24 aprile 2023

«C come Capua»: il magico percorso

Ed ecco i ventotto punti del centro storico capuano che domenica 7 maggio 2023 saranno toccati dal percorso (somigliante, per caso, ad una C puntata) della lezione-spettacolo itinerante C come Capua, con partenza alle ore 18.30:

1. Monumento ai Caduti
2. Campanile del Duomo
3. Duomo
4. Seminario campano
(ove studiarono sia duecent’anni fa Ferdinando Palasciano sia quarant’anni fa, quando v’era il Liceo Garofano, Marco Palasciano)
5. Piazza Bellarmino (cui contraltare è piazza Schönberg)
6. Palazzo Fazio
7. Monumento al Placito capuano
8. Una vecchia bottega di barbiere
9. L’ultima libreria capuana
10. Via san Michele a Corte
(ove non si sa qual fosse la casa d’infanzia di Ferdinando Palasciano)
11. Via Roma (tra il Museo Campano e la casa d’infanzia di Marco Palasciano)
12. Statua della dea Dike (in una nicchia sulla facciata della chiesa della Concezione)
13. Via Asilo infantile (ov’era la scuola in cui si conobbero i genitori di Marco Palasciano)
14. Riviera
15. Aulario
16. Piazza Commestibili
17. Portici di via Duomo
(ov’è un pianoforte; qui intervallo, intorno alle ore 19.30)


18. Piazza dei Giudici (tra il Palazzo di Giustizia e Palazzo della Gran Guardia)
19. Chiostro dell’Annunziata
20. Ospedale Palasciano
(ove nacque Marco Palasciano, a metà strada tra la sua casa d’infanzia e la casa di piazza Schönberg)
21. Porta Napoli
22. Teatro Ricciardi
23. Piazza Medaglie d’Oro
(ov’è una lapide al Placito capuano fatta correggere da Marco Palasciano, ma nel correggerla fu commesso un nuovo errore)
24. Castello delle Pietre
25. Piazza San Giovanni
(tra la Sala d’Armi e la chiesa di Sant’Angelo in Audoaldis)
26. Caserma Mezzacapo (ex convento agostiniano ove nel 1770 soggiornò Mozart; ma non suonò alla vestizione d’alcuna suora, onde la targa nei pressi andrà corretta)
27. Palazzo Fieramosca
28. Monumento a
Giuseppe Martucci

Il percorso si concluderà col ritorno in via Duomo, intorno alle ore 20.30, con a seguire cena in pizzeria.

23 aprile 2023

C come Capua, Caserta, Campania

Comunicato stampa sulla puntata n. 1 di Omnia palco sacra, C come Capua. Grazie se lo potrete divulgare.

Dopo il prologo di tre settimane fa, il XV festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia «Omnia palco sacra. I "Quindici" di Marco Palasciano»un bilancio "individuale e universale" del filosofo e artista multidisciplinare capuano, preliminare alla stesura del suo opus magnum letterario – prosegue con la vera e propria puntata n. 1: una lezione-spettacolo itinerante intitolata «C come Capua. Tra il giardino degli avi e piazza Schönberg».

L'evento – come sempre a partecipazione gratuita – vedrà il "magister" dell'Accademia Palasciania e il suo gentile pubblico in giro per il centro storico di Capua, domenica 7 maggio, con partenza alle ore 18.30 dai giardinetti di via Duomo, precisamente dall'angolo in cui si trova il Monumento ai Caduti.

Al termine della passeggiata, la persona più meritevole fra i partecipanti riceverà in regalo un volume dei «Quindici» (1971): «Luoghi da conoscere». Tema della puntata saranno infatti i luoghi più carichi di aura e di memorie nella città natale di Marco Palasciano e del suo pro-pro-prozio Ferdinando (1815-1891) .

Il percorso di «C come Capua» toccherà fra l'altro le case in cui i due Palasciano hanno vissuto le rispettive infanzie, la tomba del poeta Camillo Pellegrino (1527-1603), la statua della dea Dike (qui lettura di un passo di Parmenide), un pianoforte pubblico (qui un intervallo musicale), il castello in cui nella finzione visse il mago Klingsor prima di fuggire in Persia, e la chiesa in cui nella realtà Mozart non suonò. Non sarà invece toccata piazza Schönberg, ma solo citata, essendo lontana dal centro storico.

