27 novembre 2010

Callipo laureato politologo

Nel mattino di venerdì 26 novembre 2010, a San Leucio, presso la Facoltà di Studi Politici e per l'Alta Formazione Europea e Mediterranea "Jean Monnet" dell'Università degli Studi di Caserta, si è laureato col massimo dei voti in Scienze della Politica Domenico Callipo, Segretario onorario e di fatto dell'Accademia Palasciania con dispensa epistemica.

Ci corre l'obbligo e ci piace ricordare che allorché egli si laureò la prima volta – in
Economia aziendale, presso la Facoltà di Economia, con sede in Capua, dell'allora Seconda Università degli Studi di Napoli – la sua tesi in Etica aziendale Diritti umani fondamentali ed economia: il ruolo della nuova pubblica amministrazione conseguì la vittoria assoluta al Premio "Antonio Luberto" 2006, in virtù dell'eccellente argomentazione e approccio metodologico. In quella occasione gli fu conferita, oltre la prevista targa e cospicuo assegno utile a sollevare le sorti di Domenico e dell'umile ed onesta famiglia, anche una medaglia d'onore, fuori programma, come ulteriore riconoscimento al valore morale e all'originalità del suo elaborato, esemplare per l'afflato di eticità che lo avvivava, teso all'ideale del decontaminare la sfera dell'economia aziendale dalla deriva disumanistica dei pur troppo alienati tempi nostri.



Domenico Callipo al Premio "Luberto". Reggia di Caserta, 7 ottobre 2006.

La sua nuova tesi, in Istituzioni politiche e amministrative, è intitolata Il Conseil Constitutionnel francese alla luce della riforma del 2008; e chissà che non frutti ulteriori onori al suo giovane autore. Nel frattempo l'Accademia Palasciania tutta si felicita col proprio Segretario per i traguardi conseguiti, auspicandone sempre di maggiori, e sempre più cene di festeggiamento accademico come quella tenutasi venerdì scorso a Capua, in occasione della nuova laurea, subito dopo la quinta lezione-spettacolo del seminario enciclopedico La Grande Ruota delle Umane Cose, in corso a Palazzo Fazio a cura e dell'Istituto Palascianiano per gli Studi Euristici e della nostra Accademia, la quale molto deve alle callide premure callipèe.



Domenico Callipo laureato. Facoltà "Jean Monnet", 26 novembre 2010.

Quinta lezione: «Eros e Repressione»


Foto di Matteo Mastantuoni. A sinistra: Andy Violet e Marco Palasciano.
A destra: Marco Palasciano e Cristiana Danila Formetta.


Venerdí 26 novembre a Palazzo Fazio – non appena conclusasi la presentazione di Andy Violet e Cristiana Danila Formetta – si è tenuta la quinta puntata di La Grande Ruota delle Umane Cose (De Magna Rota Rerum Humanarum), con Marco Palasciano, dinanzi a ben 15 spettatori di cui alcuni venuti appositamente fin da Gaeta e da Formia*; altri da Napoli**, San Nicola La Strada, Caserta***, Camigliano e Santa Maria Capua Vetere****; solo quattro da Capua, città ingrata.

La puntata, dell’inusuale durata extralarge di circa 135 minuti, è consistita nella lezione su
Eros e Repressione, durante la quale si sono tra l’altro susseguite diverse scenette piú o meno teatrali, possibili spunti di operette morali: dalla morte di Clorinda alla follia del dottor Demeaux, dall’amicizia tra il coccodrillo e il piviere a quella tra il gobio e il gamberetto, dal dialogo tra il dottor Moreau e le sue cavie alla breve vita coniugale del mantidino religioso, dal prete ugandese che proietta un porno in chiesa al Braghettone che ritocca gli affreschi di Michelangelo.

Segue, sotto le due foto sottostanti, l’elenco degli argomenti trattati durante la lezione [arricchito da link meravigliosi, introdotti dal simbolo ► e conducenti alla scoperta di Monteverdi, Greenaway ecc.]; elenco eccezionalmente lungo, e che perciò provvediamo d’un indice.

Resta da dire che la lezione avrebbe dovuto essere ancor piú lunga; e non potendo essa esserlo per umane ragioni, si è diviso il macroargomento Repressione in due parti, sviluppando a dovere la sola parte relativa alla Religione, e riservandoci di trattare più ampiamente della parte relativa al Mercato/Politica nel corso della lezione n. 7. [Aggiornamento: e neanche allora il tempo ci sarà!
:D]

Prima però ci aspetta, venerdí
3 dicembre 2010 – sempre alle ore 20.30, sempre a Palazzo Fazio (Capua, via Seminario 10), sempre gratis –, la lezione n. 6: Arte e Burocrazia, con Marco Palasciano e Angelo Maisto; del quale artista sarà allestita sul palco, per l’occasione, una mostra-lampo di ludosculture.



Foto di Matteo Mastantuoni. A sinistra: il Lexicon der Liebe di Ernest Boreman in mano a Marco Palasciano, con sullo sfondo la Ruota palascianiana. A destra: la tabella delle tipologie di organismi in relazione al sesso, disegnata durante la lezione.


INDICE DEL SUNTO

I. La rappresentazione delle gioie e dolori dell’amore nelle opere di Claudio Monteverdi, bisogni e alienazione, barocchi e borghesi
II. Dalla simbiosi all’etica
III. Distanza delle religioni da Verità e Amore
IV. Misteri meravigliosi
V. Come chiudere una Chiesa
VI. Sesso
VII. Eros, vita e morte
VIII. Come la Religione reprime l’Eros
IX. Tre tabelle a cinque livelli, le scoperte di Penfield e Rasmussen, epifania d’amore, scala erotica, oscenità e pudore, nudità e censura, canoni estetici, creature dimidiate, paraocchi e lungimiranza



I. LA RAPPRESENTAZIONE
DELLE GIOIE E DOLORI DELL’AMORE
NELLE OPERE DI CLAUDIO MONTEVERDI,
BISOGNI E ALIENAZIONE,
BAROCCHI E BORGHESI

Monteverdi inventor del melodramma, ►Orfeo (1607), il ►Combattimento di Tancredi e Clorinda (1624) dalla Gerusalemme liberata (1575) del Tasso e sua allegoricità, maschere, reciproco avversarsi degli umani vedendo nemici laddove invece è potenziale amore, bisogni autentici e bisogni alienati, spaccio dei bisogni alienati per autentici da parte dell’opportunismo politico, armatura caratteriale, sottomissione e acriticità indotte dalla frustrazione, autolesionismo delle masse irregimentate, angoscia da stasi, nevrosi, psicosi, conversione dell’energia pulsionale frustrata in forza distruttiva, opposizione tra l’inchino del «namastè» e la «mente ch’ogni aura di fortuna estolle», contrasto tra la sensuale età barocca e la repressiva età borghese, Il pene e la demoralizzazione dell’occidente (1978) di Jean Paul Aron e Roger Kempf, il dottor Demeaux e le improponibili misure antimasturbatorie da lui proposte al Ministero della Pubblica Istruzione francese dal 1846 al 1861, apparecchi antimasturbatorii ottocenteschi (di Schummel, di Rohleder ecc.), il Novecento secolo del recupero della sensualità, il neobarocco di Peter Greenaway (vedi per es. ►L'ultima tempesta, 1991) ecc., L’incoronazione di Poppea (1642):

