24 luglio 2011

«Genesis Wunderkammer»: documenta

Ecco alcuni scatti di Alessandro Calamo (con flash, dato il buio in sala) che ritraggono il nostro Presidente durante la messa in scena di Genesis Wunderkammer: da Adamo ad Amleto tra astratto e concreto, avvenuta l'altro ieri (come annunciato nel precedente post). Gli spettatori? una quindicina. Nel blog di Marco Palasciano potrete leggere intero il discorso introduttivo dell'evento, pagina illustrata dalle stesse quattro foto che qui seguono.




20 luglio 2011

Maisto intitola un quadro a Palasciano

Se un vizio c'è che possa caratterizzare il nostro Presidente, come si sa, è l'accidia (lo dic'egli stesso). Da questa sua condicio (o, in latino medievale, conditio) ha tratto spunto di recente il nostro Vicepresidente, genio conclamato delle belle arti.

Orbene: presso
Villa Vannucchi, in San Giorgio a Cremano (corso Roma 43/47), alle ore 19.00 di sabato 25 giugno 2011 s'inaugurerà per durare fino al 17 luglio la mostra collettiva Accidia, terzo evento della serie ispirata ai vizi capitali curata dall'associazione Spazio-Tempo Arte; e tra gli artisti esposti sarà Angelo Maisto, con la sua opera intitolata Conditio Palasciani. Venite allora, e insieme brinderemo.

[Aggiornamento: cliccando qui, vedrete la dett'opera.]

19 luglio 2011

[Dal blog dell'IPSE] Chiuso l'Istituto Palascianiano per gli Studi Euristici

L'Istituto Palascianiano per gli Studi Euristici non esiste più. Difatti, esattamente allo scadere del nono mese dalla sua fondazione, l'IPSE è stato riaccorpato all'Accademia Palasciania, disciogliendosi in essa come un iceberg in un mare tropicale.

Ciò con delibera dell'assemblea
congiunta straordinaria dei due enti tenutasi intorno alle ore 22.00 del 18 luglio 2011 a Caserta, presso la sala conferenze di Villa Maria Cristina.

Nel corso della stessa assemblea si è altresì deliberato che l'Accademia Palasciania abbia due Vicepresidenti anziché uno, e che oltre al Segretario abbia un Tesoriere senza tesoro. Quindi la carica di secondo Vicepresidente dell'Accademia è stata assegnata alla ex Vicepresidente dell'IPSE, e la carica di Tesoriere senza tesoro è stata assegnata all'ex Segretario dell'IPSE.

Per ulteriori dati in proposito, vedasi in Palascianopedia la sotto-voce
relativa alla seconda e ultima disputa tra Palasciania e IPSE, quindi gli ultimi quattro paragrafi della voce principale relativa all'IPSE.

Il presente post è l'ultimo del blog dell'IPSE, blog destinato probabilmente a essere smantellato e riciclato. Addio e grazie per tutte le visite.

Capua: in scena «Genesis Wunderkammer»

Venerdì 22 luglio, alle ore 19.00, presso Palazzo Lanza (Capua, corso Gran Priorato di Malta 25) l'Accademia Palasciania presenta Genesis Wunderkammer: da Adamo ad Amleto tra astratto e concreto. Ingresso libero. Di séguito la descrizione di quanto in programma, dal relativo comunicato stampa.

La sala eventi della libreria Guida Capua si trasforma in una neobarocca «camera delle meraviglie», sia pur virtuale, e nello scenario d’uno spettacolo ibrido – a ingresso gratuito – dove la fotografia d’autore fa da sfondo e motivo ispiratore al teatro di parola. Finanche parola divina: Marco Palasciano declama infatti passi dal biblico Genesi, nella prima parte della performance, e, nella seconda, dall’Amleto di William Shakespeare. Passi qua e là contaminati con frammenti d’altre scritture antiche e moderne (soprattutto moderne: a far da malta è Palasciano stesso). Nel contempo, sullo schermo si susseguono le immagini catturate e rielaborate da Salvatore De Maio, per la prima parte, e da Antonio Calamo e Vincenzo Pagliuca, per la seconda. Nell’intervallo tra le due parti si esibisce alla chitarra Antonio Faenza, con pièces trascelte dal repertorio classico.

Le immagini proposte da De Maio sono caratterizzate dall’astrazione; quelle di Calamo e Pagliuca dalla concretezza. Le prime sono, pour ainsi dire, «fotografie di pensieri»: se, per esempio, Palasciano intravede in esse un capitolo del Genesi, gli spettatori stessi sono sollecitati da De Maio a fornire una propria reinterpretazione di tali quasi reperti medianici, facendone uno specchio psicologico, per inserire infine eventualmente – in margine al dibattito post show – le rispettive intuizioni in un’urna. Le immagini di Calamo e Pagliuca sono invece tratte da un volume di cui sono coautori con Luigi Esposito, The Ghost Museum, edito dal DISCIZIA e dedicato ai locali della facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Napoli “Federico II”, abitati da meravigliosi quanto polverulenti reperti che – per l’incuria dell’uomo che pure li creò (o demiurgò, se tolti alla natura) – anziché venire collocati nelle ialine teche d’una Wunderkammer giacciono abbandonati alla deriva nel mare dell’oblio.

Sovrapposizione di fotografie di Pagliuca e De Maio.