torna al momento giusto la lezione-spettacolo di Marco Palasciano più ricca di ethos e pathos, tratta dal festival-laboratorio "Ortelius Room" (2018-2019): "Remember me, but ah! forget my fate. Memorie dall’inferno e teoria del paradiso". 

L'appuntamento – come sempre a ingresso libero – è per le ore 18.30 di domenica 9 ottobre 2022 nella chiesa dei Santi Rufo e Carponio (Capua, corso Gran Priorato di Malta 40), in virtù della collaborazione tra Accademia Palasciania e Capua Sacra.

Sarà questa la puntata n. 10 dei Paralipòmeni del XIV festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia "L'idea dell'uomo".

Il titolo in inglese (traduzione: «Ricordami, ma scorda il mio destino») è un verso dal lamento di Didone, regina di Cartagine, che muore fra le braccia della sorella nel finale dell'opera di Purcell "Didone ed Enea" (1689). Ma non alla lirica ci si dedicherà qui, bensì alle vittime dei nazisti e simili, all'odissea infinita dei migranti e alla filosofia dell'odio, dell'amore, della vita, della morte e dell'oltre.

Ricordiamo che per partecipare non vi è necessità di aver seguìto le puntate precedenti, e che il programma completo dei Paralipomeni è consultabile nel blog dell'Accademia.

26 settembre 2022

Tempo, letteratura, amore, musica...

Comunicato stampa sulla puntata n. 8-9 dei Paralipòmeni del festival-laboratorio L'idea dell'uomo. Grazie se lo potrete divulgare.

A ingresso gratuito come sempre, il prossimo incontro dei Paralipòmeni del XIV festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia "L'idea dell'uomo" vedrà l'Accademia Palasciania in collaborazione con Capuanova e FaziOpenTheater.

L'appuntamento è infatti a Palazzo Fazio (Capua, via Seminario 10), dove domenica 2 ottobre si terranno due lezioni-spettacolo di Marco Palasciano separate da un intervallo: una alle ore 18.30 e l'altra alle 19.30 circa.

La lezione n. 8, tratta dal festival-laboratorio "La selva infinita" (2019), ha per titolo "Chiare, fresche e dolci acque / ove il mio corpo fanciulletto giacque" ed è una sorta di viaggio fra le stelle e le selve, fra sogno, realtà e iperrealtà, con per guide Brunetto Latini e altri poeti. Ciascuno, fra l'altro, con una sua diversa idea d'amore (per alcuni il principale ostacolo al cammino spirituale, per altri l'unica via dello spirito); acme il sonetto CXVI di Shakespeare nella traduzione di Palasciano stesso.

Seguirà la lezione n. 9, tratta dal festival-laboratorio "Ortelius Room" (2018-2019) e intitolata  "Dove sono i bei momenti. Aiòn, chrònos, kairòs, temps retrouvé". Ivi si vedrà fra l'altro come lo spaziotempo einsteniano presupponga l'eternità dell'istante, e Barbour e altri ipotizzino l'inesistenza del tempo; come per gli antichi il tempo potesse essere lineare o ciclico, ed Eraclito lo definisca «un bambino che gioca»; come Petrarca faccia trionfare il tempo sulla fama e l'eternità sul tempo, e Wells lo faccia traversare da una macchina meravigliosa; come Proust lo perda e lo ritrovi, e ognuno di noi lo possa periodizzare alla ricerca di sé.

Ricordiamo che per partecipare non vi è necessità di aver seguìto le puntate precedenti, e che il programma completo dei Paralipòmeni de "L'idea dell'uomo" è consultabile nel blog dell'Accademia Palasciania.

25 settembre 2022

Resoconto di «P per Poesia» ecc.

A Capua, nel Chiostro dell'Annunziata, sabato 24 settembre 2022 – davanti a un pubblico di ventidue persone – si è tenuta la XII edizione di 100 Thousand Poets for Change in Terra di Lavoro: P per Poesia, Politica, Potere, Protesta, Pace, Popoli, Progresso (qui l’annuncio).

L'Accademia Palasciania ringrazia Antonello Roma per averci ospitato al SetteSerpi; Eugenio Lucrezi per il gemellaggio con La Bottega della Poesia; e Giuseppe Bellone per la gran pubblicità fatta tramite i canali di Cose d'Interni Libri e di Capua il Luogo della Lingua Festival, nonché per il suo far da tramite con il Patto per la Lettura di Capua Città che legge.

Nella parte I il Palasciano nostro Presidente ha presentato il poeta Corrado Aiello e il suo libro Rime selvagge. Purtroppo assente Lucrezi per cause di forza maggiore.

Nella parte II si sono avvincendati sul palco sette performer. Di séguito l'elenco, con i cognomi in ordine alfabetico. Fra parentesi le edizioni di 100 Thousand Poets for Change cui si è partecipato.
Giuliana Cenname (III, XII)
Pasquale Cominale (XII)
Tiberio Madonna (IX, IX bis, X, XI, XI bis, XII)
Nadia Marino (II, VII, IX, XII)
Marco Palasciano (tutte)
Marina Rosiello (XII)
Mario Ventriglia (IX, XI, XI bis, XII)
Cominale (che ha donato all'Accademia il suo libro di poesie La pesa del cuore), Madonna, Marino, Palasciano e Rosiello hanno letto le loro stesse poesie. Palasciano ha letto inoltre testi di due autori anch'essi presenti, Paolo Iasevoli (che ha donato il suo romanzo Il paese dei pendoli) e Maria Scognamiglio (XI bis, XII); dell'assente Antonio De Blasio; e di P.P.P., già omaggio al quale è stato il titolo dell'evento, carico di tante P.

Cliccare qui per l'elenco di tutte le edizioni di 100 Thousand Poets for Change in Terra di Lavoro.

Aiello e Palasciano. Foto di Pasquale Cominale.

21 settembre 2022

Un poetico sabato capuano

Comunicato stampa sul nuovo reading poetico dell'Accademia Palasciania. Grazie se lo potrete divulgare.

