26 novembre 2013

Qua psicologi, là parapsicologi


Anche questa settimana il Nuovo festival capuano di scienza, filosofia, gioco e poesia – di cui si è svelato finalmente il vero e proprio titolo, Urna Maris barocca (anagramma di Arca Arcanorum bis) – vi propone non uno ma due diversi eventi.

Tutto gratis!

Sabato 30 novembre alle 18.30, in sede da definire (info: 3479575971), si terrà in collaborazione con l'associazione Open una nuova puntata speciale: un laboratorio sulle relazioni umane, a cura dello psicologo Fabio Ianniello.

Domenica 1° dicembre alle 17.55, in sede da definire (info: 3479575971), Marco Palasciano terrà la puntata n. 9, con replica lunedì 2 dicembre alle 20.55.

Se sapete resistere a quel fuoco nel sangue che vi spinge a sfondare il cranio del vicino con una mazza ferrata per mangiarne il cervello con le mani e stuprarne le figlie come vitelli nella polvere, siete sulla buona strada. Ma come armonizzare a perfezione le componenti della nostra psiche? e il civile consorzio? e la biosfera? e può la matematica, o che cosa, dimostrare meravigliosamente la tesi che la cifra finale (se non iniziale) dell'universo sia l'amore universale? 

Fra queste e altre domande più o meno ansiose, o ansose, scorrerà come nave su fiume – o astronave per wormhole – la prima parte della puntata n. 9 del nostro festival, fino a giungere là dove nessun uovo (o gallina) è mai giunto prima.

Nella seconda parte, invece, si tratterà fra l'altro di diavoli e indiavolati, esorcisti e satanisti, capovolgitori di crocifissi e crocifissori di strigidi, streghe, stregoni, cacciator di streghe e compagnia bella anzi bestia.

Quanto c'è di reale in questa ridda di personaggi e negli ambigui messaggi borbottati dal loro calderone? Come al giorno succede la notte, certo, nel mondo esiste il male; ma il Maligno? e i più o men benigni trickster, e via via nel continuum fino agli angeli custodi? e che dire di UFO e rapimenti alieni, che vanno sostituendosi alla vecchia casistica di folletti e fantasmi? 

Ecco: è proprio per andare oltre i fantasmi lato sensu di un'immaginazione limitata che, pur se prive di utilità pratica, sono utili le pratiche come il pensiero poetico e filosofico, che aprono la mente come un libro d'argento in cui specchiare il sole della vera magia.

25 novembre 2013

L'Urna del Mare e i nove strati ontici

Domenica 24 novembre si è tenuta in Capua, nel Palazzo della Gran Guardia, alla presenza di 27 partecipanti e per la durata di circa tre ore e mezza, Ātman forever. L'essere è eterno o non sarebbe mai stato, la puntata n. 8 del Nuovo festival capuano di scienza, filosofia, gioco e poesia a cura dell'Accademia Palasciania (con buffet a cura di Angela T., Daniela D., Giovanni C., Giuliana C., Giuseppina P., Laura C., Luisa F.). La sera successiva la puntata si è replicata nel Palascianeum alla presenza di 3 partecipanti, di cui 1 già presente la domenica. 19 partecipanti ha avuto, invece, la puntata speciale di sabato 23 novembre, tenutasi nella chiesa dei Santi Rufo e Carponio (grazie a don Gianni Branco), dove tra un gioco poetico interattivo e l'altro si è predicata – nel nome dell'umana armonia – l'alleanza di cristiani e atei ad arginare tanto lo scientismo anticristiano (e antimetafisico in generale) quanto l'antiscientismo dei falsi cristiani.

La puntata n. 9 e relativa replica (tema: vedi qui) si terranno l'una domenica dicembre alle ore 17.55 e l'altra lunedì 2 dicembre alle 20.55, in sede da definire, la cui ubicazione potrà essere conosciuta dalle persone interessate telefonando o inviando un sms al 3479575971, o contattando Marco Palasciano in facebook.

Ma prima di tutto ciò, sabato 30 novembre alle ore 18.30 si terrà in sede da definire – sempre gratis – una puntata speciale in collaborazione con l'associazione Open: un laboratorio sulle relazioni umane,  a cura dello psicologo Fabio Ianniello.