1. ►Amore trionfa sulle litiganti Fortuna e Virtú (prologo),
2. ►invito della vecchia Arnalta a “darla” il piú possibile (atto I, scena XI, finale: «Quand’ero in altra età/ non volevo gli amanti/ in lacrime distrutti:/ per compassion, li contentavo tutti»),
3. il Seneca di Busenello contro il «sí alla vita» di Nietzsche,
4. ►tentativo degli allievi di Seneca di dissuaderlo dal suicidio (atto II, scena III: «Questa vita è dolce troppo,/ […] ogni amaro […] è lieve intoppo»),
5. ►reazione di Nerone e Lucano alla morte di Seneca (atto II, scena VI: «Or che Seneca è morto/ cantiam, cantiam, Lucano,/ amorose canzoni!»),
6. ►incoronazione di Poppea (atto III, scena VIII).


II. DALLA SIMBIOSI ALL’ETICA

Riallacciamento al finale della lezione n. 4, mulo, lichene, simbiosi in psicologia (amici, innamorati, morte per nostalgia), simbiosi in biologia, coccodrillo e piviere, gobio e gamberetto, mutualismo, commensalismo, amensalismo, parassitismo, veganesimo, sogno di un mondo completamente simbiotico, come convincere gli animali carnivori a diventare erbivori?, l’ingegneria genetica al servizio dell’etica come chiave possibile della nuova Età dell’Oro, L’isola del dottor Moreau (1896) di Wells, etica assoluta e relativismo.


III. DISTANZA DELLE RELIGIONI
DA VERITÀ E AMORE

Il piú grande relativista è il papa (la fede è cosa umana, troppo umana), ciò che è gravido di contraddizioni non può essere Verità, genesi dell’erotofobia religiosa in una riduttiva idea di Natura e in una riduttiva idea di Dio, il filosofo Jiddu Krishnamurti (1895-1986), se il credente usi appieno o meno la propria intelligenza, la volontà d’adattamento alle ideologie di massa piú autorevoli, la massa come fattore comune di Religione e Trogolo, l’altruismo pertiene all’individuo e l’egoismo alla massa, sacrificio esemplare di Salvo D’Acquisto, isolatitudinalità dei campi Religione e Mercato/Politica nella Magna Rota Rerum Humanarum, il tasso di omofobia come cartina di tornasole del discrimine civiltà/barbarie, l’Organizzazione Mondiale della Sanità classifica l’omosessualità tra le varianti sane del comportamento sessuale umano, arretretezza epistemologica di alcuni alti prelati.


IV. MISTERI MERAVIGLIOSI

Il post dell’Accademia Palasciania Se la Chiesa oscureggia noi lumiamo (2009), l’omosessualità non ha cause, l’Eros è uno degli elementi fondamentali dell’arena cosmica, come l’Eros preesista ai corpi e sia indifferente alle loro forme, come il cerchio dei Colori (saturi) (o la sfera di Runge) preesista (non negli oggetti ma nella Mente) agli apparati visivi cromatosensibili funzionanti, come la spirale degli Armonici musicali orientati (analogizzando 1-3-5-7 allo schema nord-sud-est-ovest o a una sua variante per rotazione e/o speculazione) preesista (c.s.) agli apparati auditivi funzionanti, relativa semplicità del Mistero dell’Essere (tesi della Possibilità infinita), arduità del Mistero dell’organizzarsi dell’infinito in determinate Leggi universali, le frequenze luminose non spiegano l’origine dei Colori ma sono solo segnali cui la Mente ha scelto di vincolare la propria evocazione dei Colori, la materia è fatta «della stessa sostanza dei sogni», sacralità della Musica, sacralità dei Colori, sacralità dell’Eros.


V. COME CHIUDERE UNA CHIESA

Carattere blasfemo delle dottrine che reprimono l’Eros, celibato sacerdotale, tesi della regressione ferina risultante dalla repressione dell’Eros e conseguente caduta dei sacerdoti di più labile psiche nella pedofilia, le accuse del «New York Times» a Joseph Ratzinger in merito al caso di Peter Huellermann e la conseguente richiesta delle dimissioni di Benedetto XVI da parte per es. di Franca Rame (2010), richiesta da parte di Antonio Moresco (2007) che Benedetto XVI sciolga la Chiesa cattolica, se Eros fosse un dio la teratomorfosi dei preti in pedofili sarebbe da leggere come la sua vendetta, Hybris e Ate, come Giunone fa impazzire Atamante (Dante, Inferno, XXX, 1-12), scioglimento della Chiesa cattolica nella finzione letteraria (Moresco, Canti del Caos, II), discorso del 3 agosto 1929 con cui Krishnamurti sciolse l’Ordine teosofico della Stella d’Oriente (la fede istituzionalizzata «diventa una cosa morta», il religioso non mira alla «vetta» ma alla «nicchia», la Religione è costretta «ad azzoppare l’individuo per impedirgli di crescere», meglio cinque ascoltatori volenterosi che migliaia di adepti «imbalsamati nei propri pregiudizi», attività oratoria filosofico-pedagogica come sana espressione di sé e non do ut des).


VI. SESSO

Dilemma della contingenza o eternità delle Leggi universali, teoria della nucleazione della bolla, i modi contingenti delle meccaniche biologiche ecc. stanno alle Leggi universali come i programmi stanno ai linguaggi di programmazione, meccaniche riproduttive attualmente in vigore sulla Terra e semirelative attribuzioni o meno di generi sessuali agli individui delle varie tipologie di organismo,

1. ASESSUATI.
2. SESSUATI:

2.1. ISTANTANEI:
2.1.1. MONOSESSUALI:
2.1.1.1. FEMMINE,
2.1.1.2. INTERSESSUALI,
2.1.1.3. MASCHI;

2.1.2. ERMAFRODITI ISTANTANEI;
2.2. ERMAFRODITI SEQUENZIALI:
2.2.1. PROTERICI:
2.2.1.1. PROTEROGINICI,
2.2.1.2. PROTERANDRICI;