Si terrà a Capua, a ingresso libero come sempre, la XII edizione di «100 Thousand Poets for Change» (Centomila poeti per il cambiamento), il grande "rito" annuale – dedicato alla poesia e alla speranza – che unisce tutti i continenti dal 2011 e le cui edizioni in Terra di Lavoro sono fin da allora a cura dell'Accademia Palasciania. Quest'anno a collaborare con essa saranno SetteSerpi, La Bottega della Poesia, Cose d'Interni Libri e Capua il Luogo della Lingua Festival. L'evento rientra inoltre nell'àmbito del Patto per la Lettura di Capua Città che legge, e omaggia Pier Paolo Pasolini – di cui quest'anno si celebra il centenario della nascita – con un profluvio di P nel titolo: «P per Poesia, Politica, Potere, Protesta, Pace, Popoli, Progresso».

L'appuntamento è per le ore 18.30 di sabato 24 settembre nel Chiostro dell'Annunziata (Capua, corso Appio 68). La prima parte consisterà in un incontro con i poeti Corrado Aiello (classe 1984) ed Eugenio Lucrezi (classe 1952), il quale fra l'altro gestisce sulla "Repubblica" la rubrica «La Bottega della Poesia». Di Aiello si presenterà la raccolta «Rime selvagge»; di Lucrezi «Bamboo Blues» e, con fotografie di Marco De Gemmis, «Autoritrarsi». La seconda parte sarà un reading collettivo: chiunque fra i presenti potrà declamare o far declamare le proprie poesie (la migliore sarà pubblicata sulla "Repubblica") o quelle dei propri poeti preferiti. Modera il tutto Marco Palasciano. A fine evento chi gradirà potrà trattenersi a cena in loco.

La partecipazione è valida ai fini dei punti diploma dei Paralipòmeni del XIV festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia «L'idea dell'uomo», il cui programma completo si può leggere nel blog dell'Accademia Palasciania.

14 settembre 2022

Fra atei e credenti mille sfumature

Comunicato stampa sulla puntata n. 7 dei Paralipòmeni del XIV festival-laboratorio palascianiano. Grazie se lo potrete divulgare.

Proseguono a mo' d'un polìcromo viaggio sottomarino i Paralipòmeni del XIV festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia "L'idea dell'uomo", a cura dell'Accademia Palasciania in collaborazione con enti vari.

La puntata n. 7 – a ingresso gratuito come sempre – si terrà alle ore 18.30 di domenica 18 settembre nella chiesa dei Santi Rufo e Carponio (Capua, corso Gran Priorato di Malta 40), in virtù della collaborazione con Capua Sacra, e consisterà in una lezione-spettacolo di Marco Palasciano tratta dal festival-laboratorio "Ortelius Room" (2018-2019): "O lume risorto. Trasposizioni epistemiche e immersioni in batisfera" («O lume risorto» è un anagramma di «Ortelius Room»).

Argomento base saranno le religioni e la tolleranza religiosa, o meglio – ampliando il quadro ai sistemi di pensiero non religiosi – la tolleranza epistemica. Fin dove è possibile il dialogo fra Materialisti, Agnostici, Metafisici liberi, Credenti elastici e Fondamentalisti? Questo e altri interrogativi pratici saranno intervallati da momenti più lirici, come la recita di "Donna de paradiso" di Iacopone da Todi.

L'evento rientra nell'àmbito del Progetto Schönberg, intitolato all'arcivescovo di Capua Nikolaus von Schönberg (una sua lettera del 1536 incoraggiò Copernico a pubblicare il "De revolutionibus") e il cui fine principale è la non belligeranza tra fede e ragione.

Ricordiamo che per partecipare non vi è necessità di aver seguìto le puntate precedenti, e che il programma completo dei Paralipòmeni de "L'idea dell'uomo" è consultabile nel blog dell'Accademia Palasciania.

7 settembre 2022

S'apre l'anno accademico. Evoé!

Comunicato stampa sulla puntata n. 6 dei Paralipòmeni del XIV festival-laboratorio palascianiano. Grazie se lo potrete divulgare.

L'Accademia Palasciania, ovvero «l'accademia meno accademica del mondo», inaugura a Capua il suo XXV anno accademico con un incontro – come sempre a ingresso libero – che la vedrà in collaborazione con il Teatro Ricciardi: l'appuntamento è per le ore 18.00 di domenica 11 settembre, infatti, nella stessa sede dell'evento "Capua Film Fest", cioè nel cinema all'aperto allestito in piazzetta Sant'Angelo in Audoaldis o, in caso di pioggia, nel Teatro stesso.

In apertura si avranno i saluti dell'Assessore alla Cultura ecc. del Comune di Capua Vincenzo Corcione, quindi si riprenderà il filo dei Paralipòmeni del XIV festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia "L'idea dell'uomo" con la puntata n. 6, che consisterà in una lezione-spettacolo di Marco Palasciano tratta dal festival-laboratorio "Ortelius Room" (2018-2019): "Antropocalisse. Crisi globale e «modest proposals» per un «brave new world»" (il sottotitolo allude a Swift, che propone di risolvere il problema della povertà dando i bambini poveri in pasto ai ricchi, e Huxley, che immagina un futuro ancor più orribile; ma siamo ancora in tempo per mutarlo).

Tra utopie e distopie, povertà materiale e spirituale, mari inquinati e muri inquietanti, bestie ignoranti e ciarlatani usmanti… qual è la reale portata dell'attuale «apocalisse antropologica»? In quale labirinto si è smarrito – se si è smarrito – l'Homo sapiens sapiens, sapiens nel bene e sapiens nel male, e quale filo potrà ricondurci al «cielo stellato dentro di noi»? Tale il quesito centrale della serata, al quale forse non si troverà risposta; ma di certo si troverà diletto, per il clima caratteristico degli eventi palascianiani.

Si prega di essere puntuali poiché il tutto durerà circa due ore, con un intervallo a metà lezione, e súbito dopo dovrà tenersi la proiezione del film "L'ombra del giorno".

Per il programma completo dei Paralipòmeni de "L'idea dell'uomo" vedi il blog dell'Accademia Palasciania. Per quello di "Capua Film Fest" vedi in Facebook la pagina del Teatro Ricciardi.

17 luglio 2022

Ponti chiusi: potente allegoria

COMUNICATO
DELL’ACCADEMIA PALASCIANIA
(CON SONETTO)
SULLA RIAPERTURA DEL PONTE ROMANO
AL TRANSITO E SUL RISVOLTO
ALLEGORICO DELL’ESPERIENZA
DELLA SUA CHIUSURA

Capua, 16 luglio 2022

Sette giorni esatti sono trascorsi dall’ordinanza del 9 luglio con la quale, conseguentemente alle segnalazioni dei cittadini e a una prima ricognizione delle criticità del Ponte Romano (in realtà americano, del 1955), si vietava ogni transito sui suoi pietroni «a titolo precauzionale e cautelativo, nelle more dell’espletamento di ulteriori e piú approfonditi accertamenti tecnici».

