20 aprile 2024

Amore oltre la morte e ogni distanza

Comunicato stampa su A come Agape, la puntata n. 15 di Omnia palco sacra, e il suo Epilogo d'amore numinoso. Grazie se lo potrete divulgare.

Giunge alla sua ultima lezione-spettacolo, a circa un anno dalla prima, il XV festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia «Omnia palco sacra. I "Quindici" di Marco Palasciano», monumentale bilancio esistenziale del filosofo e artista multidisciplinare capuano in quindici lezioni costruite ognuna su una diversa lettera del suo nome (riordinate secondo l'anagramma «Caos – clap! – armonia»: «C come Capua», «A come Ansia» ecc.), più la lezione «Prologo d'insieme o umano», a formare otto coppie di lezioni: sull'ambiente antropico (dal globale al locale), sulla psiche (dai disturbi della comunicazione all'ingegno comunicativo), su scienza e tecnica (dalla matematica all'informatica), su gioco e poesia come pratiche di pensiero (il cui intreccio genera arte e ludus), sulla filosofia (teoretica e pratica), sulla storia (Ottocento e Novecento), su realtà e fantasia (dalla diaristica ai mondi dell'immaginario), sull'amore (carnale e spirituale).

La puntata n. 15«A come Agape. Reti, eroi, vivi e morti, empatia cosmica» – vedrà l'Accademia Palasciania in collaborazione con Capua Sacra, tenendosi nella bellissima chiesa dei Santi Rufo e Carponio (Capua, corso Gran Priorato di Malta 40). L'appuntamento, a ingresso gratuito come sempre, è per le ore 18.30 di domenica 28 aprile. Al termine della lezione – dedicata al puro amore che va oltre la morte e ogni distanza – sarà donato a chi più lo desìderi il volume dei «Quindici» di turno: «La vita intorno a noi».

Una settimana dopo, domenica 5 maggio, si terrà alla stessa ora ma a Palazzo Fazio (Capua, via Seminario 10) – in collaborazione con Capuanova e FaziOpenTheater«Epilogo d'amore numinoso. Nacque dal caos ogni armonia possibile», una festa per la consegna di diplomi e medaglie, inclusiva di un commovente evento a sorpresa.

Si concluderà così il trittico di festival-laboratori iniziato sette anni fa con «Oniricon» (basato sul nome di Eleonora Carmelina Bellofiore, 1933-2016), proseguito con «Ortelius Room» (basato sui nomi di Ferdinando Palasciano, 1929-1995, e di sua madre Immacolata Cardillo, 1903-1991) e culminante in «Omnia palco sacra» (basato sul nome del figlio di Eleonora e Ferdinando). L'insieme di titolo e sottotitolo del trittico è un anagramma della somma dei titoli «Oniricon», «Ortelius Room» e «Omnia palco sacra»: «Aurolalìa. Cosa comporre con i nostri nomi».

3 aprile 2024

Universalità del desiderio

Comunicato stampa su I come Impulso erotico, la puntata n. 14 di Omnia palco sacra. Grazie se lo potrete divulgare.

Si incentrerà sul tema dell'amore – diviso tra eros e àgape – l'ultima coppia di lezioni-spettacolo del XV festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia «Omnia palco sacra. I "Quindici" di Marco Palasciano», dedicato ai quindici elementi chiave della formazione dell'homo universalis.

La puntata n. 14«I come Impulso erotico. Natura, aura virile, porno ed estasi» – vedrà l'Accademia Palasciania in collaborazione con Capuanova e FaziOpenTheater, tenendosi a Palazzo Fazio (Capua, via Seminario 10). L'appuntamento, a ingresso gratuito come sempre ma per stavolta vietato ai minori di quattordici anni, è per le ore 18.30 di domenica 7 aprile nella sala a pianterreno (mentre al piano superiore, alle ore 11.00, si inaugurerà a cura di Capuanova la terza mostra per la serie «Figure», una personale di Enzo Toscano).

Il titolo generale – in latino longobardo – del festival-laboratorio, «Omnia palco sacra», vuol dire «Tutte le cose sono sacre per il palcoscenico» (intendendo il barocco "theatrum mundi"); e suona simile, sia per forma sia per contenuto, all'«Omnia munda mundis» della pseudopaolina Lettera a Tito nella Vulgata, ossia «Tutto è puro per i puri». In tale spirito, soffermandosi sul primo gradino della scala di Platone, questa "penienultima" puntata tratterà di piacere fine a sé stesso – emblema di soprana libertà, invisa a chi confonde male e caos – nella sua più intensa declinazione, e delle pratiche vòlte ad ottenerlo, in ispecie omoerotiche. Il tutto non tanto nell'ottica del fruitore disincantato, interna a una morale noeticamente cieca che disgiunge carnale e teologale, quanto del poeta mistico (vedi a es. i sufi della Persia medievale) o, quantomeno, del filosofo metafisico non digiuno di scienza contemporanea; per il quale il concetto di natura, su cui si gioca la sistemazione del tema, sarà ben altro da quello dell'episteme antidarwiniana. E se quest'ultima è ancor dura a morire nel XXI secolo, con quel che ne consegue in termini di barbarie erotofobica, non vi è da disperare tuttavia che – estinti gli ultimi focolai di antiumanesimo – il motto del XXII possa essere il virgiliano «Omnia vincit àmor».