2.2.2. ALTERNANTI.

gli ermafroditi sequenziali cambiano sesso, i cosiddetti transessuali cambiano genere (allo stato attuale delle conoscenze scientifiche il sesso biologico degli esseri umani risulta immutabile, ergo è piú corretto clinicamente il termine transgender), androginoide e ginandroide, crossdresser, drag queen e drag king, attrici e attori en travesti nell’opera lirica barocca, castrati della Roma papale, «mulíer tàceat in ecclèsia» (Paolo di Tarso, I Lettera ai Corinti, 14, 34), i due premi Nobel a Marie Curie, differenza tra identità e orientamento, omosessuale, bisessuale, eterosessuale, asessuale (da non confondere con l’asessuato), continuum etero-omosessuale e scala Kinsey, La mistificazione eterosessuale (1978) di Elio Modugno, polimorfia della libido (Freud), pansessualismo radicale di Modugno (sia l’omosessualità esclusiva sia l’eterosessualutà esclusiva sarebbero condizioni patologiche), tesi di Modugno per cui l’amore autentico si instaurerebbe primariamente nell’esperienza omosessuale e solo conseguentemente a essa diventerebbe estensibile alla metà restante dell’umanità, derivazione dell’omofobia dall’insicurezza sessuale, l’omofobo teme non l’omosessualità in sé ma l’immagine distorta data di essa dalla società di massa, paranoie complottistiche, confusione tra omosessualità e transgenderismo, l’errore di alcuni freudiani nel definire natura femminile quel che invece non è che un risultato dell’evoluzione storica della società patriarcale, necessità del recupero da parte di ciascuno del patrimonio finora impropriamente definito femminile (intentio fusionale, sensibilità, creatività ecc.), falsa femminilità e falsa maschilità (in àmbito caratteriale, cosmetico, abbigliamentario ecc.), introiezione di tali cliché non solo da parte della donna ma anche della persona omosessuale alienata e sua riproposizione invertita di essi, differenza tra adesione ironica ai cliché (valida) e adesione persuasa (alienata), connessione tra falsa maschilità e logica di potere, fallocentrismo e sua riduzione dell’Eros alla penetrazione e del corpo della donna a feticcio, erranza del porre la questione procreativa in termini di sola eterosessualità, procreazione assistita, eugenetica, bisessualità alienata, confusione tra passività e femminilità nell’ottica fallocentrica, emersione del motivo per cui tanti etero vanno a trans, genitoplastica transgender come mostruoso trionfo dell’alienazione secondo Modugno, come l’omosessualità sana (esemplabile secondo Modugno nell'immagine «rivoluzionaria» di due uomini con la barba che si baciano) «terrorizzi» e destituisca di fondamento la mentalità fallocentrica, come la condizione di reciprocità sgravi la penetrazione dallo statuto di atto di potere, come nella preistoria a causa dell’impoverimento delle risorse si sia potuti passare da forme societarie egualitarie a forme sessiste e dal pansessualismo all’eterosessualità istituzionale, scimmie bonobo e loro società, prodigalità sessuale come quietivo sociale, documentazione dell’omosessualità nelle varie specie animali, dimorfismo sessuale (esempi da incubo: cocciniglie, rane pescatrici, osedaci e bonellie, sacculine, mantidi religiose).


VII. EROS, VITA E MORTE

Non congruenza dei campi Eros e Sesso, tutti gli organi riproduttivi sono zone erogene (di norma) ma non tutte le zone erogene sono organi riproduttivi, il telos dell’Eros non è la riproduzione, il telos della riproduzione è la vita, il telos della vita sono le esperienze, breve vita felice di ►Christopher McCandless, Eros come campo esperienzale di importanza sovrana, come da Eros dipendano sia l’Agape insita in Ordine/Filantropia sia la Philía insita in Cultura/Comunicazione, come il concetto di Eros sia da intendere inclusivo dell’affettività e di tutto ciò che è interazione positiva tra esseri viventi, amanti in amplesso, baci di nonne a gote di nipoti, sorriso, dono, ►abbraccio fraterno, semplice presenza rassicurante, dediche d’artista, massaggi gratis, cullare un neonato, deporre fiori su una tomba, anche i cani conoscono il lutto, Sonetto CXVI di Shakespeare, l’uomo è reso malvagio dalla repressione dell’Eros, ogni giorno nascono sulla Terra circa 375.000 bambini, impossibilità del singolo di piangere le circa 300.000 morti di esseri umani al giorno, alcune grandi cause di morte (in crescendo: parto e complicazioni della gravidanza, suicidio, incidenti stradali, guerre e persecuzioni, incidenti sul lavoro, penuria e contaminazione delle risorse idriche, tabacco, malattie non abbastanza redditizie da curare per le multinazionali farmaceutiche, fame), non esiste nell’uomo un istinto di morte innato.


VIII. COME LA RELIGIONE
REPRIME L’EROS

Favoleggiato reincontro delle persone care nell’aldilà e connesso ricatto morale, precettistica mortificatoria, escissione clitoridea e infibulazione, nevrosi ecclesiogena e relative statistiche di Klaus Thomas (1975), contraccezione, l’adolescente omosessuale come categoria ad alto rischio di suicidio, le sette nazioni in cui la legge prevede la pena di morte per gli omosessuali, Santa Inquisizione, centinaia di migliaia di omosessuali sterminati nei lager nazisti, proposta francese del 2008 di depenalizzare l’omosessualità in tutte le nazioni e scandalosa opposizione del Vaticano, come le predicazioni degli evangelici statunitensi sul tema «L’omosessualità è una minaccia per la famiglia tradizionale africana» ecc. abbiano spinto il governo dell’Uganda a un disegno di legge che prevede la pena di morte per gli omosessuali, come un pastore anglicano ugandese abbia proiettato un porno gay in chiesa per istigare i fedeli all’omofobia e promuovere il suddetto disegno di legge, come allo stesso fine il settimanale ugandese «Rolling Stone» abbia pubblicato cento foto di persone omosessuali affiancandovi slogan deliranti (es.: «Impiccateli! vogliono prendere i nostri bambini»), i comunisti mangiano i bambini?, ultime dichiarazioni del Ministro per l’Etica e l’Integrità ugandese, stupro “curativo” delle lesbiche in Sud Africa, manicomi ed elettroshock, castrazione chimica e suicidio di Alan Turing, la teoria “riparativa” di Joseph Nicolosi e il NARTH, i cattivi servigi del MOIGE, i buoni servigi dell’AGEDO.


IX. TRE TABELLE A CINQUE LIVELLI,
LE SCOPERTE DI PENFIELD E RASMUSSEN,
EPIFANIA D’AMORE, SCALA EROTICA,
OSCENITÀ E PUDORE, NUDITÀ E CENSURA,
CANONI ESTETICI, CREATURE DIMIDIATE,
PARAOCCHI E LUNGIMIRANZA