Accertamenti che la notte scorsa – notte: tale lo zelo – sono giunti a buon punto, tanto da portare all’ordinanza odierna di riapertura provvisoria del ponte. Per esso potranno dunque nuovamente transitare bipedi, quadrupedi, artròpodi giganti e veicoli a ruote, a pattini o a molla, eccezion fatta per macchine, bestie o cyborg di peso uguale o superiore alle tre tonnellate e mezza carico incluso.

La cittadinanza tira un enorme sospiro di sollievo, sia pur provvisorio – ma cosa nella vita non lo è? –, e con essa noi accademici polipòlidi (ossia cittadini di molte città; da non confondere con polipòidi, che perterrà piuttosto a mostri alieni). Un sospiro che è anche di gratitudine e di lode a tecnici, operai e forze dell’ordine nonché a un’Amministrazione che – insediatasi il 28 giugno scorso – in meno di venti giorni ha fatto piú che altre in vent’anni, ci si passi l’iperbole, e che quando la questione del Ponte Romano sarà risolta in via definitiva passerà certamente a concentrarsi su quella del Ponte Nuovo (chiuso al transito veicolare dal 7 settembre 2018 e al transito pedonale dal 26 settembre dello stesso anno).

17 luglio

Piuttosto, che cosa c’è da dire che non si sia già detto?

Forse questo: che l’esperienza della chiusura d’ambo i ponti capuani sul Volturno – a prescindere da quanto sia stata perturbante in sé – presenta un potente risvolto allegorico, il quale non sarà sfuggito all’occhio di qualche psicoanalista.

La Città si è trovata con una parte di sé separata dall’altra. Ma non completamente. Proibita la comunicazione diretta attraverso il Ponte Romano, la zona settentrionale poteva comunicare con il centro storico mediante un complicato e oneroso aggiramento lungo all’incirca sedici chilometri, per coprire una distanza di ottanta metri.

Allo stesso modo gli elementi della nostra psiche censurati dalle convenzioni sociali, familiari ecc. si trovano relegati nella sua parte inconscia, alla quale è proibito portarli all’attenzione diretta della parte conscia; tali elementi possono però seguire vie tortuose – quali quelle del sogno, del malessere, del moto emotivo inspiegabile ecc. – e cosí manifestarsi, sia pure in forma mascherata.

Segue sonetto in tema, di Marco Palasciano, a bella chiusa (ve l’avevamo detto – nel comunicato del 14 luglio – che avremmo cercato d’essere piú dilettevoli), dove il succo di quanto detto poc’anzi in prosa viene ripetuto in endecasillabi, strutturati secondo lo schema ABBA ABBA CDE CDE.

Città mia, che scissura! Che distanza
fu fra te e te! Che battito scazonte
ha in cuore chi ha da andare all’orizzonte
e ritorno e d’un solo passo avanza!

Sette giorni è durata l’ordinanza
di divieto di transito sul ponte,
fra lacrime e bestemmie e pezze in fronte;
si riapre, ed ognuno canta e danza.

Ma resta mesto chi ha la psiche scissa,
senza ponti fra ciò che è (e non può essere)
e ciò che deve essere (e non è).

Può però, quel che in ombra s’inabissa,
far giro largo, e in mescolate tessere
mostrarsi; e il mostro, lí, lettore, è te.

14 luglio 2022

Capua: le Associazioni fanno rete

COMUNICATO
DELL’ACCADEMIA PALASCIANIA
SULL’INCONTRO DEL 13 LUGLIO 2022
TRA LE ASSOCIAZIONI CAPUANE
E L’ASSESSORE V. CORCIONE

Capua, 14 luglio 2022

L’Accademia Palasciania si felicita per la riuscita, fra l’altro in termini di affluenza, dell’incontro organizzato dall’Assessore alla Cultura, Eventi ecc. Vincenzo Corcione per istituire un tavolo di confronto fra il Comune e le Associazioni del territorio di Capua.

Tutte le Associazioni presenti hanno potuto presentarsi e accennare sinteticamente ai loro trascorsi e progetti. Sfortunatamente l’acustica non eccellente e la mancanza di microfoni hanno impedito di cogliere qualche dettaglio, ma l’importante è stato constatare l’abbondanza di offerte culturali e la volontà comune di fare rete.

Quello che veramente rincresce è che l’ascensore del Municipio sia tuttora, da anni, non funzionante. Ieri un importante elemento della comunità capuana, l’ultraottantenne professor ***, dopo un tragitto di 16 km (venendo da fuori Porta Roma) è stato costretto a rinunciare all’incontro – che si è sperato, fino all’ultimo, potesse tenersi in un locale al pian terreno – perché impossibilitato, per problemi di salute, a salire le scale. Al fine di consentire a lui e alla Console del Touring Club – rimasta a fargli compagnia in cortile – di partecipare ugualmente in qualche modo, il Presidente della nostra Accademia ha preso a trasmetter loro l’incontro via videotelefonata, aggirandosi per la Sala come un qualunque operatore dilettante; ma i presenti hanno presto protestato, in ispecie per i rumori di ritorno, per cui egli ha dovuto rinunciare e la Console è dovuta salire, abbandonando il professore, che è quindi rimasto giú ad aspettare la fine dell’incontro solo come un cane. Situazione incresciosa e che ci auguriamo non abbia mai piú a ripetersi (tanto piú se si tenga a mente la sentenza n. 3691/2020 della Cassazione civile in merito alla «discriminazione indiretta» subíta da coloro «cui sia impedito l’accesso agli uffici comunali per la presenza di barriere architettoniche»). Ma l’Amministrazione ha tutta la nostra comprensione: insediatasi da appena un paio di settimane, si è trovata ad affrontare un’eredità mostruosa. Né dubitiamo che, appena si sarà abbastanza alleggerita la pressione sulle teste del Sindaco e degli altri membri del governo cittadino in merito a questioni piú gravi e urgenti, come quella dei ponti chiusi, si provvederà a risolvere pur questa e altre questioni essenziali ma minori.

Veniamo piuttosto al succo dell’incontro, almeno per ciò che riguarda la nostra Accademia. Questa ha presenziato nelle persone del suo Presidente Marco Palasciano e di Nadia Marino, per inciso Presidente emerita dell’Opera Nomadi di Caserta.

