lunedì 26 maggio 2025

Spettacolo, lezione o passeggiata?

Comunicato stampa sulla puntata finale (lezione n. 28) di Dedalo o il sublime. Grazie se lo potrete divulgare.

L'antico si congiunge col moderno, tra figure di numi incastonate sulle facciate di palazzi e  chiese, nel finale di questo pèriplo dell'umana ragione e fantasia durato sette mesi e mezzo. Dopo l'epopea di Ghilgàmesh, i miti greci, la Bibbia, Dante, Shakespeare, la fiaba, l'horror, la fantascienza e i poeti metafisici – tappe lirico-narrative inframmezzate da excursi a tema antropologico, epistemologico e metafisico – sarà una lezione-spettacolo in forma di passeggiata nel centro storico di Capua, idealmente elevato a centro dell'universo, l'ultima puntata del XVI festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia «Dedalo o il sublime. Un percorso nel labyrinthus mundi tra mito e storia», col quale l'Accademia Palasciania completa il trittico di festival-laboratori iniziato 5,5 anni fa «Homo Dedalus. 55 lezioni scelte del quindicennio 2009-2023».

L'evento – a partecipazione libera e gratuita – si terrà domenica 1° giugno, con partenza alle ore 18:15 dalla panchina rossa nei pressi del campanile del Duomo di Capua.

Qui, e lungo le successive dieci soste, Marco Palasciano terrà la lezione «Alla ricerca della dea perduta. Passeggiata poetica per Capua», che sarà tutt'altro che un giro turistico. Temi in gioco, secondo quanto ispirano gli scenari capuani: Giustizia e ingiustizia; Ragione e oscurantismo; Guerra e pace; Virtú, vizi, decadenza e rinascenza.

Tra i "fil rouge" la storia di Medusa, vittima di violenza da parte del dio Poseidone, e che dalla dea Atena fu – anziché confortata – colpevolizzata e trasformata in mostro. Altra la dea di cui si andrà in ricerca: Dike, affinché restauri l'armonia universale. E da qui alla Dea Madre primigenia il passo è breve, come da quella statua con bilancia e spada – sulla facciata d'una chiesa ignara – alle Matres in trono del Museo Campano, presso il quale avrà fine la nostra labirintica peregrinazione o pellegrinaggio.

sabato 10 maggio 2025

Due poeti: Centore e Palasciano

Comunicato stampa sulla penultima puntata (lezioni n. 26 e n. 27) di Dedalo o il sublime. Grazie se lo potrete divulgare.

Il giro del mondo e delle epoche ci riconduce alla Capua del presente, nodo culturale primario della Campania settentrionale. Sarà dedicata ai due piú rappresentativi poeti locali del Novecento-Duemila la penultima puntata del XVI festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia «Dedalo o il sublime. Un percorso nel labyrinthus mundi tra mito e storia».

L'incontro, a ingresso libero, si terrà eccezionalmente alle ore 18:55 di sabato 17 maggio – grazie alla collaborazione di Capuanova e FaziOpenTheater – a Palazzo Fazio (Capua, via Seminario 10). Qui lo scolarca dell'Accademia Palasciania terrà due lezioni-spettacolo brevi separate da un intervallo.

La lezione n. 26«Il poeta di Capua. Dal locale all'universale e oltre» – andò in scena per la prima volta in occasione del novantesimo compleanno di Giuseppe Centore (1932-2023), sacerdote, unanimemente considerato uno dei maggiori esponenti della lirica religiosa dell'ultimo secolo, tradotto in numerose lingue e a sua volta traduttore.

Quasi del tutto inedito, invece, per sdegnosa dépense, è il filosofo e artista multidisciplinare nato nel 1968 al quale è dedicata la lezione n. 27«Dal canzoniere postumo futuro. Una retrospettiva 1976-2022 della poesia di Marco Palasciano» – già tenutasi durante la storica rassegna a cura di Fiorenzo Marino (1951-2024) «Cap(ŏēs)ys. Indagine sulla poesia in Campania».

