1 ottobre 2018

Dieci reader, quattordici poeti

Si è inaugurato domenica 30 settembre in Capua, presso Cose d'Interni Libri, davanti a un pubblico di circa venticinque persone, il XII festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, arti varie, gioco e umana armonia Ortelius Room. Qui inizia il viaggio nella conoscenza alla ricerca dell'inconoscibile. La sua puntata ouverture è consistita nell'VIII edizione di 100 Thousand Poets for Change in Terra di Lavoro (qui l'annuncio).

L'Ortelius Box.
Nella prima parte Marco Palasciano ha introdotto Ortelius Room, «che sarà un viaggio straordinario alla Jules Verne, se non un viaggio straordinarissimo alla Albert Robida, anche se il percorso d’un tal viaggio ripercorrerà in buona parte l’ordinario delle nostre vite, giacché bisogna sempre partire da noi stessi e dal nostro rapporto con gli altri esseri umani. [...] Un viaggio relativamente breve – quattro mesi e dieci giorni – all’interno di un viaggio piú grande, e destinato comunque all’incompiutezza: il viaggio nella conoscenza alla ricerca dell’inconoscibile; viaggio che per il singolo essere umano dura tutta la vita, e che per l’Homo sapiens come specie dura ormai da duecentomila-trecentomila anni, e durerà fino all’estinzione della sua linea evolutiva». L'obiettivo di queste lezioni-spettacolo – inclusive di laboratorio ludico, affettivo, biografico e teatrale – è la «scoperta o riscoperta, in noi o fuori di noi, di qualche ulteriore frammento di Verità Splendente, sia pur minuto»; o trovare semplicemente, al limite, «un po’ di degna evasione fantastica e nuovi degni amici». Il nostro Presidente ha infine mostrato l'Ortelius Box, destinato ad accogliere i suggerimenti dei partecipanti: una (con solennità) «misteriosa scatola blu che ha il potere di fare sí che tutto ciò che scriviate...» (con nonchalance) «... venga poi da me letto a casa con calma, e se mi piace lo infilo in qualche puntata».

Palasciano al leggio durante la puntata ouverture di Ortelius Room.
Foto di Ferdinando Mercogliano.

La seconda parte della puntata ouverture è consistita in un reading poetico collettivo, senza distinzione tra professionisti e dilettanti. Si sono succeduti al leggio, nell'ordine, i dieci lettori di séguito elencati (fra parentesi quadre le edizioni precedenti di 100TPC cui ciascuno partecipò; dopo i due punti sono indicati i poeti letti, e l'assenza d'alcun nome vale sé stesso/a):
1. Roberto Cocchis [IV, V, VI, VII]
2. Anna Maria D'Angelo: Giacomo Leopardi
3. Gaetano Riccio: Giacomo Leopardi
4. Salvatore D’Angelo [IV, VII]: Filomena Shedir Di Paola; Biagio Cepollaro; Orlando Limone (presente); Jorge Luis Borges; sé stesso
5 e 9 bis. Marco Palasciano [tutte]: Anonimo (presente); sé stesso
6. Michele Aiezza [VII]
7. Allan Corsaro
8. Nicole Perrotta: Gaio Valerio Catullo
9. Raffaele Serpe: Pier Paolo Pasolini
10. Giusy Pangia
All'Accademia, per l'occasione, sono stati donati due libri di poesie: Roberto Cocchis, L'impressione del decoro; Allan Corsaro, Fiori d'asfalto ed altre solitudini.


Cliccare qui per l'elenco di tutte le edizioni di 100 Thousand Poets for Change in Terra di Lavoro. Prossimo, anzi remoto, appuntamento: domenica 29 settembre 2019.

L'appuntamento con la puntata n. 1 di Ortelius Room, invece, è assai più vicino: si terrà alle 18.45 di domenica 7 ottobre 2018 a Palazzo della Gran Guardia (Capua, piazza dei Giudici 6). Titolo: Nel punto x del cammin di nostra vita. Ognuno ha in cuore la sua selva oscura. Vedine qui l'annuncio.

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