Nadia Marino ha evidenziato l’opportunità, tanto piú in questo periodo di guerra in Europa e nuovi afflussi di profughi, di organizzare eventi atti a sensibilizzare la cittadinanza sul tema della diversità culturale e della pacifica convivenza multietnica, a esempio tramite convegni e lezioni – anche all’interno delle scuole – sui migranti, i rom e la lotta a razzismo e xenofobia.

Il nostro Presidente ha, dal canto suo, ufficializzato la proposta di istituire – sull’esempio del Capua il Luogo della Lingua Festival e del Premio Placito Capuano – un Capua Città Copernicana Festival, con eventi dedicati al progresso scientifico e umano in generale, e un correlato Premio Schönberg a livello internazionale. Tutto questo in virtú della coincidenza straordinaria per cui Capua ha avuto come suoi Arcivescovi sia il Cardinale Nikolaus von Schönberg, cui di recente l’Accademia è riuscita a fare intitolare una piazza, sia il Cardinal Roberto Bellarmino: l’uno il massimo paladino – in seno alla Chiesa – della teoria eliocentrica di Copernico (fu una lettera di Schönberg a convincere l’astronomo polacco a pubblicare il De revolutionibus orbium cœlestium, opera che segna la nascita della scienza moderna), l’altro il massimo oppositore (vedi fra l’altro la famosa lettera di Bellarmino a Foscarini).

Palasciano ha inoltre toccato il tema trattato nella lettera aperta del 6 luglio scorso indirizzata all’Assessore, intitolata Sul ruolo dell’Accademia Palasciania nella vita culturale della Città di Capua e conseguente richiesta di trattamento alla pari, esclusi i patrocini pecuniari, rispetto alle Associazioni regolarmente costituite. A questa lettera – completata da un elenco di ventisei Referenti di Associazioni regolarmente costituite, tutti d’accordo con quanto in essa scritto – Vincenzo Corcione aveva risposto, gentilissimo, telefonando a Palasciano il giorno appresso e garantendogli l’accoglimento della nostra richiesta «che all’Accademia Palasciania, seppur non iscritta né iscrivibile all’Albo comunale delle Associazioni, sia concesso di poter godere di tutte le […] prerogative di cui all’art. 8 del Regolamento di detto Albo, fatta esclusione dei patrocini pecuniari»: poter «accedere ad eventuali tavole rotonde per specifiche attività o progetti», «per la definizione di un calendario degli eventi» ecc. e ottenere, alla bisogna, il patrocinio morale del Comune di Capua e «l’utilizzo temporaneo di immobili e attrezzature comunali», per esempio la Sala Palasciano (la cui targa, ricordiamo, fu inaugurata nel 2015 dalla nostra Accademia in uno con altri enti) e i suoi microfoni (ovemai ricompaiano).

Poco importa se poi – all’incontro di ieri – sia stata ripetuta da terzi la solfa che le Associazioni non «regolarmente costituite» dovranno regolarizzarsi, per godere delle suddette prerogative, e se l’Assessore abbia avuto un piccolo vuoto di memoria riguardo quanto affermato nella telefonata di sei giorni prima e abbia detto, durante l’intervento del nostro Presidente, che dovrebbe regolarizzarsi anche l’Accademia. Come chiaramente scritto nella lettera di cui sopra, «l’Accademia Palasciania non ha e non desidera avere – per scelta estetica – né registrazione all’Agenzia delle Entrate, né bilancio». Perciò non potrà mai regolarizzarsi. È una questione di principio. «La forma non può prevalere sulla sostanza», ha detto Palasciano; «Se l’Accademia Palasciania fa piú di quanto facciano quarantasette Associazioni registrate messe insieme, deve poter disporre di spazi e patrocini. Patrocini solo morali, beninteso; perché a noi i soldi fanno schifo».

E al termine dell’intervento del nostro Presidente, si è levato dalla platea, spontaneo, a dar la stura a un generale applauso, il grido d’uno di quei ventisei succitati Referenti: «Marco Palasciano è un’istituzione!».

Che resta piú da dire?

L’Assessore, che certo è persona d’onore e infine onorerà la sua promessa, converrà che le istituzioni non possono andare contro le istituzioni; che l’Accademia Palasciania, non per vantarci, è la massima Associazione culturale non registrata che esista a Capua; e che non può assolutamente confondersi con le Associazioni «non tanto eccezionali da meritare una tale eccezione».

Se tuttavia Burocrazia trionfasse su Ragione, incredibilmente, e le nostre speranze nell’armonizzazione del mondo – ben altra cosa dalla regolarizzazione – venissero deluse, ci toccherebbe ricorrere al vecchio espediente di organizzare eventi in collaborazione con altre Associazioni e far firmare a loro la richiesta di spazi e patrocini al posto nostro.

Ma non sarebbe piú semplice, e nobile, riconoscere il ruolo dell’Accademia?

Grazie, in ogni caso, della cortese attenzione, a chiunque ce l’abbia fatta a giunger fino in fondo a questo che – lo ammettiamo – è il nostro piú noioso comunicato. La prossima volta cercheremo di essere piú dilettevoli.

* * *

AGGIORNAMENTO

È già partito dal Comune l'ordine per i pezzi di ingranaggio atti a effettuare la riparazione dell'ascensore!

6 luglio 2022

Una lettera aperta all'Assessore

SUL RUOLO
DELL’ACCADEMIA PALASCIANIA
NELLA VITA CULTURALE
DELLA CITTÀ DI CAPUA
E CONSEGUENTE RICHIESTA
DI TRATTAMENTO ALLA PARI,
ESCLUSI I PATROCINI PECUNIARI,
RISPETTO ALLE ASSOCIAZIONI
REGOLARMENTE COSTITUITE

All’Assessore alla Cultura, Eventi,
Progetti di Utilità Collettiva e Mobilità Urbana

Vincenzo Corcione
e p.c.
Al Sindaco Adolfo VIllani
Alla Vicesindaca Marisa Giacobone

Ill.mo Assessore,
in vista della riunione prevista per il 13 luglio 2022 in Sala Palasciano, al Municipio, cui leggo essere convocate «le Associazioni del territorio di Capua per istituire un tavolo di confronto», ritengo opportuno rispolverare una richiesta originariamente indirizzata alla precedente amministrazione – e che non poté avere risposta, in quanto detta amministrazione cadde súbito dopo – per indirizzarla, aggiornata, alla nuova amministrazione, in ispecifico a Lei che la suddetta riunione con letizia di tutti ha organizzato.
 