Ricordiamo che per partecipare non vi è necessità di aver seguìto le puntate precedenti, e che il programma completo di «Dedalo o il sublime» è consultabile nel blog dell'Accademia Palasciania.

giovedì 1 maggio 2025

Capua città di scienza e di poesia

Comunicato stampa sulla sedicesima puntata (lezioni n. 24 e n. 25) di Dedalo o il sublime. Grazie se lo potrete divulgare.

Sarà la città di Capua, dove dal 1999 risiede l'Accademia Palasciania, il tema privilegiato – in uno con gli scienzati e poi con i poeti – delle ultime tre puntate del XVI festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia «Dedalo o il sublime. Un percorso nel labyrinthus mundi tra mito e storia».

Il terzultimo incontro, a ingresso libero, si terrà alle ore 18:15 di domenica 4 maggio – grazie alla collaborazione di Capua Sacra – nella chiesa di San Salvatore a Corte (Capua, via Principi Longobardi 19). Qui Marco Palasciano terrà due lezioni-spettacolo brevi separate da un intervallo.

La lezione n. 24«Le piste dell'episteme. Dagli spechi ctonii alle specole uranie tra illusionismo e illuminismo» – sarà dedicata, come già la n. 23, alla scienza, qui posta in contrasto con la pseudoscienza. Verranno intavolati argomenti talmente sorprendenti che, per non sabotarvi la sorpresa, ci limitiamo a preannunciare che si partirà da misteriosi regni sotterranei.

Volta invece da sùbito alle stelle, la lezione n. 25 «Capua città "copernicana". L'arcivescovo Schönberg e la nascita della scienza moderna» – tratterà degli eventi che portarono alla pubblicazione, nel 1543, del «De revolutionibus orbium cœlestium» di Copernico. Si seguiranno in parallelo la vita dell'astronomo e quella del suo amico Nikolaus von Schönberg, cui quattro anni fa Palasciano stesso ha fatto intitolare (in virtù della celebre lettera del 1536 a favore della teoria copernicana) una piazza che da allora controbilancia epistemicamente la piazza intitolata a san Roberto Bellarmino, sostenitore dell'opposta teoria tolemaica (vedi celebre lettera del 1615) e nel contempo anch'egli, per squisita coincidenza, arcivescovo di Capua e cardinale.

Ricordiamo che per partecipare non vi è necessità di aver seguìto le puntate precedenti, e che il programma completo di «Dedalo o il sublime» è consultabile nel blog dell'Accademia Palasciania.

giovedì 24 aprile 2025

Religione e Ragione: chi ha ragione?

Comunicato stampa sulla quindicesima puntata (lezioni n. 21 e n. 22) di Dedalo o il sublime. Grazie se lo potrete divulgare.

Ancóra solamente quattro incontri, festa finale a parte, e l'Accademia Palasciania avrà completato la replica delle sue più belle lezioni del periodo 2009-2023, ventotto delle quali si sono riunite nell'attuale XVI festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia «Dedalo o il sublime. Un percorso nel labyrinthus mundi tra mito e storia».

Il quartultimo incontro, a ingresso libero, si terrà alle ore 18:15 di domenica 27 aprile – grazie alla collaborazione di Capuanova e FaziOpenTheater – a Palazzo Fazio (Capua, via Seminario 10).

Qui Marco Palasciano terrà due lezioni-spettacolo brevi separate da un intervallo, tratte dal festival-laboratorio «Urna Maris barocca» (2013), dove si usavano gli arcani maggiori dei tarocchi come base poetica per trattare dei più vari argomenti.

La lezione n. 21«Diabolicon. Dalle orge degli Pthir ai monasteri di Buenos Aires» – trae spunto dagli arcani della Temperanza e del Diavolo. Nella sua prima parte si affronterà fra l'altro il tema delle virtù e dei vizi, anche attraverso una narrazione fantascientica, «La spedizione sul pianeta Pthirion». Nella seconda si parlerà di diavoli, streghe, alieni e mostri vari, i più pericolosi fra i quali infine si riveleranno essere quelli annidati nella nostra psiche, nella società e nelle sue istituzioni. Per inciso, i monasteri del sottotitolo alludono a una lettera del 2010 dell'allora cardinale Bergoglio.