Maffeo Barberini, da Hymnus ad Deum, nei Poemata, Accademia Dilingana, 1615, pagg. 68-75.

Quanto alla puntata n. 8, si è composta di una lezione-spettacolo più un paio di giochi psicodrammatici già sperimentati: I miserabili e Un'ultima cosa da dire. La lezione ha tratto spunto dai tarocchi dell'Appeso e della Morte, consistendo per gran parte in una sintesi e rielaborazione delle puntate n. 12 e n. 13 di Arca Arcanorum (cliccare i titoli per approfondire):
    12. Rovesciate il mondo, voglio trascendere. Parmenide aveva già capito tutto e nuie stammo ancora a chesto?
     13. Ti ho sempre amato. Il mondo è il mare, l'anima è un cetaceo, la morte il suo salire a respirare
Tra gli argomenti aggiuntivi vi è stato lo svelamento e spiegazione del titolo del festival, Urna Maris barocca, anagramma di Arca Arcanorum bis in casuale risonanza, fra l'altro, con l'ottavultimo verso dello Hymnus ad Deum di Maffeo Barberini «et brevis urna maris citius concluserit undas» («e una piccola urna avrà presto racchiuso in sé le onde del mare») e, più in generale, con l'idea che l'intero mondo sia contenuto nella nostra mente e l'intera realtà nella nostra anima. In proposito si è presentata una versione aggiornata (dove però i punti 2 e 3 sono in discussione: da dicembre 2014 Palasciano non ne farà menzione) della teoria degli strati ontici nella metafisica palascianiana (teoria nella quale s'intende, fra l'altro, che ciascuna anima ha una vita eterna nel metatempo e infinite vite transeunti nel tempo):

nucleo” (atemporale):
    ● 1: puro essere (senza causa, né volontà, né senso);
    ● 2: realtà grezza (teatro della cosiddetta guerra cristallizzata di tutti gli enti possibili, caotici e armonici, naturale conseguenza della possibilità infinita implicita nel puro essere; tra tali enti non vi sono però differenze quantitative ma solo qualitative, ergo non vi è un ente supremo);
    ● 3: Armonia Trionfante (supermatematica che agisce come un filtro, consentendo realtà compiuta ai soli enti armonici, cioè le anime, l'amore assoluto, i qualia e forse altro; i qualia in qualità di puri enti contemplati, le anime in qualità di enti contemplanti e contemplati, il tutto interconnesso dall'amore assoluto a mo' di quintessenza);
mantello” o iperuranio (nel metatempo):
    ● 4: continuum dei qualia (colori, suoni e altre sensazioni corporee, emozioni e sentimenti; ma qui allo stato di puri significanti senza significato, astratti, preesistendo ai corpi ed agli eventi del mondo materiale);
    ● 5: amore assoluto (una sorta di quale ma non relativo bensì, appunto, assoluto: cioè non arbitrariamente associato alle contingenze materiali per mezzo della mente, ma connaturato alla reciproca contemplazione delle anime; l'amore assoluto è tutt'uno con la volontà; le anime stanno in esso come immoti cristalli sospesi in un mare infinito, ciascuno dei quali specchia in sé tutti gli altri e in tutti gli altri si specchia);
    ● 6: stato onnisciente (dove ogni anima oltre a godere della Verità Splendente ovvero la totale conoscenza oggettiva, e a contemplare nel proprio cuore il continuum dei qualia come un eterno tutti orchestrale a orgasmico finale di sinfonia sinestetica, emana, di sua libera volontà e in concordia perfetta con tutte le altre anime, l'equazione unitaria delle leggi dell'universo, luogo atto all'invenzione di significati, dove trova finale compimento l'essere);
crosta” (nel tempo):
    ● 7: continuum delle strutture (biologiche, cellulari, molecolari, atomiche e delle altre forme lato sensu organiche agenti nell'universo, incluso l'universo intero stesso, lo statuto ontologico del quale non è di molto superiore a quello di un sogno);
    ● 8: inconscio;
    ● 9: stato cosciente.
A completare la «tetraktis del tutto» si può considerare come decimo elemento l'assiologia universale, distillato finale dell'universo e dell'intera realtà: i valori etici ed estetici che sono a fondamento del mondo che li fonda (non si tratta però di un boostrap paradox, ma di semplice feedback).