Premesso che l’attuale Regolamento dell’Albo comunale delle Associazioni contempla le sole Associazioni «regolarmente costituite» (art. 3), aventi «Atto Costitutivo e Statuto registrato all’Agenzia delle Entrate» (art. 4), «obbligatorietà del bilancio» (art. 3) ecc., ne consegue che – salvo deroga – le Associazioni di fatto come l’Accademia Palasciania, che non ha (e non desidera avere, per scelta estetica) né registrazione all’Agenzia delle Entrate, né bilancio, non potranno – poiché l’iscrizione all’Albo in oggetto ne è «condizione essenziale» (art. 8) – «accedere ad eventuali tavole rotonde per specifiche attività o progetti», «per la definizione di un calendario degli eventi» ecc., né vedersi concesso da parte del Comune di Capua alcun patrocinio – pecuniario o morale che sia – nonché «l’utilizzo temporaneo di immobili e attrezzature comunali».
 
Tuttavia, già in passato l’Accademia ha goduto del “patrocinio di fatto” del Comune di Capua in merito a eventi da essa organizzati, come a esempio le celebrazioni relative al cinquecentenario della nomina ad Arcivescovo di Capua di Nikolaus von Schönberg (dalla lezione Capua città “copernicana”, 2020, alla cerimonia d’inaugurazione di piazza Schönberg – Un locus amœnus, un nome, un racconto, una festa –, 2021, le cui registrazioni Ella troverà in YouTube nel canale Marco Palasciano). Da questo, e da analoghi esempi che potrebbero addursi, ben si evince come il Comune di Capua abbia sempre degnato della giusta considerazione l’Accademia Palasciania. Confidiamo dunque che la richiesta espressa in questa lettera non sia seme che cade in terra infertile.
 
Non richiederemo, chiariamo, di apportare modifiche al Regolamento dell’Albo comunale delle Associazioni. (Intorno a tale primitiva ipotesi il sottoscritto dialogò l’anno scorso con Giuseppe Bellone, con l’Assessora Veronica Iorio e con Adolfo Villani – ignaro futuro Sindaco –, confronto dal quale avrebbe avuto origine la presente lettera. Tutti concordarono, difatti, su come detta ipotesi non fosse proponibile. Se, difatti, l’Albo volesse includere anche l’ingarbugliata massa delle Associazioni di fatto, il loro accoglimento indiscriminato condurrebbe al caos; e se volesse includerne solo alcune e non altre in base a determinati criteri, determinare tali criteri sarebbe troppo difficile e, al tempo stesso, sarebbe un troppo facile pretesto per polemiche.)
 
Resta innegabile, nel contempo, che l’Accademia Palasciania – fondata nel 1999 per amministrare l’eredità morale di Ferdinando Palasciano (1815-1891) nel modo piú palascianesco possibile – abbia accumulato tanti e tali meriti, modestamente, da fare impallidire in loco sia ogni altra Associazione culturale di fatto, sia non poche Associazioni regolarmente costituite che esistono sulla carta ma non fanno un tubo, mentre noi sulla carta non esistiamo ma abbiamo un vasto sistema di tubature con cui portiamo l’acqua della sorgente Ippocrene a tutti gli assetati di scienza, filosofia, poesia e àgape.
 
Meno allegoricamente, l’Accademia (ai cui soli festival-laboratori 2009-2022 ha partecipato circa un migliaio di persone, esattamente cento delle quali hanno presenziato ad almeno sette lezioni ciascuna, undici di loro a piú di cinquanta lezioni ciascuna e molte hanno trovato veri amici, coniuge ecc.) ha realizzato in ventitré anni e mezzo trecentoquarantacinque eventi, per circa il 90% a Capua (Museo Campano, Palazzo Fazio, Palazzo della Gran Guardia, Palazzo Lanza, chiese varie ecc.) e il resto tra Aversa (Palazzo Cascella, Palazzo Parente ecc.), Napoli (Aula Magna della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università “Federico II” ecc.), Ravello, Succivo, Torre del Greco (Villa delle Ginestre) ecc.: convegni di archeologia e ambientalismo, presentazioni letterarie di finalisti Premio Strega e altri narratori e poeti, reading di poesia contemporanea, lecturæ Dantis, spettacoli e laboratori teatrali, festival di musica classica e contemporanea, e i finora quattordici festival-laboratori «di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia»; al che si aggiungono produzioni audiovisuali, campagne culturali ecc.; si noti, fra l’altro, che siamo l’unica Associazione del casertano a organizzare ogni anno l’edizione locale dell’evento mondiale 100 Thousand Poets for Change, nonché a partecipare alle annuali celebrazioni napoletane del genetliaco di Giacomo Leopardi; pure è da annotare che l’attuale busto di Ferdinando Palasciano nell’Ospedale di Capua è stato finanziato per metà dall’Accademia Palasciania; che la targa della Sala consiliare, intitolata allo stesso Palasciano, è stata inaugurata dall’Accademia congiuntamente agli altri enti coinvolti nelle celebrazioni del bicentenario palascianiano, talché fra le diverse mani che nel 2015 scopersero detta targa vi fu anche quella del sottoscritto Presidente dell’Accademia Palasciania, Marco Palasciano; ecc.
 
Perciò il sottoscritto umilmente

CHIEDE

CHE ALL’ACCADEMIA PALASCIANIA, SEPPUR NON ISCRITTA NÉ ISCRIVIBILE ALL’ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI, SIA CONCESSO DI POTER GODERE DI TUTTE LE SOPRACITATE PREROGATIVE DI CUI ALL’ART. 8 DEL REGOLAMENTO DI DETTO ALBO, FATTA ESCLUSIONE DEI PATROCINI PECUNIARI.
 