La lezione n. 22«Terra e cielo (nzomma). Teatri del potere dal Duecento al Duemila tra populus stupidus e stupores mundi» – trae spunto dagli arcani dell'Imperatore e del Papa, ma ne è stata eliminata la parte sull'Imperatore, corrispondente alla già replicata lezione «Arsenico e vecchi sonetti». Si tratterà dunque soprattutto di religione, e del suo intrecciarsi alla politica, fino alla tormentata dialettica fra comunismo e cristianesimo e a quella fra teologia e liberazione: temi incarnati esemplarmente da alcune vicende relative al pontificato di Giovanni Paolo II.

Va notato che è solo per una straordinaria coincidenza se queste due lezioni, già calendarizzate da tempo, sono capitate nella stessa settimana del congedo di papa Francesco dai pesi terreni; quasi un segno celeste che Capua, già città "copernicana" (vedi arcivescovi Schönberg e Bellarmino), debba avere una parte – di qual sia piano – nel prossimo salto di paradigma dell'episteme occidentale (vedi Albert Schweitzer: progresso morale fondato sulla pura filosofia, al di là di ogni credo).

Ricordiamo infine che per partecipare non vi è necessità di aver frequentato gli incontri precedenti, e che il programma completo di «Dedalo o il sublime» è consultabile nel blog dell'Accademia Palasciania.

sabato 5 aprile 2025

L'universo fra scienza e fantascienza

Comunicato stampa sulla quattordicesima puntata (lezioni n. 23, anticipata, e n. 20) di Dedalo o il sublime. Grazie se lo potrete divulgare.

Sarà particolarmente denso di "amazing stories", "storie straordinarie", il nuovo incontro – a base di scienza e fantascienza – del XVI festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia «Dedalo o il sublime. Un percorso nel labyrinthus mundi tra mito e storia».

L'appuntamento, a ingresso libero, è per le ore 18:15 di sabato 12 aprile – grazie alla collaborazione di Capua Sacra – nella chiesa di San Salvatore a Corte (Capua, via Principi Longobardi 19).

Qui Marco Palasciano terrà due lezioni-spettacolo brevi separate da un intervallo (la prima delle quali avrebbe dovuto tenersi fra qualche settimana, ma si è anticipata per motivi tecnici, senza modificare la numerazione): la n. 23 e la n. 20.

La lezione n. 23«Wunderkammer senza confini. Dalle ideuzze platoniche alla matrice iperdimensionale delle strutture dell'universo» – tratterà delle meraviglie del mondo delle scienze fisiche e naturali, essendo dedicata alla Musa Urania, e si concentrerà soprattutto sui misteri della vita e del suo travalicare tempo e spazio nel tendere all'universale armonia.

La lezione n. 20«Sole morituro. Drammaturgia allegorica e fantascienza classica» – sarà costellata di astronavi, supercomputer, robot, cybermen, mostri mutanti, alieni, abitanti di mondi paralleli e altre creature e macchine mirabili; e se avanzerà del tempo sarà integrata da una sessione di laboratorio teatrale calata negli stilemi di quell'epoca della narrativa fantascientifica che va, grosso modo, dalla fondazione della rivista «Amazing Stories» (1926) alla conclusione della serie classica di «Star Trek» (1969).

