18 settembre 2020

Locandina del ventisei settembre

Locandina di Alla ricerca della dea perduta. Passeggiata poetica per Capua, ovvero la X edizione di 100 Thousand Poets for Change in Terra di Lavoro.


L'elenco degli scenari può leggersi anche nel post Alla ricerca della dea perduta.

Chi, in un impeto di mecenatismo alato, desiderasse stampare la locandina e distribuirla in Capua e dintorni, può scaricarne il pdf dal gruppo di Facebook «Accademia Palasciania e amici intorno». Grazie! :)

14 settembre 2020

Alla ricerca della dea perduta

Sabato 26 settembre, nel dopocena, con partenza alle ore 21.30 dal Municipio di Capua (piazza dei Giudici), si terrà Alla ricerca della dea perduta. Passeggiata poetica per Capua, la 10ª edizione locale di 100 Thousand Poets for Change. Partecipazione libera e gratuita, nel rispetto delle norme anti-Covid.

Fin dal 2011, l’anno della sua 1ª edizione, il reading 100 Thousand Poets for Change (Centomila poeti per il cambiamento) si tiene in centinaia di luoghi sparsi per tutto il mondo, ogni ultimo sabato di settembre, unendo i cinque continenti in una sorta di rito globale dedicato alla poesia, alla speranza e all’umana armonia.

La 10ª edizione in Terra di di Lavoro, come sempre a cura dell’Accademia Palasciania, sarà nella forma d’una passeggiata serale per il centro storico di Capua. Durante le dieci soste, Marco Palasciano leggerà ogni volta una diversa poesia, in tema con lo scenario specifico; quindi le altre persone presenti potranno fare altrettanto, declamando o facendo declamare i loro versi e/o quelli dei loro poeti preferiti.

Potete portare tutte le poesie che volete, o anche nessuna. Questi i dieci scenari (le cui foto troverete nel post Gli scenari dell’aurea passeggiata) nei quali collocarle (alcuni di essi si compongono di elementi eterogenei, il che moltiplica le possibilità):

(1) Un tribunale. Volti d’antichi dèi. La statua d’un re. La movida da cui fuggir lontano.
(2) Un ospedale chiuso. La testa d’un gigante. Un’antenna mostruosa che deturpa il paesaggio.
(3) Un ingresso trionfale. Una strada che par condurre a regni di favola. Un teatro.
(4) Un’alta torre. Echi d’armi da guerra. Un’ascosa chiesetta.
(5) Il palazzo nobiliare che fu sede della 1ª edizione (qui poesie a tema libero).
(6) La casa natale d’un medico benefattore dell’umanità. Scienza. Pace. Amore.
(7) La prima testimonianza scritta della lingua italiana. Longobardi, vandali e altri barbari.
(8) La statua d’un santo. Il sentore residuo del fumo dei roghi dell’Inquisizione.
(9) La dea che, delusa dalla decadenza degli uomini, lasciò la terra per il cielo, e dalla quale si recò un filosofo – su un carro guidato da fanciulle solari – a riceverne lumi per ben avviare la ricerca della verità. La speranza in una futura nuova età dell’oro.
(10) Un museo. Divinità marine. Fine d’una peregrinazione o pellegrinaggio e ritorno a casa.

L’evento è in collaborazione con la scuola di teatro e cinema Il Pendolo, con Damusa Aps e con Capua il Luogo della Lingua Festival. Lo stesso giorno alle ore 15.00 si terrà un Open Day gratuito del Pendolo presso Palazzo Fazio (via Seminario 10; info e prenotazioni: 338 992 4524) e alle 18.00 si terrà un reading di Margherita Di Rauso, Meraviglie d’Italia, al Museo Campano (via Roma 68; prenotazione obbligatoria: 333 249 3305), con visita tematica a cura di Damusa Aps e Capua il Luogo della Lingua Festival e buffet a cura della Tenuta San Domenico.

Per ulteriori informazioni su «Alla ricerca della dea perduta» contattare l’Accademia Palasciania al 347 957 5971.

13 settembre 2020

In che consiste il Progetto Schönberg?

Il Progetto Schönberg – avviato dall’Accademia Palasciania con l’evento del 12 settembre 2020, Capua città “copernicana” – è teso a fare leva sulla figura di Nikolaus von Schönberg per «riappropriarci della saggezza degli umanisti del Cinquecento» (Toulmin, Cosmopolis, 1990) riproponendo nell’attualità, a livello locale e non solo, aspetti della cultura rinascimentale quali
la non belligeranza tra fede e ragione, laddove la fede non degeneri in fideismo;

l’unità di cultura umanistica e cultura scientifica, laddove la scienza non degeneri in scientismo;

il recupero, in àmbito filosofico, della metafisica, a onta d’ogni materialismo (per esempio non escludendo a priori l’esistenza di un’anima immortale e di una dimensione “iperurania”), nel contempo evitando di sconfinare nella fede (che il filosofo deve rispettare negli altri, se pura, ma in sé stesso reprimere);

— e ancóra – in opposizione al nichilismo postmoderno – la promozione di valori assoluti (desunti dalla metafisica e compatibili con la scienza) quali l’armonia universale, sola base d’autentica giustizia, in uno con l’amore in tutte le sue forme;

— nonché «L’antico principio secondo il quale l’acquisizione del sapere è inscindibile dalla formazione dello spirito», un principio che per Lyotard (La condizione postmoderna, 1979) sarebbe destinato (col prevalere di scuole-azienda, tv-spazzatura e altri disgustosi frutti della logica di mercato) a cadere «sempre piú in disuso»: ma noi vogliamo che rimanga per sempre in uso, invece, e lotteremo fino alla morte per la “rinascita del Rinascimento”.
Il Progetto Schönberg, insomma, non è altro che un ribadire quanto già viene espresso dai Festival-laboratori palascianiani di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia, con la sola differenza pratica del coinvolgimento attivo di altre associazioni ed enti vari, che nell’àmbito del Progetto e in linea con i suoi princípi organizzeranno eventi propri, di comune accordo, anziché esser solo l’Accademia Palasciania a organizzarne.

6 settembre 2020

Locandina del dodici settembre

Manifesto/locandina/volantino della lezione-spettacolo Capua città “copernicana”. L’Arcivescovo Schönberg e la nascita della scienza moderna, a cura della nostra Accademia in collaborazione con altri ventisette enti nonché col Comune di Capua.