Al termine della lezione sarà donato a chi più lo desìderi il volume dei «Quindici» di turno: «Cosa fanno gli uomini».

Ricordiamo che per partecipare non vi è necessità di aver seguito le puntate precedenti, e che il programma completo di «Omnia palco sacra» è consultabile nel blog dell'Accademia.

8 marzo 2024

I mille mondi dell'immaginario

Comunicato stampa su N come Narrabìlia e mirabìlia, la puntata n. 13 di Omnia palco sacra. Grazie se lo potrete divulgare.

Mancano ormai soltanto tre puntate – accomunate dall'esplorare tematiche particolarmente cariche di aura, ossia di senso del meraviglioso e pregnanza vitale – alla conclusione del XV festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia «Omnia palco sacra. I "Quindici" di Marco Palasciano»: un viaggio lungo più di un anno attraverso i quindici elementi base della formazione del filosofo e artista multidisciplinare capuano, un monumentale bilancio esistenziale preliminare alla stesura del suo opus magnum letterario.

La puntata n. 13«N come Narrabilia e mirabilia. Mito, fiaba, horror, fantascienza, altra aura» – vedrà l'Accademia Palasciania nuovamente in collaborazione con Capua Sacra, tenendosi nella chiesa di San Salvatore a Corte (Capua, via Principi Longobardi 19). L'appuntamento, come sempre a ingresso libero, è per le ore 18.30 di sabato 16 marzo.

L'elemento base di turno saranno i mondi dell'immaginario, dai miti greci e vari fino alla fantascienza e all'utopia passando per favola, fiaba, fantasy, letteratura cavalleresca, cappa e spada, western, gotico, giallo ecc. Il cammino stesso di Palasciano nella narrativa è iniziato, a dieci o undici anni, col comporre – seguendo su un atlante il percorso dei personaggi – racconti d'avventure fantastiche e surreali, ispirate principalmente al Voltaire dei contes philosophiques e ad altri autori settecenteschi; a quattordici anni i primi romanzi che si trovò a scrivere furono di genere fantascientifico, per aver allora scoperto la rivista «Urania», oltre ad essere intriso di suggestioni in tema mutuate dal cinema e dalla televisione dell'epoca; in séguito sarebbe passato a Joyce e Greenaway, ma questa è un'altra storia.

Al termine della lezione sarà donato a chi più lo desideri il volume dei «Quindici» di turno: «Racconti e fiabe».

Ricordiamo che per partecipare non vi è necessità di aver seguito le puntate precedenti, e che il programma completo di «Omnia palco sacra» è consultabile nel blog dell'Accademia.

27 febbraio 2024

Dalla storia alla vita, sogno incluso

Comunicato stampa su O come Onirografia e biografia, la puntata n. 12 di Omnia palco sacra. Grazie se lo potrete divulgare.

Dopo essersi concentrato – tra gennaio e febbraio – sulla storia contemporanea, giunge alla prima di due lezioni-spettacolo sul tema del reale e del fantastico il XV festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia «Omnia palco sacra. I "Quindici" di Marco Palasciano».

La sua puntata n. 12 – intitolata «O come Onirografia e biografia. Diario, albero di eventi, àlvei d'alétheia» – vedrà l'Accademia Palasciania di nuovo in collaborazione con Capuanova e FaziOpenTheater, tenendosi a Palazzo Fazio (Capua, via Seminario 10). L'appuntamento, come sempre a ingresso libero, è per le ore 18.30 di domenica 3 marzo nella sala a pianterreno (mentre al piano superiore, lo stesso giorno ma alle ore 11.00, si inaugurerà a cura di Capuanova la seconda mostra per la serie «Figure», una personale di Nicola Esposito).

La storia riguarda per lo più eventi che ci accadono intorno ma lontano, o che accaddero prima che nascessimo, e dei quali sentiamo narrare: esperienze indirette, che forniscono uno sfondo alle nostre esperienze dirette. È di queste ultime – sogno incluso – che si tratterà ora, nonché del nostro annotarle, memorarle e tendere a trarne riflessioni su vita e destino. La storiografia sfuma così nella diaristica, che comprende biografia e onirografia; e da quest'ultima ai mondi dell'immaginario, di cui poi tratterà la puntata n. 13, il passo è breve. Cardine tra il reale e il fantastico è l'uguale potere di suscitare meraviglia, unitamente al nostro desiderio di darne narrazione o di riceverla. Si entra qui nel cuore del progetto di Palasciano, a un tempo bilancio esistenziale e ricerca di un'idonea formula da opus magnum; dodicesimo ingrediente il suo diario, iniziato nel 1984 e ammontante ormai a circa sessantacinquemila pagine distribuite su sette metri e mezzo di scaffali.