(Dopo questa puntata n. 1, la puntata n. 2 «A come Ansia. Mente, errore, id, fobie, rabbia, summoti» – in collaborazione con il counselor psicologico Gaetano Riccio – non sarà pubblicizzata da alcun comunicato, poiché l'accesso sarà riservato alle persone che abbiano già partecipato al prologo e a «C come Capua», o abbiano partecipato a una delle due più una puntata di qualche festival-laboratorio 2017-2022, o siano ritenute ammissibili per altri motivi. Le puntate successive saranno nuovamente a partecipazione libera, tranne la n. 14 che sarà vietata ai minori di 14 anni.)

Per il programma completo di «Omnia palco sacra» vedi il blog dell'Accademia Palasciania.

14 aprile 2023

Dalla poesia alla filosofia

Giovedì 13 aprile si è tenuto in Capua, a Palazzo Fazio, un duo di eventi dell'Accademia Palasciania e alleati, alla presenza di 29 partecipanti (28 al primo evento e 9 al secondo, di cui 8 già presenti al primo) e per la durata complessiva di circa tre ore e mezza, intervallo incluso: prima Dal canzoniere postumo futuro. Una retrospettiva 1976-2023 della poesia di Marco Palasciano, la puntata n. 4 della rassegna di Capuanova sui poeti campani Cap(oes)ys. Diversi universi; poi Prologo d'insieme o umano. Nomi, cose, città, secoli, maschere, la puntata introduttiva del XV festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia Omnia palco sacra. I «Quindici» di Marco Palasciano.

L'incontro di cui sopra, intanto, ha visto nella sua prima parte gli interventi di Fiorenzo Marino (foto qui sopra), curatore di Cap(oes)ys, e del Presidente dell'associazione Capuanova Livio Marino, nonché dei poeti Fabio Barissano e Giovanni Nacca e dello studioso Giovanni Valletta (foto qui sotto), a introduzione della lectura Palasciani tenuta da Marco Palasciano stesso, il quale ha distinto tre fasi nel proprio percorso poetico («Un cammino che non è stato per me altro che un lungo allenamento, nell’attesa di scrivere un domani un qualcosa di veramente alto»):

I. Poesie giovanili (8-26 anni), da quelle ispirate al volume 1 dei Quindici (1976) alle libere traduzioni di varie poesie altrui (1994) fra cui i Sonetti dell'amore oscuro di Federico García Lorca.

II. Predominanza di poesie visionarie basate sul gioco della sintesi (26-43 anni), da L'insectarium dei burattini (1995) a Ora che l'odio spezza le molecole (2011) passando fra l'altro per Sui termitai mostruosi dell'urbe novissima (1996), Un Amleto di ritagli e di pezze (1998), la Hypnerotomachia Palasciani (2002), il Dialoghetto tra un principe e un filosofo (2006) e le sestine (2006-2007).

III. Poesie della maturità, da dopo la prima esposizione ufficiale della metafisica palascianiana (nella lezione Alla base di tutto non c'è il Nulla ma il Tutto, 11 dicembre 2011) agli Pseudosonetti solari (2016-) e alle rime filosofiche.


Il tutto fotografato in bianco e nero da Franco Cucciardi e a colori da Alessandro Santulli (meno le foto quadrate: la prima è del già citato Livio Marino; la seconda è di Roberto Alvino).


A seguire, durante l'intervallo con buffet, sono stati proclamati i vincitori del XXXIII Premio dell'Amicarium: primo classificato Gaetano Riccio, secondo classificato Francesco Netti, terzo classificato Pasquale Marotta. Riccio, che è anche il n. 1 della classifica cumulativa, ha battuto il record reativo alla quantità di vittorie assolute annuali: ben quattro (2016, 2019, 2020 e quest'ultima, 2022).