Appoggiano a titolo personale la presente richiesta, toto corde, i seguenti ventisei Presidenti o Direttori attuali o passati di Associazioni regolarmente costituite attive in Capua:

Marianna Apuleo
Fiorentino Aurilio
Giuseppe Bellone
Gianni Branco
Annamaria Cembalo
Francesco Chianese
Antonio Citarella
Antonio De Cecio
Argia Dell’Aquila
Cristian Del Pozzo
Marco de Persis
Francesco Di Cecio
Luigi Di Cecio
Franco Fierro
Gabriella Fierro
Gennaro Iadicicco
Antonio Iavazzo
Mariana Iocco
Livio Marino
Anna Migliorini
Assuntina Plomitallo
Enzo Romano
Paolo Sacchetti
Itala Sterpetti
Annamaria Troili
Michele Vittorelli


(Certo, in futuro – visto un tal precedente – potrebbe capitare che una qualsiasi Associazione di fatto pretenda il medesimo trattamento riservato all’Accademia Palasciania; ma per arginare le Associazioni non tanto eccezionali da meritare una tale eccezione si potrebbe, a esempio, decretare che le richieste di questo tipo debbano essere appoggiate da una “petizione” analoga a quella qui sopra, o predisporre analogo crivello.)
 
Grazie per la cortese attenzione, ossequi e a presto.

Capua, 6 luglio 2022
 
Marco Palasciano

1 luglio 2022

Le nozze tra il Comune e l'Accademia

COMUNICATO
DELL’ACCADEMIA PALASCIANIA
SULLA SUA FINE D’ANNO ACCADEMICO
E SULLA NUOVA GIUNTA COMUNALE

Capua, 1° luglio 2022

O giorni plurigloriosi! coincidenza ha voluto che ieri – giovedí 30 giugno – la mattina Adolfo Villani tenesse a battesimo la nuova Giunta del Comune di Capua, e la sera si tenesse fra la fresca verzura o verde frescura del Chiostro dell’Annunzita il gran finale del XXIV anno accademico palascianiano.

Ciò ha fatto sí che il primo atto istituzionale della nuova Vicesindaca siano stati i suoi saluti introduttivi al nostro evento: la presentazione de Le pensatrici di Florindo Di Monaco. Con altrettanta letizia sarebbe intervenuto il Sindaco stesso, cui avevo scribacchiato un invitino in WhatsApp; ma in questa settimana d’esordio è, naturalmente, superimpegnato; il che non gli ha impedito di telefonarmi, per eccesso di gentilezza, anziché scribacchiare, onde avvisarmi che in sua vece vi sarebbe stata Marisa Giacobone.

La partecipazione della Vicesindaca – oltre a far sentire onorata e coccolata la nostra Accademia e le altre associazioni coinvolte – è stata piú che mai opportuna, considerato il tema della serata e, in generale, della straordinaria, amplissima “enciclopedia” su cui da anni s’affatica l’infaticabile professor Di Monaco: la donna, ove la società non gliene precluda i mezzi, può fare tutto ciò che fa l’uomo, sebbene l’idea dell’inferiorità femminile – in uno con le sue conseguenze nefaste – sia prospera a tutt’oggi, per motivi tanto strumentali quanto strunzmentali, nella piú parte di questo assurdo mondo.

In armonia col tema, per stavolta mi sono ritagliato un ruolo marginale, limitandomi ai saluti associativi – al pari di Anna Migliorini e Fosca Pizzaroni, rispettivamente Presidente delle fidapine di Capua e Referente provinciale di Toponomastica femminile – e alla lettura dei brani di tre arcisplendenti figure di pensatrici (le italiane Christine de Pizan, Lucrezia Marinelli e Cristina Trivulzio di Belgiojoso), lasciando l’onere di rappresentare l’Accademia Palasciania pressoché tutto sulle spalle di Nadia Marino, piú qualificata di me a intervistare l’Autore, per il proprio vissuto di attivista – sia in àmbito femminista sia a pro di altre realtà storicamente discriminate – e di giornalista, per giunta laureata in filosofia.

L’intervista – introdotta da Nadia Marra (che nei giorni scorsi, per inciso, ha con aurea pazienza conciliato le simmetriche ubbíe di un “apollineo” e un “dionisiaco”, per cosí dire) – è stata tenuta, oltreché da Nadia Marino, dalla Presidente emerita della Fidapa Itala Sterpetti; la quale con esagerata gentilezza (né ne è meno gentile l’attuale Presidente, che qualche giorno fa – essend’io devastato dal raffreddorone quasi Covid – è andata in mia vece a stampar le locandine e consegnarle qua e là, riducendosi allo stremo) ci ha anche offerta la cena, lí al SetteSerpi; al cui ofiuco Antonello Roma pur m’inchino in grato ossequio, giacché sono stati i suoi lucenti tavolini e sedie a ospitare l’evento.

Evento – pubblicizzato soprattutto, credo, da Cose d’Interni Libri e Capua il Luogo della Lingua Festival – al quale si temeva, per la dilaniante calura e la dilagante incultura, ci saremmo trovat’in quattro gatti; eccoci invece in ventun donne, dodici uomini, una bambina e un cane. Alcune anime gentili sono venute fin da Aversa e Nola. Un ultragentile ultraottantenne ci ha tenuto a presenziare pur se fresco d’un intervento e languente d’antibiotici. Una gentilissima Gentili ha gentilmente chiesto a un locale in loco la gentilezza di stutar la musica. E tutto è stato perfetto, massime l’oratoria dell’Autore, rorida di sapienza e di carisma. Taccio di me per candida umiltà.

I punti-presenza di chi ha presenziato saranno validi per il conseguimento, se giungeranno a dieci, del diploma (sí: anche il cane potrà averlo) dei Paralipomeni del XIV festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia L’idea dell’uomo, che riprenderà l’11 settembre con la lezione-spettacolo Antropocalisse, a ingresso gratuito come sempre.

Avendo al principio accennato alla nuova Giunta, concludo con i piú alati auguri di felice “giunzione” al Sindaco, alla Vicesindaca, all’Assessora Rosaria Nocerino e agli Assessori Vincenzo Corcione, Luigi Di Monaco e Pasquale Frattasi. Quest’ultimo è al momento, per inciso, l’unico Assessore a far parte del mio Amicarium; ed è casualmente colui che, fra i 299 candidati delle ultime elezioni, nel mio Amicarium aveva il punteggio piú alto: 513 punti (da non confondere con i punti-presenza relativi agli eventi dell’Accademia Palasciania); per cui son ben contento che sia di nuovo in sella, e che chi gioí quando cadde si stia mangiando il cappello.