I cinque livelli d’amore della persona sana (Cura a tutti, Simpatia a molti, Amicizia al numero di Dunbar, Dedizione a pochi, Abnegazione a uno), i cinque livelli di contatto interpersonale bidirezionale non mercenario (Contatto visivo non comunicativo, Contatto comunicativo, Contatto fisico non intimo, Contatto intimo non voluttuoso, Contatto voluttuoso), importanza primaria di mani e bocca, polisemia della parola phileîn, homunculus sensoriale, homunculus motorio, somatotopia, stereotassi sperimentale di Penfield e Rasmussen, epifania proustiana, epifania mistica, epifania joyciana, effetti epifanici della visione di un bel volto o una bella figura umana, estasi contemplativa, Sonetti dell’amore oscuro (1936) di Federico García Lorca, scala erotica di Platone (dal Simposio), pornografia, relatività del senso del pudore, tatto e molestie, tolleranza e divieti, nudo commerciale, nudo innocente, sospetta patologicità eroto-repressionale di base dei gruppi di Facebook che si lagnano delle foto a torso nudo, i cinque livelli di nudità nella sensibilità standard occidentale (Volto e mani, Scollo/arti superiori/ascelle/ombelico/gambe dal ginocchio al piede, Torso [escluso il seno femminile] e cosce, Natiche [e seno femminile], Nudo integrale), naturismo, nudismo, nudità dei popoli primitivi e loro resistenza al gelo, primaria funzione simbolico-ornamentale del vestiario, il caso delle danzatrici di Alice Springs (2004), Olimpiadi antiche, l’arte greca dalla nudità come simbolo di umiliazione alla nudità come esaltazione della bellezza, Teodosio I vieta le Olimpiadi, Daniele da Volterra detto il Braghettone ritocca (1565) gli affreschi di Michelangelo nella Cappella Sistina in ossequio alle direttive gimnofobiche del Concilio di Trento, kalokagathía, discorso di Critobúlo sul suo amore per Clinia ecc. nel Simposio di Senofonte, ingiustificatezza della discriminazione in base all’età secondo Modugno, gerontofilia come discriminazione “al contrario”, pederastia greca, età del consenso, l'improponibile proposta di Foucault et alii del 1977, bellezza e bruttezza, come anche i malformi trovino l’amore (vedi ►Kenny Easterday o l’uomo a metà), mito della dimidiazione degli esseri umani nel Simposio di Platone, come Freud trattò solo degli androgini rimuovendo ginògini e androandri, sonetto di Giordano Bruno «Amor, per cui tant’alto il ver discerno» (dagli Eroici furori).



* Da qui Antonio Manco, autore di I primi racconti di un giovane autore mediocre (volume che riteniamo debba essere piuttosto intitolato, meno severamente, I primi mediocri racconti di un giovane autore), dove a pag. 163 si trova un grazioso riferimento a Marco Palasciano come sua «guida spirituale».

** Da qui tra gli altri i grandi accademici palascianeschi Luca Iavarone, co-conduttore emerito con Marco Palasciano della storica rubrica web-radiofonica ►Siamo tutti poeti laureati (2008-2009), e Antonio Cuccurullo, Presidente del Centro di Poesia nonché aspirante custode postumo dell’immenso diario palascianiano (in ciò confliggendo con le ambizioni del Segretario dell’Istituto Palascianiano per gli Studi Euristici, e con quelle d’altri piú o meno degni palascianologi, tutti in stormo a svolazzare come amabili avvoltoi intorno al nostro povero piccolo gracile fragile cagionevole lacrimevole e sospirante Presidente e Maestro).

*** Da qui Domenico Callipo, Segretario dell’Accademia Palasciania, reduce dalla sua seduta di laurea in Scienze della Politica, conseguita col massimo dei voti solo poc’ore prima del convegno.

**** Da qui l’artista Angelo Maisto, Vicepresidente dell’Accademia Palasciania, del quale è attualmente in corso a Pordenone, presso la galleria La Roggia, la mostra personale Codex Maistianus.

22 novembre 2010

Locandina pel 26 novembre

COMUNICATO. Due originali eventi incentrati sul tema dell’Eros si susseguiranno la sera di venerdí 26 novembre, a Palazzo Fazio (Capua, via Seminario 10). Alle ore 19.45, Uthòpia presenta [Erotica/Eretica]: il poeta Andy Violet e la narratrice erotica Cristiana Danila Formetta si contrapporranno nel reading parallelo di Paraventi e magnesio, flash cristallizzati di eros e thanatos, e Fetish sex, piccolo inventario di perversioni à la page. Alle ore 20.30, IPSE e Accademia Palasciania presentano Eros e Repressione, quinta lezione-spettacolo del seminario enciclopedico La Grande Ruota delle Umane Cose, con Marco Palasciano nella sua consueta hybridatio mirabilis di filosofia, arte e ludus. Libero ingresso ad ambedue gli eventi.

21 novembre 2010

[Dal blog dell'IPSE] Il venticinquennale della prima pubblicazione di Marco Palasciano

Un adventure game è euristico.

IL VENTICINQUENNALE DELLA PRIMA (REMUNERATA) PUBBLICAZIONE DI MARCO PALASCIANO  Umberto Santucci,
L'usabilità è reazionaria?,
www.MediaMente.Rai.it

L'Istituto Palascianiano per gli Studi Euristici celebra, questa domenica, un commovente anniversario. Il 21 novembre 1985, esattamente venticinque anni or sono, usciva nelle edicole italiane il n. 1 di «Load'n'run Mix», una rivista di videogame e varie applicazioni per ZX Spectrum 48K su audiocassetta (si era alla preistoria dei supporti!). Tra i files ivi registrati l'ultimo, il n. 30, era un adventure game intitolato The Querbott Machine; l'autore era l'attuale Presidente del nostro Istituto, Marco Palasciano, che all'epoca aveva 17 anni. Si tratta della sua prima pubblicazione ufficiale, per giunta remunerata.

Plot: il giocatore o giocatrice aveva da vagare per un vasto castello stregato, ritrovare la propria dolce metà tenuta prigioniera, e, insieme a lei o lui, azionare una macchina magica, al fine di porre rimedio alla terribile maledizione gettata su quel regno, che vi impediva il sorgere del sole.

Ed ecco un paio di schermate del gioco, al quale potrete giocare (ricordando che a un certo punto servirà l'inusuale comando «sconficca») scaricando gratis Realspec (vedi primo dei link surriportati) e in esso loadando "Tqm" dal file lodruns2.tzx:

20 novembre 2010

Pei trent'anni di Andy un septiacrostico

MARCO PALASCIANO

SONETTO
IN SETTE ACROSTICI
VERTICALI
PER IL XXX COMPLEANNO
DI ANDY VIOLET


Voi, eccellentissimo uomo dotto lanciato nei trent’anni, età che suole inquietare, oggi direte: «Ah! addio, poesia dei vent’anni! orsú! si apre un libro nuovo della mia vita, un tomo innovatore. Anni Dieci del XXI secolo, orsú, portate a erezione completa tutti gli alberi di grano del paradiso che durante la gioventú sono andato seminando notte e giorno nel mio io, teatro di ybris facile ai mostri, per allestirvi un novello paradiso terrestre bello verde; e di quei grani speziamo odio, amore, vita e morte». «Viva!», brindo io: nelle mie piú profonde arterie, vene e capillari naviga come uno yacht, spargendo dolci effluvi, il bianco globulo dell’onore che mi viene dal conoscer Voi, bel languidone d’un uomo-orso; e mentre esso procede, ecco manifestarsi le presenti rime, che Vi vogliono dire «Tanti auguri».


«Ah!», Voi, eccellentissimo dott’omo
negli inquietanti thirty years lanciato,
direte öggi; «adieu, ventenne Erato!
yeah! libro nuovo, innovatore tomo.