Quindi ha avuto inizio Omnia palco sacra, con il suo Prologo d'insieme o umano, che ha trattato fra l'altro dei seguenti argomenti: «Noi vivendo recitiamo, credendo che la nostra recita sia reale»; «Le cose che ci differenziano costituiscono una metà dei nostri pregi umani, l’altra metà è costituita dalle cose che ci accomunano»; la teoria del cervello “uno e trino” di MacLean; «La linea di demarcazione fra bene e male non passa tra diverse persone, ma per l’interno stesso di ciascuna persona»; «Vi sono caratteristiche che condividiamo con gli animali delle altre specie, e ancor piú profondamente con gli altri eucarioti, coi procarioti, con gli acitoti e fin coi minerali, e tutto questo riguarda solamente i nostri corpi: l’anima è un discorso a parte, “Dio” è un discorso a parte»; «Ogni separazione non è che un’illusione»; «Il male è parte del bene»; Seneca, Lettere a Lucilio, X 83 («Nessuno esamina la propria vita, ed è questo che ci rende veramente malvagi»); il mondo contemplabile a occhio nudo; il giro del mondo in ottanta secondi.

6 aprile 2023

Doppio evento a Palazzo Fazio il tredici

Comunicato stampa su «Dal canzoniere postumo futuro» e il prologo di «Omnia palco sacra». Grazie se lo potrete divulgare.


Edit: le date indicate sulla locandina a destra cambieranno.

A Capua e dintorni, dal 13 aprile 2023 al 5 maggio 2024 l'Accademia Palasciania terrà il XV festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia «Omnia palco sacra. I "Quindici" di Marco Palasciano»: quindici lezioni-spettacolo numerate più una a far da prologo, e un epilogo consistente nella festa per la consegna dei diplomi.

Le lezioni di Palasciano, tutte a ingresso gratuito, costituiranno un intenso e irripetibile percorso attraverso il suo mondo (tra pensiero, arte, ludus, amore, morte, mito, storia ecc.), col fine di un bilancio esistenziale – tanto individuale quanto universale – che consentirà al filosofo e artista multidisciplinare capuano di focalizzare la struttura definitiva della sua opera letteraria principe, in preparazione da una vita, la cui stesura avrà inizio non appena concluso il festival-laboratorio. Dal quale nel frattempo i participanti potranno trarre spunto – ove ne abbiano bisogno – per i loro personali bilanci, oltre a trarne divertimento e commozione come al solito.

Il titolo «Omnia palco sacra», in latino longobardo, vuol dire «Tutte le cose sono sacre per il palcoscenico» (qui intendendo il gran palcoscenico del cosmo), mentre il sottotitolo allude all'enciclopedia per bambini degli anni '70 «I Quindici. I libri del come e del perché», i cui quindici volumi saranno regalati uno per volta – per completare il rito – agli spettatori più meritevoli, di puntata in puntata.

Le puntate numerate si susseguiranno ogni due settimane, generalmente di sabato o domenica, mentre il prologo – una panoramica della condizione umana – si terrà giovedì 13 aprile alle ore 19.15 a Palazzo Fazio (Capua, via Seminario 10), in collaborazione con Capuanova e FaziOpenTheater. Titolo: «Prologo d'insieme o umano» (anagramma del titolo dell'incontro finale, «Epilogo d'amore numinoso»); sottotitolo: «Nomi, cose, città, secoli, maschere» (anagramma: «Mischia le scene, cosmico teatro!»).

Lo stesso giorno e nella stessa sede, alle ore 18.00 si terrà «Dal canzoniere postumo futuro», la quarta puntata della rassegna di Capuanova «Cap(oes)ys. Indagine sulla poesia in Campania»: un incontro in collaborazione con Palasciania e dedicato allo stesso Palasciano, con cui dialogherà Fiorenzo Marino.

Tra i due eventi vi sarà un intervallo con buffet. Per l'occasione saranno inoltre proclamati i vincitori del Premio dell'Amicarium 2022.

Per il programma completo di «Omnia palco sacra» vedi il blog dell'Accademia Palasciania.