Ad maiora semper, vostro gratulatorio ma mai adulatorio

Marco Palasciano

27 giugno 2022

Tornano a Capua Astrèa e l'età dell'oro

COMUNICATO
DELL’ACCADEMIA PALASCIANIA
SULL’ELEZIONE DI VILLANI

Capua, 27 giugno 2022

Ieri – pur devastato dal mio super-raffreddore-quasi-Covid, e in onta ai piani del Demonio che ha fatto scoppiare una centralina elettrica e lasciato tutta Capua senza corrente per impedirmi di asciugarmi i capelli (ma mi ha soccorso il Sole) e prender l’ascensore (ma la corrente è ritornata in tempo) – mi sono trascinato dolente e languente fino al seggio elettorale, e ho elettoraleggiato, crociando il candidato Sindaco detentore di piú punti nel mio Amicarium (36), e il cui intelletto è il piú affine al mio, e gli ideali affini a quelli dell’Accademia Palasciania di cui sono l’umile e umido (per via del raffreddore) Presidente ad vitam sia pure mezzo morto.

Qualche ora dopo, ho appreso essere stata dagli Olimpi decretata la vittoria d’Adolfo Villani, e ne sono stato grandemente consolato; non era esclusa l’eventualità ch’altri vincesse, difatti, e con quegli l’ideologia del bastone e della carota, che l’Accademia Palasciania aborrisce.

L’Accademia sogna ora il giorno in cui con Villani et alii terrà, se nulla osterà, un convegno all’Osservatorio Astronomico di Capodimonte su Nikolaus von Schönberg, l’Arcivescovo di Capua che incoraggiò Copernico a pubblicare il De revolutionibus orbium cœlestium; e innanzi alla copia del De revolutionibus là conservata si parlerà di Capua città “copernicana”, e si presenterà la monografia su Schönberg di cui non ho ancora scritto un rigo.

Questo sarà tra forse un paio d’anni; e nell’attesa, come ha già pur promesso il nuovo Sindaco, finalmente – tanto per cominciare – vedremo raddrizzato il palo della targa di piazza Schönberg, che vandali ubriachi o fanatici neotolemaici hanno tentato di abbattere ai primi di settembre 2021; e tre settimane piú tardi l’amministrazione cittadina è crollata proprio per non aver riparato sollecitamente il danno, e aver cosí suscitato le ire degli dèi, per nulla mitigate dal fatto che il Sindaco d’allora fosse – oltreché il piú simpatico dell’ultimo quarto di secolo – colui che a maggio aveva inaugurata, al fianco mio, quella piazza con tanto entusiasmo: severo, ad suum libitum, è il giudizio del cielo.

Certo a Capua non v’è da riparare solo una targa storta; e non tutto potrà essere riparato in questa manciata d’anni, per quanto aurei, poiché per una tale impresa ci vorrebbe Èracle, o gli alieni; ma nell’àmbito dell’umanamente possibile, l’Accademia Palasciania nutre la massima fiducia in Adolfo Villani, conoscendo – quel poco che basta – lui e la sua storia. Storia ben diversa dalle storie circolate durante la campagna elettorale, tese a screditarlo ma screditate dai documenti, le quali dimostravano cosí l’inaffidabilità non di chi ne era l’oggetto, ma di chi le aveva messe in giro; perciò, se altri infine avesse vinto, mi sarei chiuso in un eremo per cinque anni, o per quanti sarebbe durata quell’amministrazione, con cui l’Accademia Palasciania non avrebbe voluto aver nulla a che fare.

Ritengo, invece, che questa che oggi inizia sarà la migliore amministrazione capuana del XXI secolo; e se non lo fosse, sarebbe non per colpa di Villani, ma nonostante lui: cosí come non fu certo per colpa di Mosè se il suo popolo, mentr’egli era sul monte Sinai, si diede alle orge del vitello d’oro.

Ma, al momento, la piú parte di coloro che gli si accompagnano mi pare degna, quindi il problema orgiastico non si pone; e i miei piú alati auguri invio a tutti, tutte et omnia, in particolare a chi ha già dei punti nel mio Amicarium: Claudio Di Benedetto (54), Veronica Iorio (26), Loredana Affinito (9), Nunzia Miccolupi (6).

Sempre disponibile a far da eminenza grigia, vostro mai grigio

Marco Palasciano

23 giugno 2022

La locandina per il 30 giugno

30 giugno: «Le pensatrici» a Capua

Comunicato stampa sulla presentazione de Le pensatrici a Capua. Grazie se lo potrete divulgare.

L'estate è arrivata e l'Accademia Palasciania chiude in bellezza il suo XXIV anno accademico con un evento in collaborazione con Capua il Luogo della Lingua Festival, Cose d'Interni Libri, Fidapa Bpw Italy, SetteSerpi e Toponomastica femminile.

L'incontro – a ingresso libero – si terrà nel Chiostro dell'Annunziata (Capua, corso Appio 68) alle ore 18.30 di giovedí 30 giugno e consisterà nella presentazione del libro di Florindo Di Monaco "Le pensatrici. Una storia della filosofia tutta al femminile".

Dopo i saluti della Vicesindaca Marisa Giacobone e delle associazioni convolte – nelle persone di Anna Migliorini (Fidapa Bpw Italy), Fosca Pizzaroni (Toponomastica Femminile) e Marco Palasciano (Accademia Palasciania) – Nadia Marra introdurrà, quindi dialogheranno con l'Autore Nadia Marino e Itala Sterpetti, insieme con Palasciano che darà lettura di qualche brano del libro.

Un libro che è solo una delle numerose, accuratissime pubblicazioni – sia cartacee sia multimediali – che il professor Di Monaco ha dedicato negli anni all'universo femminile, esplorandolo in ogni campo e risvolto, dagli aspetti della vita quotidiana nelle varie epoche – come la cosmesi o l'acconciatura – ai contributi nella letteratura, nella musica, nelle belle arti, nella medicina, nelle scienze, nella filosofia. Preso atto che per millenni le donne sono state sistematicamente ignorate e rese invisibili, o quasi, da una storia raccontata esclusivamente attraverso lo sguardo maschile, lo studioso capuano col suo meticoloso lavoro di ricostruzione mette in tutta evidenza le figure femminili che in vario modo hanno dato il loro prezioso e insostituibile contributo al progresso della civiltà. Quest'ultima opera, fra l'altro ricca di illustrazioni, delinea in particolare una storia del pensiero al femminile, illuminando figure di filosofe generalmente poco conosciute – talora finanche censurate – e analizzando e commentandone i testi.