Va’, ergi, duemiladieci, ogni aframomo
in the youth live noctidieseminato
ond’avere verd’Eden-duplicato
là nell’io, teratofilo ybrisdromo;

e droghiamone ödio, amore, vita,
thanatità». «Yoohoo!», libo: nell’ime
arterie, vene e dotterelli olendo

nàtami il (tipo yacht) leücocita
dell’onore ävuto Voi esperiendo,
yeti languens; nell’ir, tantaugurime.

Tra Bene, Male e Ruota universale

Venerdí 19 novembre si è tenuta a Palazzo Fazio, dinanzi a 14 stregati spettatori, la quarta puntata di La Grande Ruota delle Umane Cose (De Magna Rota Rerum Humanarum), con Marco Palasciano. La puntata, della durata di circa 120 minuti, è consistita nella lezione su Ordine/Filantropia e Crimine, nel corso della quale si è tra l'altro rievocata la figura di Ferdinando Palasciano (1815-1891) – alle origini della Croce Rossa – e si sono susseguite diverse scenette piú o meno teatrali tra fiori e pugnali, tra Shakespeare e la tassonomia universale, tra qualche esperimento psicosociale e – in vista del prossimo appuntamento – uno spot sull'arte violeziana, il quale riportiamo qui di séguito:

L’altro ieri [7 dicembre 2008] sono andato a godermi un reading di poesia in quel di Capua, cui prendeva parte il già noto Marco Palasciano, che da solo mi avrebbe garantito che non avrei sprecato la serata. [Ma] oltre la splendida esibizione di antiepica palascian[esc]a, mi sono ritrovato a sgretolarmi il cuore per la poesia […] di Andy Violet.

[…] il signor Violet, omone di nero vestito, dalla voce un pò flebile e tremolante, è stata una folgorazione. Sette poesie recitate tessendo attorno allo spettatore il filo spinato di una faccia oscura e verminosa dell’amore, uno sperpero di corpi che mi ha fatto quasi paura.

Questo tipo dalla faccia bonaria di prete di campagna mi tiene per una decina di minuti seduto su una sedia parlandomi di necrofilia, di stupro, di transessuali innamorate, e io annuisco come se davvero fossi innamorato di un cadavere o come se avessi cambiato sesso pochi minuti prima.

Romolo Caiazzo

Difatti venerdì prossimo,
26 novembre 2010, oltre il consueto appuntamento delle 20.30 con Palasciano e la sua Ruota (stavolta sul tema Eros e Repressione), come “antipasto” si terrà nella stessa sede, alle 19.45, l’evento [Erotica/Eretica], con il poeta Andy Violet e la narratrice erotica Cristiana Danila Formetta, presentati da Marco Palasciano insieme con i rispettivi volumi Paraventi e magnesio e Fetish sex.

Qui intanto, sotto la sottostante foto del nostro Presidente ritratto da Patrizio Cimmaruta durante la lezione n. 4, riportiamo l'inventario degli argomenti in tale lezione trattati.





I. DEFINIZIONI E RIMESSE IN ORDINE

Dharma, meglio il fallimento nel perseguire la propria vocazione piuttosto che il successo in qualche altro ruolo (Bhagavadgītā), «Le azioni, anche se sono prive di effetto, non per questo risultano prive di significato» (George Orwell), borghesi e Borg, incontro di Razionale e Irrazionale, Crimine calcolato e Crimine passionale, differenza tra selvaggio e criminale, ecomafia, I boschi ombrosi e l’arte dell’oblio di Marco Palasciano, Vincenzo Cenname e la sua lotta contro la mala gestione del ciclo dei rifiuti, polisemia dei termini bene e male nel linguaggio comune, bonheur, volontà benefica, azione benevola (nella foto qui sotto: Marco Palasciano esemplifica il concetto donando fiori agli spettatori), malheur, volontà malefica, azione malevola, sensibilità soggettiva, «straziante meravigliosa bellezza del creato» (da Che cosa sono le nuvole di Pasolini), de gustibus non disputandum, masochismo, battenti, nosocomefobia, mistero dell’altro, pudore e rispetto, Amleto di fronte a Rosencrantz e Guildenstern: «Diamine, credete che io sia piú facile a suonarsi di un piffero?», sull’opportunità di tacere (da Pinocchio tra i mediconi al finale del Tractatus logico-philosophicus di Wittgenstein), il metodo di Ferdinando Palasciano per raddrizzar le gambe agli storpi.

Foto di Alessandro Santulli. Idem l'ultima foto dell'articolo.


II. ALBERT SCHWEITZER

La gioia della medicazione delle piaghe, quale ha da essere il fondamento dell’etica, l’intuizione avuta da Schweitzer passando un giorno in barca tra gli ippopotami, come la decadenza dell’Occidente sia dovuta al divario tra progresso materiale e spirituale, inferiorità delle credenze religiose dinanzi al pensiero realmente profondo, autonomismo etico, differenza tra sentimenti autentici e alienati (argomento che sarà approfondito nel corso della lezione n. 5).


III. FERDINANDO PALASCIANO

Lo storico discorso tenuto al Congresso Internazionale dell’Accademia Pontaniana del 1861, battaglia di Messina del 1848 e divergenza d’opinioni tra il dottor Palasciano e il general Filangieri, intervento di Re Bomba alias Ferdinando II di Borbone e commutazione della condanna dalla fucilazione a un anno di carcere in Calabria, esperienza di Henri Dunant a Solferino nel 1863 e suo Souvenir, prima Convenzione di Ginevra e nascita della Croce Rossa, tardivo riconoscimento al dottor Palasciano del suo primato, Nobel per la Pace 1901 a Dunant e Passy, dimissioni del dottor Palasciano da direttore della Clinica Chirurgica dell’Università di Napoli, lo strano caso della pallottola nella gamba di Garibaldi, carteggio Garibaldi-Palasciano, conquista piú o meno piratesca del Regno di Napoli da parte dei Savoia, Associazione Ferdinando Palasciano, Premio Palasciano 2010 (la cerimonia si terrà alle 10.00 del 27 novembre a Capua presso l'Aula Magna della Facoltà di Economia dell'Università di Caserta).


IV. EMPATIA, IGNAVIA
E INTERAZIONE TRA I CAMPI DEL MALE

Àmor e píetas contro odium e invidia, empatia, neuroni specchio, ignavia, perché il Trogolo è un dominio del Male (chi produce beni-spazzatura toglie spazio alle cose belle; chi di quelli fruisce contribuisce a tale esproprio), legge della domanda e dell’offerta, legge del piú forte, la Selva predispone al Crimine, dall’Etica di Aristotele all’Inferno di Dante: «le tre disposizion che ’l ciel non vole», corrispondenza tra «incontinenza» e Trogolo, corrispondenza tra «malizia» e Crimine, corrispondenza tra «matta bestialitade» e Selva, criminosità degli effetti della Magia nera (ovemai esistano) e della Tecnica dannosa, diseducatività della Religione per sua basale incompatibilità con il pensiero critico, rapporto tra Repressione e Crimine, rapporto tra Burocrazia e Repressione, cos’è il puro Mercato (mercante scaccia povero affamato: «Il pane avrai quando l’avrai pagato!»), differenza tra Politica attuale e Ordine autentico.



