7 gennaio 2013

La dodicesima e ultima puntata

Si è tenuta a Palazzo Lanza sabato 22 dicembre dinanzi a venti spettatori, per la durata di circa due ore e mezza, la lezione-spettacolo De natura amoris et fine mundi. Come perdersi nell’altro per trovare sé stessi e fare di ogni giorno un rinascimento, n. 12 e ultima del corso di filosofia palascianiana Euristicon. Le nozze di Ragione e Fantasia.

La lezione – preceduta dal solito quiz a premi (vincitore Emiliano D'A.; premio: un tubetto di colla, «per ricomporre i cuori spezzati») – ha trattato dei seguenti argomenti:

Camillo Sbarbaro.
I cinque gradi dell'amore (cura: a tutti; simpatia: a molti; amicizia: al numero di Dunbar; dedizione: a pochi; abnegazione: a uno o nessuno). Perpendicolarità cartesiana di amore e sesso. Non vi è differenza sostanziale, ma solo accidentale, tra le varie forme di amore (coniugale, amicale, filiale ecc.). Camillo Sbarbaro, Padre, se anche tu non fossi il mio (1914). Irrilevanza della consanguineità. I capricci dei bambini sono proporzionali alla mancanza di amore puro da parte dei tutori. I bambini dovrebbero essere affidati a chi sia più degno di crescerli, senza nessun diritto di prelazione per i genitori naturali. Disastro è considerare un tutt'uno cose che andrebbero distinte, errore speculare a quello di considerare distinte cose che sono un tutt'uno. Errore accorpativo è il considerare un tutt'uno amore, matrimonio, eros, procreazione, cura della prole. La piaga dell'eteronomia etica, fra l'altro madre del misoneismo. Chi non accetta le famiglie non fondate su una diade madre/padre è un ignorante: studi antropologia e vedrà quante diverse tipologie di famiglia esistano e siano esistite nella storia. Il diritto di voto andrebbe acquisito a 8 anni (età in cui si sviluppa l'autonomia morale, come nota Piaget): d'altro canto vi sono adulti assai più sprovveduti, quanto a visione politica, d'un bambino. Minority stress dei minori. Carenze affettive ed estimative. Tollerare i difetti dei genitori sciocchi: ve ne sono di peggiori, i genitori malvagi. Bambini prostituiti dai genitori, mutilati per chiedere l'elemosina ecc.

Edward Charles Hallé, Paolo e Francesca, 1840.
Assurdità della gelosia. La repressione dei bisogni erotici è fonte di mali a catena. Se per amore non corrisposto soffrite troppo, in realtà probabilmente siete voi a non amare abbastanza voi stessi. Casi di bigotti che si sposano solo per colmare la loro voglia di sesso. Casi di persone che hanno bisogno di solo affetto ma non sanno chiederne e finiscono banalmente a far sesso. Nocività del rifiutarsi alle manifestazioni d'affetto. Reattività omofobica negli eterosessualmente insicuri. Sodalizio amicale di Leopardi e Ranieri. «Ogni lasciata è persa» e altre doverizzazioni squinternate. La masturbazione è una mano santa. Dongiovannismo e, di contro, autorepressione a matrice religiosa e simili. Varietà dei costumi sessuali: dai talebani ai brasiliani. Rispetto dei limiti altrui. Non accusare di mancanza di fiducia chi conserva del riserbo su una parte della propria vita. Non tormentare chi ha fobie con la pretesa che se le curi, se esse non gli impediscono di essere felice. Si può essere felici anche facendo sesso con una sola persona in tutta la vita anziché molte. Non è necessario essere bisessuali per vivere l'eros con pienezza. I gusti delle persone possono essere molto complessi (es.: maschi eterosessuali vaginofobi). Il sesso genitale non è un must.

Nell'intervallo sono stati assegnati i diplomi a quanti abbiano partecipato ad almeno otto incontri di Euristicon, tra lezioni e aggiornamenti. Di séguito, come l'anno scorso, riportiamo l'elenco dei più assidui frequentatori del corso, da chi presenziò a tredici incontri a chi a quattro:
13. Francesco L. e Roberto B.
11. Antonio Di F. e Roberto A.
8. Carolina P., Domenico C., Edoardo S.
7. Andrea De A., Grazia M., Valerio B.
5. Damian W.S., Graziano M., Oscar G., Pasquale V., Sabrina P.
4. Giampaolo B.
Giordano Bruno.
Vita e morte. Il conforto. Fisiologia dell'abbraccio. Contatti corporei non a fini sessuali. Assistenza sessuale per disabili. Anche i malformi trovano l'amore. «La bellezza è nell'occhio di chi guarda» (Goethe). Anagogia nella contemplazione dell'altro. Il sonetto di Giordano Bruno Amor, per cui tant'alto il ver discerno. Banalità di cose che tanti considerano sacre, e sacralità di cose che tanti disprezzano. Dono. Perdono. L'armonia rende possibile un aumentato insorgere di fenomeni empatici e “telepatici”, ovvero l'amplificazione della sincronicità junghiana. L'omofobo non sa che cosa sia l'amore. La religione è la nemica naturale della verità. Analogia tra fede cieca in un'episteme ed eccessi come gola e lussuria. Chi rifiuta la metafisica non è meno sciocco di chi rifiuta la matematica.

Uno dei sette diplomi assegnati.
Di nuovo sui qualia, che la scienza non può spiegare. Analogamente a qualia come i colori, l'eros è un principio eterno, preesistente ai corpi. L'eros ha il proprio fine in sé stesso, non nell'anfigonia. Non tutta la riproduzione è sessuata. Scala Kinsey. La maggioranza degli omosessuali è in realtà bisessuale e può anche coire procreativamente. Sulle famiglie omogenitoriali, che la società possa essere “impreparata” è l'obiezione meno ingiuriosa ma anche la più vile, perché gioca la carta del victim blaming. «Non sono né il numero né il genere dei genitori – adottivi o no che siano – a garantire di per sé le condizioni di sviluppo migliori per i bambini» (Associazione Italiana di Psicologia, comunicato del 1° marzo 2011). Di nuovo sul telos dell'amore universale, e sulla fondazione dell'etica universale sull'amore, che rende sopportabili i difetti dell'universo. Amo quia absurdum. Mentre l'odio consuma e si consuma, l'amore è inesauribile ed è un dono che accresce sia il donatario sia il donatore; perciò non è tanto l'odio quanto l'amore a poter cambiare il mondo.