20 novembre 2013

Nuovi incontri ordinari e straordinari


Questa settimana il Nuovo festival capuano di scienza, filosofia, gioco e poesia vi propone non uno ma due diversi eventi.

Tutto gratis!

Sabato 23 novembre alle 17.55 si terrà una puntata speciale (vedi qui il relativo comunicato di Marco Palasciano) nella splendida chiesa dei Santi Rufo e Carponio (Capua, corso Gran Priorato di Malta 15), antica di quasi mille anni.

Domenica 24 novembre alle 17.55 nel Palazzo della Gran Guardia (Capua, piazza dei Giudici) si terrà la puntata n. 8, con replica lunedì 25 novembre alle 20.55 in sede da definire (info: 3479575971).

Della puntata speciale non vi diciamo nulla: è a sorpresa. Quanto alla puntata n. 8, tratterà – per cominciare – di mondi alla rovescia e mostri alla sghimbescia, pensiero controintuitivo e dialettica evolutiva, traduzioni sballate e tradizioni svalutate, invitandovi a rompere gli schemi come una vetrata e a buttarvi a testa in giù, ma col piede assicurato a un elastico da bungee jumping: la nóesis, o forse la poìesis, o poi si vede, meglio se bendati.

Nella seconda parte, la logica e l'amore convergeranno a rischiarare un tema più che mai buio per la maggior parte di noi: come possiamo consolare veramente qualcuno che soffre per la scomparsa di una persona cara, cui magari non ha fatto in tempo a dire ti amo? come possiamo noi stessi vincere la paura della fine, o anche solo del cambiamento, nostro e del mondo intorno? che senso ha questo giardino pieno di buche di promesse tradite, e perché non dovrei farla finita già adesso?

Una risposta c'è, ramificata ma unica; e se anche non riusciremo a maturarla nel tempo di un convivio, o di una vita, è matematico che essa sia una Verità Splendente, e non il vuoto Niente, che a dispetto è invocato dalle menti pseudomature.

19 novembre 2013

Se i cosmi sono fuochi d'artificio

Domenica 17 novembre si è tenuta in Capua, nel Palazzo della Gran Guardia, alla presenza di 25 partecipanti e per la durata di circa tre ore e un quarto, Usque ad finem (?). La vita come arena dialettica di entropia e sintropia, la puntata n. 7 del Nuovo festival capuano di scienza, filosofia, gioco e poesia a cura dell'Accademia Palasciania. La sera successiva la puntata si è replicata nel Palascianeum alla presenza di 6 partecipanti, di cui 2 già presenti la domenica.

Georg Petel, Ercole
e il leone nemeo
, 1624 ca.
In questa puntata dedicata in gran parte alla forza e al coraggio avremmo voluto – purtroppo non è stato possibile – avere ospite il campione di arti marziali miste Alessio Sakara, che sabato è stato nella nostra città per tenere uno stage presso la palestra del Legionarius Team Capua. Né ha potuto esserci Maria Luisa Mazzarella, medaglia d'oro al valor civile prima del comune di Sant'Arpino e poi di Napoli, tra l'altro in prima linea nel sit-in di venerdì scorso a Caserta (cui ha partecipato anche una delegazione della nostra Accademia). Pazienza; sarà magari per qualche altra volta. L'unico ospite d'onore che per questa puntata siamo riusciti a procurarci, intanto, è stato il coccodrillo Arturo.

La puntata n. 8 e relativa replica (tema: vedi qui) si terranno l'una domenica 24 novembre alle ore 17.55 nel Palazzo della Gran Guardia (Capua, piazza dei Giudici), sede dell'Associazione Pro Loco, e l'altra lunedì 25 novembre in altra sede, la cui ubicazione potrà essere conosciuta dalle persone interessate – come pure l'orario preciso, probabilmente le 20.55 – telefonando o inviando un sms al 3479575971, o contattando Marco Palasciano in facebook

Ma prima di tutto ciò, sabato 23 novembre alle ore 17.55 si terrà – sempre gratis – una puntata speciale, dedicata all'umana armonia, nella splendida chiesa dei Santi Rufo e Carponio (Capua, corso Gran Priorato di Malta 15), antica di quasi mille anni.