V. ORDINE E FILANTROPIA

Medici non simoniaci, servizi vitali e assistenziali senza scopo di lucro, validi tutori di minori, manifestazioni per i diritti civili, difesa dei deboli e degli oppressi, ambientalismo, urbanistica, arche spaziali, testimonianze di tetraplegici e tetrafocomelici contro il pessimismo, eroi che si tuffano in acqua e nel fuoco, teoria del gene egoista e suo superamento, «la legge morale dentro di me» meraviglia suprema dell’umano secondo Kant, Don Chisciotte, utopie.



VI. MISTERI DELLA MENTE UMANA

Potenziali omicidi, valore fondamentale dell’intenzione, effetti involontari, caso, causa spirituale, causa materiale, qualità e intensità degli effetti, come la maggior parte del nostro agire è agito dall’inconscio, razionalizzazione, punto cieco, apofenia, pareidolia, kleksografia, Rorschach, L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello di Sacks.


VII. MISTERI DEL CUORE UMANO

Perdóno, inutilità della rabbia, Orwell sull’insensatezza della vendetta (vedi Watzlawick, Istruzioni per rendersi infelici, pagg. 54-56), destituzione di fondamento dell’idea di inferno, guerra, crimini del nazifascismo, La banalità del male di Hannah Arendt, deindividuazione secondo Gustave Le Bon, esperimento di Milgram del 1961, esperimento di Zimbardo del 1971, «Trattate ogni uomo secondo i propri meriti, e chi scamperà alla frusta?» (Amleto), «Tutti gli uomini sarebbero dei tiranni se potessero» (Defoe), «Un uomo medio è un mostro, un pericoloso delinquente, conformista, razzista, schiavista, qualunquista» (Pasolini), se l’autentica natura dell’essere umano sia il Bene o il Male e da dove essi ci vengano, carenze affettive, traumi, sviste ermeneutiche, teodicea, L’atomo sociale di Mark Buchanan e la conferma scientifica dell’altruismo umano.


VII. MOTIVI D’OTTIMISMO

Smontaggio dei presunti segni additati dagli odierni millenaristi che la fine del mondo sia vicina (relativa banalità delle recenti catastrofi considerando la storia geologica; e la falsa percezione che negli ultimi secoli il mondo sia divenuto mediamente più malvagio è dovuta alla maggiore copertura mediatica), Umanesimo, Illuminismo, ONU, fissarsi stabilmente dell’idea dei diritti umani nella cultura occidentale, statistiche circa la diminuizione dei crimini in Italia, epoca di transizione, l’uomo dalla coscienza risvegliata è come un criminale pentito che guarda con dolore agli altri che continuano a perpetrare quei crimini, «Incolpare gli altri dei propri mali è tipico di chi non ha educazione filosofica; chi l’ha intrapresa, incolpa sé stesso; chi l’ha completata, non incolpa né gli altri né sé stesso» (Epitteto), esempi di altruismo disinteressato.

Foto di Matteo Mastantuoni.


VIII. GOVERNO E GIUSTIZIA

Tragedia dei beni comuni, Potere e salvezza di Jan Assmann, come non fu lo spirito della teologia a generare la politica ma l’inverso, riabilitazione della figura faraonica, possibilità dell’anarchia in un mondo di anime innamorate, Ma’at, superiorità dell’etica rispetto alla legge, chi era la dea del poema di Parmenide, leggenda di Dyke/Astrea, la volta che Parini leccò l’Austria (Il ritorno di Astrea), Astrea in Ovidio (Metamorfosi) e in Virgilio (Bucoliche, ecloga IV), il ritorno dell’Età dell’Oro, come il cristianesimo tentò di ridurre a sé Virgilio, incorreggibilità dell’uomo secondo Dostoevskij, vaga possibilità che nei circa 40.000 anni di storia dell'homo sapiens sapiens vi sia già stata l’ascesa e caduta di almeno una civiltà più avanzata della nostra, leggenda di Atlantide e simili, Il pianeta proibito di Fred McLeod Wilcox, inconscio, materia oscura, Abbagnano sulla differenza tra l’antropocentrismo umanistico e quello astratto del materialismo totalitarista.


IX. I NOSTRI 33 LIVELLI CONCENTRICI
 
CON MENZIONE DEI 456 PIÚ RAPPRESENTATIVI
OPISTOCONTI (ANIMALI E FUNGHI), AMEBOZOI, RIZARII, ARCHEPLASTIDI (PIANTE ECC.), CROMALVEOLATI,
ESCAVATI, PROCARIOTI, CRISTALLI, PLASTOMERI,
ELASTOMERI, LIQUIDI, GAS, PARTICELLE ECC.
IN ORDINE DI DISTANZA MORFOLOGICA DALL’UOMO,
FINO AGLI «INCONOSCIBILI ENTI METAFISICI»


I. Egoismo, II. Nepotismo, III. Etnocentrismo, IV. Antropocentrismo, V. Omininicentrismo, VI. Ominidicentrismo, VII. Ominoidicentrismo, VIII. Catarrinicentrismo, IX. Scimmiocentrismo, X. Aplorrinicentrismo, XI. Primaticentrismo, XII. Euarconticentrismo, XIII. Euarcontigliricentrismo, XIV. Boreoeutericentrismo, XV. Exafroplacentalicentrismo, XVI. Eutericentrismo, XVII. Tericentrismo, XVIII. Mammifericentrismo, XIX. Amnioticentrismo, XX. Tetrapodicentrismo, XXI. Gnatostomaticentrismo, XXII. Vertebraticentrismo, XXIII. Cordaticentrismo, XXIV. Deuterostomicentrismo, XXV. Bilatericentrismo, XXVI. Eumetazoicentrismo, XXVII. Animalicentrismo, XXVIII. Opistoconticentrismo, XXIX. Eucarioticentrismo, XXX. Biocentrismo, XXXI. Materiacentrismo, XXXII. Fisicocentrismo, XXXIII. Tuttocentrismo.

13 novembre 2010

Lezione 3: due ore, quiz inclusi


Scene dalla lezione-spettacolo n. 3. A sinistra: Palasciano improvvisa una rete concettuale.
A destra: Palasciano al telefono in viva voce con Rosa Viscardi. Foto di Matteo Mastantuoni.

Venerdí 12 novembre, poche ore dopo che a Palazzo Serra di Cassano la Fondazione Premio Napoli aveva insignito del suo premio speciale l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, l’Istituto Palascianiano per gli Studi Euristici e l’Accademia Palasciania hanno tenuto a Palazzo Fazio – dinanzi a 15 spettatori, tra i residenti in centro più prosaici e i presidenti dei centri più poetici* – la terza puntata di La Grande Ruota delle Umane Cose (De Magna Rota Rerum Humanarum), con Marco Palasciano e, in collegamento telefonico, Rosa Viscardi, studiosa di Sociologia dei processi culturali e comunicativi (e tra le tante pubblicazioni curatrice di un'antologia citata in questa occasione, Teorie dei media digitali. L'informatizzazione della società nelle opere dei digerati**). La puntata, della durata di circa 120 minuti, è consistita nella lezione su Cultura/Comunicazione e Selva, nel corso della quale si è tra l’altro giocato ai quiz*** e si è ampliato il discorso sulla Magna Rota Rerum Humanarum. Sotto la sottostante foto sua, riportiamo l'inventario degli argomenti trattati.