L'incontro è valido ai fini dei punti-presenza per il conseguimento del diploma dei Paralipomeni del XIV festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia "L'idea dell'uomo", che riprenderà a settembre, e il cui programma completo può leggersi nel blog dell'Accademia Palasciania.

15 giugno 2022

Tra caprette e pavoni, eroi e filosofi

Comunicato stampa sulla puntata n. 5 dei Paralipòmeni del XIV festival-laboratorio palascianiano. Grazie se lo potrete divulgare.

Si terrà in un vero angolo di paradiso terrestre, eppure a un passo dal centro urbano, la puntata n. 5 dei Paralipòmeni del XIV festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia "L'idea dell'uomo".

L'incontro, come sempre a ingresso libero, vedrà l'Accademia Palasciania in collaborazione con Naturrà (fattoria, vivaio, punto bio e agribar), nella cui sede – Sant'Angelo in Formis, via Ponte Piazza, seguendo i cartelli – alle ore 18.15 di domenica 19 giugno 2022 si replicherà una delle migliori lezioni-spettacolo di Marco Palasciano, tratta dal festival-laboratorio "Ortelius Room" (2018-2019): "La mappa del mondo dei sogni. All'asilo un bambino si domanda se Paperone esista".

La lezione prenderà le mosse dai nostri ricordi d'infanzia per trattare, fra l'altro, della branca primaria della filosofia: l'ontologia, incentrata sulla questione dell'essere e dei diversi piani di esistenza. Quanto è reale il mondo dei paperi Disney? Quanto è reale quello di madame Bovary o del principe Myškin? Quanto è reale il nostro stesso mondo? Ma «reale» in che senso?... Pure si ficcherà il naso nella gnoseologia, che indaga i modi e limiti dell'umana conoscenza, e nella sua sottobranca relativa alle scienze, l'epistemologia. Il pubblico potrà inoltre raccontare i propri sogni.

Finita la lezione, chi vorrà restare per cena potrà gustare un menu da 9 euro a base di fresella napoletana, vino fresco dalla botte, frutta di stagione, torta di frutta ecc.; in tal caso, prenotare entro venerdí, contattando il 392 498 4904. Se invece non si vuol restare a cena, non occorre prenotazione.

Per visionare in anteprima il posto vedi in YouTube "Sopralluogo per La mappa del mondo dei sogni".

Per il programma completo dei Paralipomeni vedi il blog dell'Accademia Palasciania.

8 giugno 2022

Capua, 12 giugno: sfida mitica

Comunicato stampa sulla puntata n. 4 dei Paralipòmeni del XIV festival-laboratorio palascianiano. Grazie se lo potrete divulgare.

Proseguono fra mille sorprese, ora ludiche ora liriche, i Paralipòmeni del XIV festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia "L'idea dell'uomo", a cura dell'Accademia Palasciania in collaborazione con enti vari.

Le prime tre puntate hanno avuto per rispettivi protagonisti Èrato (musa della poesia erotica), Arturo Onofri (poeta metafisico) ed Eliogabalo (imperatore folle); si attende ora di scoprire l'«oscuro e al tempo stesso luminoso» tema base della puntata n. 4, tratta dal festival-laboratorio "Oniricon" (2017): "Come Elle vinse l'invincibile Elli".

L'incontro – come sempre a ingresso libero – si terrà domenica 12 giugno alle ore 18.15 a Capua, tra il verde degli ombrosi e solatii giardini di piazza Schönberg (precisamente nella zona dei tavoli da picnic, lato via Malpica, ma sul navigatore meglio cercare via Umberto D'Aquino; si consiglia inoltre di portare con sé una sedia pieghevole, poiché per sedersi vi sono in loco solo un muretto, quattro panche e l'erba).

Da un iniziale gioco di sovrapposizione tra un episodio della mitologia greca e uno della mitologia norrena si trarrà spunto per un percorso-discorso sull'agire e il destino, l'incompiutezza e la ricerca di un significato, fino alla visione del cosmo come teatro assiologico e al possibile ritrovamento in esso del «fiore sulla cima dell'essere»: questa, in sintesi, la lezione-spettacolo che Marco Palasciano terrà fra un quiz a premi e un esercizio di composizione e/o recitazione, comica o cosmica che sia, cui chiunque potrà partecipare.

Per il programma completo dei Paralipomeni vedi il blog dell'Accademia Palasciania.

31 maggio 2022

Il ritorno del folle imperatore

Comunicato stampa sulla puntata n. 3 dei Paralipòmeni del XIV festival-laboratorio palascianiano. Grazie se lo potrete divulgare.

Messi da parte i sentimenti angelici della poesia metafisica, cui scenario – la settimana scorsa – è stata la più bella chiesa capuana, ci si sposterà in un ombroso e decadente giardino per trattare delle orge e follie varie di un imperatore romano: sarà infatti Eliogabalo il protagonista di turno dei Paralipòmeni del XIV festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia "L'idea dell'uomo".

La puntata n. 3 – sconsigliata ai minori di 14 anni – vedrà l'Accademia Palasciania in collaborazione con Capuanova e FaziOpenTheater e si terrà nel cortile di Palazzo Fazio (Capua, via Seminario 10), a ingresso gratuito, alle ore 18.15 di sabato 4 giugno.

L'incontro consisterà nella replica della più pazzesca e grottesca lezione-spettacolo di Marco Palasciano, tratta dal festival-laboratorio "Oniricon" (2017): "L'elisir di Eliogabalo". Temi base – ché un fondo serio c’è – saranno la dialettica uomo/donna e quella tra sessualità e potere.

Si inizierà con un nuovo quiz a premi per concludere, se avanzerà tempo, con un gioco di improvvisazione teatrale. Nel mezzo, il fabuloquio wunderkammeristico del mattatore-magister immergerà i presenti in un'atmosfera a metà fra "The Rocky Horror Picture Show" e i banchetti imperiali del 222 d.C. – a onta dei teo-con e delle tête-de-con ossessionate dalla fantomatica teoria del gender – per trattare di sol invictus, puer aeternus, damnatio memoriae e altro latinorum, non però a fini da azzeccagarbugli ma per sgarbugliare mal azzeccati concetti risalenti agli albori del patriarcato, quando la dea mater fu spodestata e iniziò l'apartheid foemina/vir. Ma «iam redeunt Virgo, Saturnia regna, nova progenies»: e con ciò è detto tutto.

Per il programma completo dei Paralipomeni de "L'idea dell'uomo" vedi il blog dell'Accademia Palasciania.