Ricordiamo che per partecipare non vi è necessità di aver seguìto le puntate precedenti, e che il programma completo di «Dedalo o il sublime» è consultabile nel blog dell'Accademia Palasciania.

domenica 23 marzo 2025

Frammenti da «The Doctor and the Robots»

In YouTube, cliccando qui, troverete un video dell'Accademia Palasciania contenente tre minuti di frammenti dalla lezione di Marco Palasciano The Doctor and the Robots. La guerra delle due cose: anima e corpo, tenutasi nella chiesa di San Salvatore a Corte, Capua, il 23 marzo 2025. Riprese di Valeria Longo. La lezione, che andò in scena originariamente nel 2011 e vide Palasciano trattare per la prima volta di metafisica, è la n. 19 del XVI festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia Dedalo o il sublime. Un percorso nel labyrinthus mundi tra mito e storia (2024-2025), terza parte del trittico Homo Dedalus. 55 lezioni scelte del quindicennio 2009-2023 (2019-2025), le cui prime due parti sono state il festival-laboratorio XIVa L'idea dell'uomo (2019-2021) e il XIVb Paralipomeni de «L'idea dell'uomo» (1922).

mercoledì 19 marzo 2025

L'uomo è un robot di carne, e il mondo è sogno

Comunicato stampa sulla tredicesima puntata (lezione n. 19) di Dedalo o il sublime. Grazie se lo potrete divulgare.

Dopo l'epopea di Ghilgàmesh, la Bibbia, i miti greci, Dante, Shakespeare e la letteratura ottocentesca, sarà la fantascienza – ma per trattare anche di realtà che fantascientifiche non sono – lo scenario in cui l'Accademia Palasciania ambienterà le prossime tre lezioni-spettacolo (nn. 19, 20, 21) del XVI festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia «Dedalo o il sublime. Un percorso nel labyrinthus mundi tra mito e storia».

Il primo appuntamento in tema, a ingresso libero, è per le ore 18:15 di domenica 23 marzo – grazie alla collaborazione di Capua Sacra – nella chiesa di San Salvatore a Corte (Capua, via Principi Longobardi 19).

Qui Marco Palasciano terrà la lezione n. 19, «The Doctors and the Robots. La guerra delle due cose: anima e corpo», già andata in scena nel 2011 e che era doveroso prima o poi replicare, sia per la sua ricchezza di spunti, sia per il suo siglare una svolta nel pensiero palascianiano. La questione corpo/anima – impropriamente detta "questione corpo/mente" dai pensatori mainstream moderni e postmoderni – è intanto letta qui non solo in chiave fisiologica e filosofica (dagli aedi a Platone, a Cartesio, alle neuroscienze) ma anche in chiave fantascientifica, orrorifica ecc., tra «Pinocchio» e «Terminator», con riferimento nel titolo alle tante creature robotiche e variamente finto-umane incontrate nei suoi viaggi dal protagonista di «Doctor Who». Un altro Dottore in gioco è Ferdinando Palasciano (1815-1891), cui contraltare è il professor Coppelius.

Ricordiamo che per partecipare non vi è necessità di aver seguìto le puntate precedenti, e che il programma completo di «Dedalo o il sublime» è consultabile nel blog dell'Accademia Palasciania.

mercoledì 5 marzo 2025

Il grande evento atteso da un decennio

Comunicato stampa sull'incontro palascianiano con Wanda Marasco del 15 marzo. Grazie se lo potrete divulgare.

Sabato 15 marzo alle ore 18:00, a ingresso libero, si terrà nella Sala Liani del Museo Campano un incontro con la scrittrice Wanda Marasco – candidata al Premio Strega 2025, già finalista nel 2017 – in occasione della recente pubblicazione dell'attesissimo romanzo «Di spalle a questo mondo» (ed. Neri Pozza), da lei per lunghi anni elaborato, ispirato alla storia di Ferdinando Palasciano e di sua moglie Olga Vavilova.

L'evento – a cura dell'Accademia Palasciania in collaborazione anche con Comune di Capua, Associazione "Ferdinando Palasciano", Cose d'Interni Libri e Capua il Luogo della Lingua Festival, nell'àmbito del Patto per la Lettura di Capua "Città che legge" – costituirà un'appendice delle celebrazioni del 2015 per il bicentenario della nascita del Dottore, e consisterà principalmente in un dialogo tra il suo erede Marco Palasciano e l'Autrice, arricchito dalle improvvisazioni pianistiche del multiartista filosofo e dalle letture di ambedue al leggio.