I. RETI E SELVE
 
Materia organica e inorganica ovvero differenza tra un cervello e un sasso, società-rete e società-selva, paura, dolore, rabbia, solitudine, dialogo,
dòcere e díscere, scambio conoscitivo gratis et amore, philía intrinseca al campo Cultura/Comunicazione e sua snaturazione da parte dei  cattivi accademici, umiltà scientifica, libera condivisione dei saperi, Qoelet 1.18 e sua confutazione, confutazione della tesi di Rousseau sulla responsabilità di arti e scienze nel degrado dell’uomo, quali istituzioni rendono l’uomo malvagio, la natura dell’uomo è la cultura, teppa metropolitana, differenza tra «selvaggio» e «abitante delle aree silvestri», culture edeniche, differenza tra un selvaggio nella folla e un’anima gentile nella rete, influenza della folla sul selvaggio, influenza dell’anima gentile sulla rete, cervello rettile, hoax dei Rettiliani, Psicologia delle folle di Gustav Le Bon, rete concettuale, la presentazione delle Prove palascianesche nel 2007 con Corrado Bologna e altri alla Fondazione Premio Napoli, Antonio Moresco presentato nel 2009 da Marco Palasciano a Palazzo Fazio e poi da altri alla Fondazione Premio Napoli, l’odierna assegnazione all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici del premio speciale 2010 della Fondazione Premio Napoli, tagli ai fondi governativi per le attività culturali, recenti dichiarazioni di estremisti «neoborbonici» contro l’IISF visto come roccaforte del «giacobinismo ateo» e relativa querelle sul blog dell’Accademia Palasciania, paragone tra l’IISF di Napoli e l’antica Biblioteca di Alessandria d’Egitto.
 


II. LIVELLI, SEMICERCHI
E QUADRANTI DELLA MAGNA ROTA
RERUM HUMANARUM

I cinque livelli delle sedici pratiche contemplate dalla nostra ruota mnemonica:

1. ÀMOR. Le tre pratiche unenti e armonizzanti, senza le quali non si può umanamente vivere: allo zenith Ordine/Filantropia (Trionfo del Bene), al subzenith Eros e Cultura/Comunicazione.

2. LUDUS. Le quattro pratiche allevianti, movimentanti ed elevanti, che migliorano il vivere: piú in alto (piú creative) Arte e Filosofia, piú in basso (piú meccaniche) Gioco e Scienza.

3. USUS. Le due pratiche strumentali: Magia (Trionfo dell’Irrazionale) e Tecnica (Trionfo del Razionale).

4. TÆDIUM. Le quattro pratiche zavorranti, frenanti e degradanti, che peggiorano il vivere: piú in alto (piú creative) Religione e Mercato/Politica, piú in basso (piú meccaniche) Trogolo e Burocrazia.

5. ODIUM. Le tre pratiche disunenti e caotizzanti, che distruggono l’umana vita: al supranadir Selva e Repressione, al nadir Crimine (Trionfo del Male).

I quattro sovrapposti semicerchi della Magna Rota Rerum Humanarum:

Simmetria verticale: BENE (alto), MALE (basso).

Simmetria orizzontale:
IRRAZIONALE (lato sinistro), RAZIONALE (lato destro).

I quattro quadranti risultanti dalla sovrapposizione dei detti semicerchi:

BENE RAZIONALE: Ordine, Cultura/Comunicazione, Filosofia, Scienza, Tecnica giovevole.

MALE RAZIONALE: Tecnica dannosa, Mercato/ Politica, Burocrazia, Repressione, Crimine calcolato.

MALE IRRAZIONALE: Crimine passionale, Selva, Trogolo, Religione, Magia nera.

BENE IRRAZIONALE: Magia bianca, Gioco, Arte, Eros, Filantropia.


Dalla prima puntata. Foto di Valerio De Rosa.

Come un astrologo forzerebbe lo Zodiaco a sovrapporsi alla Magna Rota Rerum Humanarum:

Ariete: Selva e Crimine.
Toro: Repressione e Burocrazia.
Gemelli: Mercato/Politica.
Cancro: Tecnica e Scienza (Luna → Apollo 11).
Leone: Filosofia (Sole → Illuminismo).
Vergine: Cultura/Comunicazione (← Mercurio).
Bilancia: Ordine/Filantropia.
Scorpione: Eros.
Sagittario: Arte allegra e diretta (← Giove).
Capricorno: Arte melanconica e complicata (← Saturno).
Acquario: Gioco (sportività → fraternità).
Pesci: Magia, Religione e Trogolo (Trogolo → sonno → sogno).


NOTE ALLA SEZIONE II

Le opposizioni binarie secondo Lévi-Strauss, sistemi simbolico-mitici inconsci, l’Amore secondo Empedocle, Hume come avallo della non oggettività del giudicare la meccanica maggiormente sensata rispetto al pensiero magico, differenza tra eristica ed euristica.

 

III. LINEAMENTI DI STORIA DELL’UOMO
ATTRAVERSO IL CONFLITTO
TRA CULTURA/COMUNICAZIONE E SELVA
 
PREISTORIA.
Insetti sociali e scimmie fuscelliere, tecnica e linguaggio negli animali, la memoria esterna come unico discrimine tra l’uomo e gli altri animali, problemi della trasmissione orale (impossibilità del controllo delle fonti e progressiva distorsione del messaggio [esemplificata facendo giocare gli spettatori a telefono senza fili]), storia e mitologia.

ANTICHITÀ. Tipi di scrittura (logografica [pittografica e ideografica], sillabica e alfabetica), dall’abjad all’alfabeto greco, correlazione tra la ricchezza del vocabolario e il progresso filosofico e scientifico, la Neolingua di 1984 di Orwell, miseria concettuale della tv spazzatura, Alessandria d’Egitto teatro della prima grande rivoluzione scientifica, Aristarco di Samo, distruzione degli stati ellenistici a opera dei romani tra il 212 e il 146 a.e.v., uccisione di Archimede, La rivoluzione dimenticata di Lucio Russo, predilezione dei romani per la sfera militare a discapito della scientifica invece favorita dai sovrani ellenistici, predilezione dei fascisti per la romanità e degli antifascisti per la grecità, stupidità della spiegazione di Plinio il Vecchio per l’esagonalità delle celle delle api, i quattro danneggiamenti subíti dalla Biblioteca di Alessandria tra il 48 a.e.v. e il 642 e.v. fino alla distruzione completa, responsabilità di Giulio Cesare nel primo incendio secondo Plutarco, Aureliano contro Zenobia, decreti di Teodosio I del 391-392, Agora di Alejandro Amenábar, vera storia dell’uccisione di Ipazia nel 415 (tirata giù dal carro, fu sventrata a colpi di cocci di conchiglia dai fanatici cristiani istigati dal vescovo Cirillo).