Quanto alla puntata n. 7, si è composta di una lezione-spettacolo più un giro di presentazioni – nel quale ciascuno dei presenti ha detto d'una cosa che gli dà la forza di vivere e d'una cosa che gliene leva – e un gioco: Una bella domanda, cui già si era giocato nella puntata n. 3 di Euristicon (vedi qui) e che stavolta si è svolto sul tabellone che nella puntata n. 11 di Arca Arcanorum si era usato nel gioco della Ruota delle esperienze.

La lezione ha tratto spunto dai tarocchi della Ruota della Fortuna e della Forza, consistendo per gran parte in una sintesi e rielaborazione delle puntate n. 10 e n. 11 di Arca Arcanorum (cliccare i titoli per approfondire):
10. Anerrìphtho kýbos. Il destino nelle mani come il mondo nella mente
11. La forza più potente all'universo. Dalla guerra dei mondi alla pace del cuore
La buddistica Ruota dell'esistenza, con al centro i tre veleni: ignoranza, odio
e brama. L'opposto dei danteschi «sapienza, amore e virtute» (Inferno I 104).

15 novembre 2013

Gli integralisti offendono Dio e l'uomo

Locandina del convegno la cui replica
si terrà a Caserta il 15 novembre 2013.
Venerdì 15 novembre 2013 dalle ore 17.00 si terrà a Caserta, in piazza Ruggiero, un sit-in organizzato dal comitato Caserta contro l'omofobia e la transfobia. Il fine del sit-in è protestare pacificamente contro le idee veicolate da un convegno già tenutosi a Casapulla lo scorso 11 ottobre e che lo stesso 15 novembre si replicherà, con inizio previsto per le 18.30, nella Biblioteca del Seminario Vescovile casertano, a porte chiuse (cioè a invito, personale e da esibire all'ingresso; tra gli invitati, alcuni esponenti di Forza Nuova, per dirne una): La trappola delle leggi anti-omofobia. Verso la promozione dell'omosessualità, dei matrimoni e adozioni omosessuali?, organizzato da Alleanza Cattolica e da Giuristi per la Vita (ostinati a non accettare il fatto che... vedi qui) in collaborazione con la parrocchia della cattedrale e forte anche delle adesioni dell'Associazione Nazionale Famiglie Numerose e dell'Oasi mariana Betania. Un convegno il cui comunicato stampa già insulta le persone omosessuali, accusandole di «dissoluzione della morale» e dipingendo l'omogenitorialità come «una gravissima violazione del diritto naturale» nonché «qualcosa che offende la fede dei cattolici».

Ma a offendere il sentimento religioso, secondo altri, sono la stessa Alleanza Cattolica e alleati. Difatti, prima che la pagina di facebook annunciante il convegno in oggetto venisse cancellata dai suoi stessi creatori per arrestare la valanga di commenti contrari, vari ve ne sono stati del tenore del seguente (scritto da un giovane eterosessuale):
«Sono un cattolico e come tale mi sento offeso dal fatto che all'interno di edifici appartenenti alla Chiesa cattolica si professino discriminazioni verso i nostri fratelli e sorelle. È l'amore che dovrebbe insegnare la Chiesa, non l'odio».
E altrove, cioè sulla pagina di annuncio del sit-in di protesta, così si è espresso un prete, padre Rosario Ferrara:
«Se il vento innovatore di Dio spinge la società ad aprirsi verso una realtà, quella dell'affettività gay e dei loro diritti, per anni negata da una classe ecclesiastica bigotta e immorale, l'unica cosa da fare è pregare il buon Dio che dia lume a questi quattro che ancora pensano e credono che l'amore tra persone dello stesso sesso sia qualcosa contro Dio».
Volantino del sit-in.
Il «convegno omofobo» (che si terrà nella medesima sala, ohibò, dove il nostro presidente Marco Palasciano tredici anni fa tenne col giudice Ferdinando Imposimato ben altro convegno, TAV: un treno, mille tentacoli) sarà inaugurato dai saluti del sindaco pidiellino di Caserta Pio Del Gaudio, da quelli del vicario generale della diocesi casertana monsignor Antonio Pasquariello e da un'introduzione del vescovo di Aversa nonché vicepresidente della CEI monsignor Angelo Spinillo. Relatori saranno gli avvocati Fabio Candalino e Giovanni Formicola. Ci dispiace soprattutto per il ruolo assunto da Candalino, che nel 1999 era eccellente membro dell'Accademia Palasciania, o più precisamente del Comitato per la salvaguardia delle opere archeologiche emerse nel territorio di Capua fondato internamente a essa dal Maestro Palasciano. Il quale, sapute le ultime novità, ha così commentato: «Che tristezza».