Vi saranno inoltre i saluti dell'Assessore alla Cultura del Comune di Capua, Vincenzo Corcione, e di Yarin Mattoni in rappresentanza dell'Associazione "Ferdinando Palasciano".

Moderatore il Vicepresidente Onorario dell'Accademia Palasciania Roberto Cocchis.

L'evento vale come lezione extra del XVI festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia «Dedalo o il sublime», il cui programma è consultabile nel blog dell'Accademia.

lunedì 3 marzo 2025

Dall'«Amleto» agli automi di Coppelius

Comunicato stampa sulla dodicesima puntata (lezioni n. 17 e n. 18) di Dedalo o il sublime. Grazie se lo potrete divulgare.

Saltando dal Trecento di Dante al Seicento di Shakespeare per quindi proseguire tra le meraviglie dell'Ottocento di Hoffmann, Poe e Wilde, l'Accademia Palasciania presenta la dodicesima puntata del XVI festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia «Dedalo o il sublime. Un percorso nel labyrinthus mundi tra mito e storia».

L'appuntamento, a ingresso libero, è per le 18:15 di domenica 9 marzo – grazie alla collaborazione di Capua Sacra – nella chiesa di San Salvatore a Corte (via Principi Longobardi 19). Qui Marco Palasciano terrà due lezioni-spettacolo brevi, separate da un intervallo.

La lezione n. 17«Amleto e Salomè. Riscritture, contaminazioni, sintesi inattese» – tratterà di narrativa combinatoria, fra giochi di trasposizione e ibridazione. A esempio: che avverrebbe se fondessimo il Tetrarca di Galilea col re di Danimarca?

Adatta anche ai bambini di almeno undici anni, la lezione n. 18 «Natale in casa Coppelius. Lenti stregate, automi, manicomi» – tratterà di racconti del mistero, immaginando infine un dramma fantastico nel quale giocherà un ruolo decisivo un libro nascosto nel monumento di Ferdinando Palasciano a Poggioreale.

Ricordiamo che per partecipare non vi è necessità di aver seguìto le puntate precedenti, e che il programma completo di «Dedalo o il sublime» – il cui incontro successivo sarà un extra con Wanda Marasco – è consultabile nel blog dell'Accademia Palasciania.

giovedì 20 febbraio 2025

Due lezioni-spettacolo su Dante

Comunicato stampa sull'undicesima puntata (lezioni n. 15 e n. 16) di Dedalo o il sublime. Grazie se lo potrete divulgare.

Proseguono sul binario del meraviglioso le lezioni-spettacolo dell'Accademia Palasciania, chiuso il ciclo sulla mitologia e aperto quello sulle forme narrative da Dante alla fantascienza.

Avrà un orario diverso dal solito (in ragione della commemorazione di Pompeo Pelagalli, che si terrà nel Duomo di Capua alle ore 18:00 dello stesso giorno) l'undicesima puntata del XVI festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia «Dedalo o il sublime. Un percorso nel labyrinthus mundi tra mito e storia».

L'appuntamento, a ingresso libero, è per le 18:55 di sabato 22 febbraio – grazie alla collaborazione di Capua Sacra – nella chiesa di San Salvatore a Corte (via Principi Longobardi 19). Qui Marco Palasciano terrà due lezioni-spettacolo brevi, separate da un intervallo, ambedue incentrate su Dante Alighieri.

La lezione n. 15 «Anno nuovo, incipit vita nova. Ognuno ha in cuore la sua stella pura» – tratterà di Beatori e Beatrici, per poi svoltare in una galleria di specchi atta a illuminare il valore di ogni singola persona.

La lezione n. 16«Lectura Dantis e teatro selvaggio» – vedrà Palasciano introdurre la «Commedia» e declamare il canto I dell'«Inferno»; inoltre, se non si sarà troppo in ritardo, si terrà una sessione di laboratorio teatrale ispirata alla selva oscura.