DanteMEDIOEVO. Corrispondenza tra il generale ‘Amr ibn al-As e il califfo ‘Omar ibn al-Khattāb secondo la Historia Compendiosa Dynastiarum di Bar-Hebræus, quale combustibile fu poi usato per sei mesi nelle caldaie dei bagni per i soldati arabi stanziati ad Alessandria d’Egitto, come civiltà e barbarie si possano trovare in ogni gruppo umano e come per esempio a Napoli si trovino sia l’IISF sia la camorra, differenza tra civiltà e cultura secondo Toynbee, recupero di testimonianze della civiltà greca e della cultura romana a opera di sapienti arabi e cristiani, Averroè e il suo lavoro intorno ad Aristotele, Guglielmo di Occam e il suo pressoché ignorato ammonimento circa la diffusa misinterpretazione del pensiero aristotelico, le dispute sugli angeli alloggiabili su una capocchia di spillo, Ruggero Bacone e le quattro cause dell’ignoranza del clero (false autorità, abitudine, opinioni della massa incolta, sfoggio di saperi inutili atto a mascherare il non sapere).

ETÀ MODERNA. Fine del medioevo grazie a Gutenberg, inizio della rivoluzione scientifica moderna grazie a Copernico, grandi esplorazioni dell’età moderna e formazione della rete globale delle comunicazioni via terra e acqua e in séguito anche via aria e spazio interplanetario, recupero di parte della scienza ellenistica, Leonardo trae spunto dai disegni degli antichi per elaborare i suoi progetti di macchinari irrealizzabili, Newton trae spunto da Pitagora per la sua legge della gravitazione universale, le caratteristiche della mentalità sperimentale, il Settecento tra boom dei giornali e rivoluzione industriale, esordio di fotografia e cinematografia, esordio della registrazione sonora, letteratura vulcanolinguistica e linea Dante-Rabelais-Sterne-Carroll-Joyce-ecc.

ETÀ CONTEMPORANEA. Il 1969 annus mirabilis dell’Apollo 11 e di Arpanet, digitalizzazione, protocollo di trasferimento ipertestuale, world wide web, cellulari a immersione periscopica nella realtà virtuale, supporti semibiologici e molecolari, le dispute sui transistor alloggiabili su una capocchia di spillo, connessioni possibili tra le qualità dello spirito umano, Internet candidata da «Wired» al Premio Nobel per la Pace 2010.


IV. PROBLEMI

1. PRODUZIONE: Testi (vs Analfabetismo), Figure, Partiture, Documenti audiovisivi, Monumenti, Oggettistica tecnica, Reperti naturalistici.

2. MEMORIA ovvero RACCOLTA E CONSERVAZIONE (vs OBLIO ovvero DISPERSIONE E DISTRUZIONE): Archeologia (vs Spoglio), Restauro e Manutenzione (vs Vandalismo), Collezione e Archiviazione (vs Furto), Mappatura dei siti e degli archivi.

3. ACCESSO: Viaggi (vs “Cortine di ferro”), Biblioteche e Musei (vs Limitazioni alla consultazione), Computer in rete (vs Blocchi censorii e Virus informatici).

4. COMPRENSIONE ovvero LETTURA E TRADUZIONE: Linguistica.

5. VALUTAZIONE E SISTEMAZIONE (vs CONFUSIONE E FALSIFICAZIONE): Filologia.

6. DIVULGAZIONE (vs OCCULTAMENTO): Edizione e Riproduzione (vs Censura), Trattatistica e Giornalismo (vs Informazione manipolata e Hoax), Pubblica presentazione (vs Disinteresse della gente) [Aula (vs Dissesto dell’istruzione) e Media (vs Dominazione del masscult)], Utilizzo artistico (Adattamento e Contaminazione), Enciclopedia.


NOTE ALLA SEZIONE IV****

Materiali di risulta dell'Anfiteatro di Capua antica nell'architettura di Capua nuova, Wunderkammern, Grand Tour, l'ingiusta preclusione della consultazione di volumi di pregio ai ricercatori indipendenti, effetti della compulsazione di Google Libri sulla consistenza delle note nelle opere di Marco Palasciano ed esempio della chilometrica nota 8 ai Paralipomeni lauretani a «Prove tecniche di romanzo storico» utile a colmare nelle enciclopedie la lacuna sulla trista figura del colonnello Louis-Joseph Méjean (1764-1831), {convenzionalità dei segni linguistici, inesistenza del «vero nome» di Dio, dalla mai nata lingua characteristica universalis di Leibniz al fallimento dell’esperanto, dal latino all’inglese come lingua “internazionale”, prestigio dell’italiano nel Settecento, i libretti mozartiani di Lorenzo Da Ponte, il problema dell’evoluzione della lingua, Il meraviglioso discorso del panstilista puro e la «riforma stravolgente dell’italiano» propugnata dall’Accademia Palasciania intorno all’idea d’un «semanticario di ottocento anni»}, Fahrenheit 451 di Ray Bradbury e gli uomini libro, masscult e midcult, etimologia della parola hoax, tv educazionale e suo influsso sull’uniformazione linguistica degl’italiani, ibridazione della Tempesta di Shakespeare e dell’Uomo della sabbia di Hoffmann nella commedia palascianesca del 1999 Il Cannocchiale di Coppelius, come la lettura integrale dell’Enciclopedia Britannica può salvare dal suicidio mostrando la predominanza delle azioni umane benefiche e meravigliose.



Prossima puntata: Ordine/Filantropia e Crimine. Venerdì 19 novembre, ore 20.30, sempre a Palazzo Fazio (Capua, via Seminario 10), sempre gratis.


* Tra questi ultimi Antonio Cuccurullo, presidente del Centro di Poesia con sede in Napoli; in collaborazione col quale l'Accademia Palasciania tenne tra l'altro, due anni or sono, un ciclo di lectura Dantis presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi "Federico II", Nel beato chiostro l'aula più secreta; e più di recente un convegno su mitologia e letteratura, Donne sull'orlo dell'oracolo, presso la libreria Treves, in occasione della presentazione di Notizie dalla Pizia di Viola Amarelli.

** Ellissi, 2008. Ci delizia ricordare che a pag. 2, a chiusa dei ringraziamenti, scrive Rosa Viscardi: «Questa antologia non esisterebbe se Marco Palasciano non mi avesse fatto notare che l'era digitale è purpurea». ^_^

*** Premio: il tomo III del Finnegans Wake di James Joyce nella traduzione di Luigi Schenoni, vinto da Antonio Di Franco. Secondo classificato: Matteo Mastantuoni, con 5 punti contro i 6 del vincitore.

**** Per una svista, gli argomenti qui tra inseriti tra parentesi graffe rosse non sono stati trattati; li si recupererà magari in qualche altra puntata.