Lieto plauso va invece a un membro attuale, quasi una mascotte, della nostra accademia, il giovanissimo Arturo: colui che per primo è capitato sulla pagina facebook del convegno, per caso, e ne ha dato pronta segnalazione a mezzo mondo, scatenando così l'effetto dòmino che infine ha portato, pur senza nostro merito diretto, al sit-in che oggi si terrà in Caserta.

Caserta, non il 15 novembre 2013
ma il 17 maggio 2014. Vedi finale
del post di resoconto della puntata
n. 11 di Encyclopædia Cœlestis.
Aggiornamento di fine luglio 2014 
L'effetto dòmino continua! ultimamente sono state fondate in Caserta ben due nuove associazioni lgbt: Rain e Occam, l'una laica e l'altra cattolica.

Aggiornamento di fine giugno 2016
Il 25 giugno 2016 si terrà il Caserta Campania Pride, il primo Gay Pride casertano, patrocinato fra l'altro dalla Regione Campania e dalla Provincia di Caserta.

13 novembre 2013

In questo forte e fortunato giorno...


La puntata n. 7 del Nuovo festival capuano di scienza, filosofia, gioco e poesia tratterà, per cominciare, della questione di quante e quali siano le cause che pilotano le nostre vite. Caso, destino, karma? demoni e dèi? libero arbitrio, inconscio, matematica?...

Quindi, nella seconda parte, si tratterà delle energie in gioco nell'universo materiale come in quello spirituale. Che cosa ci dà più forza di vivere? che cosa ce ne leva? In che modo affrontiamo i nostri mostri? Qual è il tuo supereroe preferito? Chi è la mamma del sole?...

L'appuntamento è per
domenica 17 novembre alle 17.55 al Palazzo della Gran Guardia (Capua, piazza dei Giudici)
● con replica il lunedì alle 20.55 in sede da definire (info: 3479575971).

Tutto gratis! abbracci inclusi!

Se le persone che hai intorno non sono un granché, vieni all'Accademia Palasciania e troverai tanti nuovi amici di mente sveglia e nobile cuore. Se invece hai già amici meravigliosi, portali qui e ti ringrazieranno di aver loro fatto scoprire un nuovo mondo. In ogni caso ognun sarà contento. ^_^

12 novembre 2013

Da giusta verità giustizia vera

Domenica 10 novembre si è tenuta in Capua, nel Palazzo della Gran Guardia, alla presenza di 21 partecipanti e per la durata di circa tre ore e mezza, O insensata cura de' mortali. Come liberarsi dei difettivi sillogismi e batter l'ali un po' più in alto (cfr. Par. IX 1-3), la puntata n. 6 del Nuovo festival capuano di scienza, filosofia, gioco e poesia a cura dell'Accademia Palasciania (con buffet, principalmente a cura di Giuseppina P., a festeggiare il compleanno di Carlo II di Spagna – vedi Baroccopolis – la cui statua sul tetto del palazzo è la mascotte del festival; e giacchè il sovrano era cioccolista, Pasquale M. ha pensato bene di contribuire al festino con un cioccolatosissimo «torrone dei morti»). La sera successiva la puntata si è replicata nel Palascianeum alla presenza di 7 partecipanti, di cui 2 già presenti la domenica.

La puntata n. 7 e relativa replica (tema: vedi qui) si terranno – sempre gratis – l'una domenica 17 novembre alle ore 17.55 nel Palazzo della Gran Guardia (Capua, piazza dei Giudici), sede dell'Associazione Pro Loco, e l'altra lunedì 18 novembre in altra sede, la cui ubicazione potrà essere conosciuta dalle persone interessate – come pure l'orario preciso, probabilmente le 20.55 – telefonando o inviando un sms al 3479575971, o contattando Marco Palasciano in facebook.