Ricordiamo che per partecipare non vi è necessità di aver seguìto le puntate precedenti, e che il programma completo di «Dedalo o il sublime» è consultabile nel blog dell'Accademia Palasciania.

martedì 11 febbraio 2025

Genio e scrittura ed amicizia pura

Comunicato stampa sulla decima puntata (lezione n. 14) di Dedalo o il sublime. Grazie se lo potrete divulgare.

Sabato prossimo si terrà a Capua un originale evento a ingresso libero, di nuovo sul tema dell'alta letteratura, per festeggiare i ventisei anni di attività dell'Accademia Palasciania ovvero l'accademia meno accademica del mondo.

La sua prima iniziativa fu una campagna per la salvaguardia dei reperti archeologici emersi da un cantiere dell'alta velocità, tra convegni scientifici e pulcinellate. Seguirono lecturæ Dantis, concerti, laboratori teatrali, gli eventi per il bicentenario di Ferdinando Palasciano, l'intitolazione di una piazza a Nikolaus von Schönberg e tanto altro. Soprattutto i festival-laboratori palascianiani di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia. L'attuale – il XVI, «Dedalo o il sublime. Un percorso nel labyrinthus mundi tra mito e storia» – giunge ora alla sua decima puntata.

L'appuntamento è per le 18:15 di sabato 15 febbraio, grazie alla collaborazione di Capua Sacra, nella chiesa di San Salvatore a Corte (Capua, via Principi Longobardi 19).

Qui Marco Palasciano terrà la lezione-spettacolo n. 14, «Dal diario al Bildungsroman. Ma potremmo seguitare fino al Weltwerk», sorta d'introduzione a un ipotetico laboratorio di scrittura. Ma scrittura "alta" (o anche "alata"): quella che parte dal romanzo di formazione per arrivare all'opera mondo, nutrendosi di ideali puri e rifiutando ogni compromesso col mercato, fino a preferire la fame alla fama.

Nell'intervallo si celebrerà il XXVI anniversario della fondazione dell'Accademia, con consegna del XLIV Premio dell'Amicarium ai primi tre classificati Roberto Cocchis, Anna Migliorini e Luca Pellegrino. Sarà inoltre distribuito l'annuale «Almanacco dell'Amicarium».

Nel secondo tempo della lezione si giocherà a "inventio", "dispositio" ed "elocutio", usando gli spunti dei partecipanti stessi come base per elaborare una narrazione.

Ricordiamo che per partecipare non vi è necessità di aver seguìto le puntate precedenti, e che il programma dettagliato di «Dedalo o il sublime» è consultabile nel blog dell'Accademia Palasciania.

mercoledì 29 gennaio 2025

Una lezione veramente epica!

Comunicato stampa sulla nona puntata (lezione n. 13) di Dedalo o il sublime. Grazie se lo potrete divulgare.

Dopo gli orrori e gli eccessi dell'ottava puntata, prudentemente tenutasi in libreria anziché in chiesa, l'Accademia Palasciania – consumata la catarsi – torna alla quieta ombra delle colonne medievali per la nona puntata del XVI festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia «Dedalo o il sublime. Un percorso nel labyrinthus mundi tra mito e storia».

L'appuntamento – a ingresso libero – è per le ore 18:15 di domenica 2 febbraio nella chiesa di San Salvatore a Corte (Capua, via Principi Longobardi 19), grazie alla collaborazione di Capua Sacra.

Qui Marco Palasciano terrà la lezione-spettacolo n. 13: «Alta letteratura e altre altitudini. Dal nostos dell'"eroe dalle vie molteplici" alla nostalgia del molteplice per l'Uno (e viceversa)», dedicata a Callìope, Musa dell'epica, delle opere mondo e in generale dei grandi poemi e romanzi. In sua compagnia si ascenderà al cielo di Mercurio, dove fra l'altro si tratterà dell'«Odissea» e – quanto a lecturæ – si trarrà dalla «Commedia» dantesca il monologo di Ulisse.