La puntata n. 6, intanto, si è composta di una lezione-spettacolo più tre giochi: La ricerca dell'armonia (esercizio di canto corale), Le tentazioni di sant'Antonio (dove si era alternamente eremiti o diavoletti, questi ultimi impegnati a disturbare la meditazione dei primi) e Il processo mediatico (dove il vincitore del gioco precedente, l'eremita più imperturbabile, ha fatto da mediatore in varie fittizie dispute). La sera della replica, dove si è dedicato più spazio al dibattito, si è soppresso il primo gioco ma quanto al terzo ci si è più che mai spanciati dalle risate, per l'assurdità dei casi: la signorina X aveva aperto la gabbietta dell'uccellino del povero signor Y e se l'era mangiato, la signora Z aveva fatto sparire l'enorme würstel di plastica «altezza uomo» cui il marito – un industriale degli insaccati – dedicava troppe attenzioni, ecc. (onde davvero vien da dir con Dante: «O insensata cura de' mortali, / quanto son difettivi sillogismi / quei che ti fanno in basso batter l'ali!»).

La lezione ha tratto spunto dai tarocchi della Giustizia e dell'Eremita, consistendo per gran parte in una sintesi e rielaborazione delle puntate n. 8 e n. 9 della scorsa stagione, Arca Arcanorum (cliccare i titoli per approfondire):
8. La giustizia è una vergine ma non di Norimberga. Ricordare l'Uno per accordare il molteplice
9. Lontano dall'oklos per vivere l'olos. Dal mito della caverna alla caverna dell'eremita
Argomenti aggiuntivi (soltanto due, stavolta):

1. La tesi che la possibilità infinita conseguente all'esserci del puro essere implichi direttamente solo differenze di qualità e non di potenziale, queste ultime essendo limitate all'universo fisico; e che quindi a livello metafisico non esista alcun ente supremo. Da ciò la sostituzione, nella filosofia palascianiana, della figura di Dio con quella dell'insieme delle anime.

2. La tesi della concordia delle anime (nell'iperuranio) spiegata con l'analogia dei metronomi posti su un piano elastico, i quali dopo un po’ finiscono col trovarsi tutti perfettamente in fase (vedi qui).

6 novembre 2013

Come affacciarsi oltre il velo di Maya


Tema nodale della puntata n. 6 del Nuovo festival capuano di scienza, filosofia, gioco e poesia sarà la ricerca della verità, con quel che ne consegue in termini fondativi di un'etica universale, cui dovrebbe ogni legge armonizzarsi.
Ricerca attuabile sia nella forma dell'approssimazione di un'equazione, per via deduttiva (vedi pinguino sopra), sia come perseguimento di un'illuminazione, tramite il distacco dalla società di massa simboleggiato dal ritiro degli asceti nel deserto (vedi pinguino sotto).
Qui incontreremo fra l'altro la dea Dike o Àstrea, simbolo della giustizia e dell'armonia fra gli uomini nell'Età dell'Oro nonché protagonista del poema di Parmenide, col quale ha il suo vero inizio la cultura occidentale.

L'appuntamento è per
domenica 10 novembre alle 17.55 al Palazzo della Gran Guardia (Capua, piazza dei Giudici)
● con replica il lunedì alle 20.55 in sede da definire (info: 3479575971).

Tutto gratis! parola di Àstrea.

5 novembre 2013

Angeli, mostri, pseudomostri eccetera

L'orologio che cammina all'indietro.
Domenica 3 novembre si è tenuta in Capua, nel Palazzo della Gran Guardia, alla presenza di 39 partecipanti e per la durata di circa quattro ore festino incluso, Il potenziale umano (e disumano). Dalla topologia dei sogni d'amore alla morale dei topi di fogna, la puntata n. 5 del Nuovo festival capuano di scienza, filosofia, gioco e poesia a cura dell'Accademia Palasciania (con buffet principalmente a cura di Giovanni C., Laura C., Lucia D.I., Luisa F. e Michele D.M.). La sera successiva la puntata si è replicata nel Palascianeum alla presenza di 6 partecipanti, di cui 2 già presenti la domenica; tra gli altri 4 Carolina P., che ha contribuito al nuovo buffet (costituito in gran parte di avanzi della sera prima) con dei macarons di sua creazione, e il pur creativo Salvatore D.M., che ha fatto omaggio all'Accademia di un diabolico orologio che cammina all'indietro.