Con questa lezione si conclude una serie di tredici ambientate nell'antichità, lungo le quali si è dato principalmente spazio alla mitologia greca e ai racconti biblici: le due basi complementari della cultura occidentale. In séguito, ovviamente, si tratterà di Dante, protagonista di un paio di lezioni; ma prima si terrà un'altra lezione sull'alta letteratura in generale, con tanto di laboratorio di scrittura; e dopo Dante verranno il teatro shakespeariano e wildiano, l'horror e la fantascienza (anche sotto forma di cinema e serialità televisiva), per poi proseguire fra scienza e pseudoscienza, religione e politica, storia e poesia, fino a una passeggiata poetico-filosofica per Capua – ventottesima lezione – in cui la realtà contemporanea si congiungerà con gli antichi miti.

Ricordiamo che per partecipare non vi è necessità di aver seguìto le puntate precedenti, e che il programma dettagliato di «Dedalo o il sublime» è consultabile nel blog dell'Accademia Palasciania.

martedì 14 gennaio 2025

Il mito greco fra tragedia ed eros

Comunicato stampa sull'ottava puntata (lezioni n. 11 e n. 12) di Dedalo o il sublime. Grazie se lo potrete divulgare.

L'Accademia Palasciania, ovvero "l'accademia meno accademica del mondo", presenta l'ottava puntata del XVI festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia «Dedalo o il sublime. Un percorso nel labyrinthus mundi tra mito e storia», iniziato a ottobre 2024 per concludersi a giugno 2025.

L'incontro, come sempre a ingresso gratuito, si terrà alle ore 18:15 di sabato 18 gennaio nella sala superiore di Cose d'Interni Libri (Capua, corso Gran Priorato di Malta 88). Qui Marco Palasciano terrà due lezioni-spettacolo brevi separate da un intervallo.

La lezione n. 11 si intitola «De arte aviandi cum venatoribus. Da Orione nell'aurora all'aquila di Ganimede» e ha per motivo ispiratore le costellazioni dello Scorpione e dell'Aquario (sí, si scrive cosí), connesse l'una al mito del cacciatore Orione e l'altra a quello di Ganimède, coppiere degli dèi. Il titolo – dove "aviandi" è retroformazione dal francese "aviation" – vuol dire "L'arte di volare con i cacciatori", parodizzando il titolo del libro di Federico II di Svevia «De arte venandi cum avibus» ("L'arte di cacciare con gli uccelli") e alludendo al ratto di Ganimede da parte di Zeus mutato in aquila, avvenuto mentre il ragazzo era a caccia; mito qui arricchito da un excursus di sociologia dell'omosessualità grecoantica.

La lezione n. 12 si intitola «O mangiar l'atrèa minestra o saltar su Clitemnestra. Laboratorio di teatro greco» ed è dedicata a Melpòmene, Musa della tragedia, sotto la cui guida si ascenderà al quarto cielo, nel quale in antico si immaginava incastonato il Sole. Qui si assisterà con l'immaginazione, infine, all'intera «Orestea» di Eschilo: «Agamènnone», «Coèfore», «Eumènidi».

Inoltre, per l'occasione del XXX anniversario della morte di Ferdinando Palasciano (1929-1995) – da non confondere con l'omonimo medico (1815-1891) – a tutte le persone presenti sarà donata una copia d'un suo libro, a partire da questa puntata e fino alla fine del festival-laboratorio.

Ricordiamo che per partecipare non vi è necessità di aver seguìto le puntate precedenti, e che il programma completo di «Dedalo o il sublime» è consultabile nel blog dell'Accademia Palasciania.

venerdì 3 gennaio 2025

Da Èracle alla Befana: storie e doni

Comunicato stampa sulla settima puntata (lezione n. 10) di Dedalo o il sublime. Grazie se lo potrete divulgare.

Dopo lo sconcertante concerto di fine anno, la cui registrazione è reperibile nel canale YouTube di Marco Palasciano, giunge al suo primo appuntamento del 2025 – come sempre a ingresso libero – il XVI festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia «Dedalo o il sublime. Un percorso nel labyrinthus mundi tra mito e storia», il cui programma completo è consultabile nel blog dell'Accademia Palasciania.

L'appuntamento è per le ore 18:15 di domenica 5 gennaio nella chiesa di San Salvatore a Corte (Capua, via Principi Longobardi 19), grazie alla collaborazione di Capua Sacra.

Qui Palasciano terrà la lezione-spettacolo n. 10: «Eracleide. Se errare è umano, un semidio erra a mezzo?», con cui prosegue la sub-serie di sette lezioni sulle più belle storie della mitologia greca. Tocca ora a Èracle, celebre per le sue dodici fatiche.

L'evento, per partecipare al quale non vi è necessità di aver seguìto le puntate precedenti, includerà un simpatico scambio di doni della Befana collettivo: chiunque potrà portare da casa uno o più oggetti impacchettati e deporli nel mucchio da cui poi, nell'intervallo di metà lezione, scegliere per sé altrettanti pacchetti a sorpresa.

Potranno anche portarsi abiti smessi, coperte e cibo confezionato non da frigo, che saranno consegnati alla Comunità di Sant'Egidio di Aversa per essere donati ai senzatetto.

Con l'occasione sarà inoltre proclamato il vincitore del LXIV Premio dell'Amicarium.

Nella stessa sede, il giorno stesso ma dalle ore 10.00 a mezzogiorno circa, Palasciano e altri poeti selezionati dal Touring Club animeranno – insieme con la Befana e musici – il finissage della mostra «80 anni di Scoutismo a Capua». Per l'occasione è stato stampato e sarà donato a tutti i presenti un volume di saggi di Pompeo Pelagalli sui monumenti capuani.

giovedì 19 dicembre 2024

Soltanto a Capua queste cose accadono

Comunicato stampa sugli ultimi due eventi del 2024 dell'Accademia Palasciania. Grazie se lo potrete divulgare.

Due eventi di non comune impatto – per giunta entrambi a ingresso libero – si terranno a Capua a distanza di otto giorni l'uno dall'altro, nell'àmbito del XVI festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia «Dedalo o il sublime. Un percorso nel labyrinthus mundi tra mito e storia».

Il primo si terrà sabato 21 dicembre alle ore 18:15 e vedrà l'Accademia Palasciania in collaborazione con Capua Sacra, tenendosi nella chiesa di San Salvatore a Corte (via Principi Longobardi 19). Qui lo scolarca dell'Accademia terrà la lezione n. 9: «Ave Medea. I miti non son favole per bimbi».

Motivo ispiratore saranno le costellazioni dell'Ariete e dei Gemelli, i cui rispettivi miti di riferimento convergono nella narrazione del viaggio degli Argonauti, con contorno di varie altre meraviglie epiche e tragiche. Si scoprirà, fra l'altro, la vera storia della Mater Matuta.

Poi un extra: domenica 29 dicembre alle ore 11.15, nella Sala del Barocco del Museo Campano (via Roma 68), per gentile concessione della Provincia di Caserta e dell'ente museale si terrà un incontro musicale, ma privo di musica scritta da chicchessia: «Suono come dono. Sonata fra terra, cielo, empìreo».

L'autodidatta di genio Marco Palasciano siederà al pianoforte – messo a disposizione dal M° Carmine Migliore – senza sapere quali tasti premere, lasciandosi guidare come una marionetta dai fili della grazia iperurania, a produrre in tempo reale una serie di improvvisazioni nel solco stilistico della grande tradizione cólta europea. Le persone presenti fra il pubblico potranno esse stesse fornirgli ispirazione.

Il titolo, da notare, è un perfetto anagramma di «Concertino amoroso per Mustafà, Eleonora e Dio». L'evento vale infatti a coronare le celebrazioni commemorative per l'ottavo anniversario della morte di Eleonora Carmelina Bellofiore (1933-2016), iniziate con la lettura poetica del 30 novembre, nonché a profittare della presenza sui suoli campani di Luca Raucci – il Mustafà del lungometraggio «La ventimillesima aurora di Marco Palasciano» – per conferirgli, stanti gli effetti retroattivi delle recenti modifiche al regolamento, il Premio dell'Amicarium 2020.