Lezione palascianiana a Parco Eucalyptus, 28 aprile 2013.
Forse proprio il vederci utilizzare quegli spazi ha dato ai
còmiti del quartiere la spinta decisiva a rivoluzionarlo? :)
Ospite d'onore della serata domenicale è stato il Comitato civico “Parco Eucalyptus”, intervistato nelle persone di Fabio Sessa e Mino Giangrande. Un esempio di come dei cittadini possano autoorganizzarsi e bonificare un intero quartiere, a partire dalle aree verdi (che sono state anche attrezzate con strutture sportive), nonché allestire pubblici eventi (come ultimamente una grandiosa festa di Halloween, con tanto di Pumpkin Day) in cui dar modo di mettere in gioco le competenze e risorse di ciascuno, rendendo così quel luogo (in cui è ubicata la sede, fra l'altro, della nostra Accademia) un vivace polo di aggregazione sociale e una valida fonte di ispirazione per tutto il territorio circostante, che di bonifiche ha bisogno e molto, sia in senso materiale sia morale.

Il diploma del Premio “Esempio civico” 2013 conferito al
Comitato civico “Parco Eucalyptus” dal Comune di Capua.

La puntata n. 6 e relativa replica (tema: vedi qui) si terranno – sempre gratis – l'una domenica 10 novembre alle ore 17.55 nel Palazzo della Gran Guardia (Capua, piazza dei Giudici), sede dell'Associazione Pro Loco, e l'altra lunedì 11 novembre in altra sede, la cui ubicazione potrà essere conosciuta dalle persone interessate – come pure l'orario preciso, probabilmente le 20.55 – telefonando o inviando un sms al 3479575971, o contattando Marco Palasciano in facebook.

Risa dei giocatori d'una manche del gioco dei Rifiuti umani.
La puntata n. 5, intanto, si è composta di una lezione-spettacolo preceduta da un assaggio di abbracci gratis e seguita da due collaudati giochi: il comico e commovente I rifiuti umani e, ma solo nella replica, lo psicodrammatico Qualcosa che non ti ho detto (per il quale non c'era stato tempo la domenica). La lezione ha tratto spunto dai tarocchi degli Amanti e del Carro, ed è consistita in parte in una sintesi e rielaborazione delle puntate n. 6 e n. 7 della scorsa stagione, Arca Arcanorum (cliccare i titoli per approfondire):
6. Amor est fortior. Da Paolo e Francesca all'àgape universale
7. Epifanie bestiali. Dal giardino di Circe al gabinetto del dottor Jekyll
Palasciano durante la lezione.
Argomenti aggiunti: «Non avete diritto alle vostre opinioni. Avete diritto solo a ciò che siete in grado di argomentare» (Patrick Stokes); il commento alla recente frase di papa Francesco «Il traguardo della nostra vita non è la morte, ma il cielo», cui la metafisica palascianiana oppone la tesi basale che l'iperuranio non sia un traguardo ma semmai un punto di partenza, dato che il sistema ontico trova il proprio perfetto compimento nell'imperfetto mondo materiale; la suddivisibilità della Ruota assiologica in cinque livelli (Amor, Ludus, Usus, Tædium, Odium; da non confondere con i cinque livelli dell'amore, di cui già matematicamente argomentato: Cura, Simpatia, Amicizia, Dedizione, Abnegazione); risibilità del ricorso al Genesi a fini omofobici, considerato che l’universo è in evoluzione ed è euristico; «Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia» (Amleto); ignoranza, misoneismo e deumanizzazione; come la percentuale di tentati suicidi tra giovani omosessuali sia il triplo di quella tra la popolazione in generale; la fluidità del comportamento sessuale umano e la sua rappresentabilità in codice numerico; le profezie che si autodeterminano; la canzone di Pier delle Vigne Amando con fin core e con speranza.

Il buffet dell'intervallo, con torte per i compleanni di Gabriella e Giuliana.