Al termine della lezione sarà donato a chi più lo desìderi il volume dei «Quindici» di turno: «Personaggi italiani famosi».

Ricordiamo che per partecipare non vi è necessità di aver seguìto le puntate precedenti, e che il programma completo di «Omnia palco sacra» è consultabile nel blog dell'Accademia.

18 febbraio 2024

Palasciania o la festa dell'ingegno

Comunicato stampa su M come Maggio 1968, la puntata n. 11 di Omnia palco sacra. Grazie se lo potrete divulgare.

Capua festeggia il giubileo dell’«accademia meno accademica del mondo». Sono trascorsi venticinque anni da quando, il 9 febbraio 1999, l’Accademia Palasciania fu fondata da Marco Palasciano per far fruttare al meglio l’eredità morale del suo pro-pro-prozio Ferdinando, ingegno fra i piú brillanti della scienza e cultura ottocentesca. L’esordio, di lí a poco, fu una manifestazione relativa ai reperti archeologici emersi da un cantiere Tav. Seguirono i convegni, le lecturæ Dantis, i reading collettivi, le rassegne musicali, i laboratori teatrali, i genetliaci leopardiani, le celebrazioni per il bicentenario del dottor Palasciano, l’intitolazione di una piazza a Nikolaus von Schönberg e tanto altro; soprattutto i festival-laboratori palascianiani di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia, rigorosamente a ingresso libero come tutto il resto.

L’ultimo di questi – «Omnia palco sacra. I "Quindici" di Marco Palasciano» – giunge ora alla sua puntata n. 11, «M come Maggio 1968. Lo Zeitgeist '61-'89», che si terrà alle ore 18.30 di sabato 24 febbraio e vedrà l'Accademia nuovamente in collaborazione con Capuanova e FaziOpenTheater, tenendosi a Palazzo Fazio (via Seminario 10), nonché con Cose d'Interni Libri.

Dopo i saluti dell’Assessore alla Cultura del Comune di Capua Vincenzo Corcione e un intervento dell’ospite d’onore Wanda Marasco, autrice di un romanzo su Ferdinando Palasciano di prossima pubblicazione per Neri Pozza, Marco Palasciano terrà una lezione-spettacolo di storia del Novecento, sul periodo compreso fra il primo volo umano nello spazio (12 aprile 1961) – cui quattro mesi dopo seguí la costruzione del muro di Berlino – e la caduta del muro stesso (9 novembre 1989) in uno con la fine dell’adolescenza del narratore.

Nell’intervallo si terrà la festa per il XXV anniversario della fondazione dell’Accademia, con consegna del XLIII Premio dell’Amicarium e con le nomine dei nuovi Vicepresidente, Segretario e Tesoriere onorari. Sarà inoltre distribuito l’«Almanacco del giubileo dell’Accademia Palasciania».

A conclusione dell'incontro, la persona più meritevole fra le presenti riceverà in dono il libro di turno della serie dei «Quindici»: il tomo II del volume «Personaggi stranieri famosi».

Ricordiamo che per partecipare non vi è necessità di aver seguìto le puntate precedenti, e che il programma completo di «Omnia palco sacra» è consultabile nel blog dell'Accademia.

16 gennaio 2024

L'Ottocento del Doctor Palascianus

Comunicato stampa su R come Retaggio ottocentesco, la puntata n. 10 di Omnia palco sacra. Grazie se lo potrete divulgare.

Finite le puntate sui fondamenti dell’arte e del pensiero (nn. 4-9) – che ci hanno guidato dalla matematica alla politica passando per metafisica e ludus – si volge agli approfondimenti storici, fantastici, erotici e sentimentali il XV festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia «Omnia palco sacra. I “Quindici” di Marco Palasciano».

La puntata n. 10 – intitolata «R come Retaggio ottocentesco. Gli anni di Ferdinando Palasciano» – vedrà l’Accademia Palasciania in collaborazione con Capuanova e FaziOpenTheater, tenendosi a Palazzo Fazio (Capua, via Seminario 10). L’appuntamento, come sempre a ingresso libero, è per le ore 18.30 di domenica 28 gennaio nella sala a pianterreno (mentre al piano superiore, lo stesso giorno ma alle ore 11.00, si inaugurerà a cura di Capuanova una mostra di Salvatore Acconcia per la serie «Figure»).

In quella che sarà la prima di due lezioni-spettacolo dedicate alla storia – stavolta dell’Ottocento (1815-1891) e poi, a febbraio, del Novecento (anni '60-'80) – Palasciano tratterà dei settantasette anni in cui visse il suo pro-pro-prozio, ingegno fra i piú brillanti dell’arte medico-chirurgica ottocentesca ed eroico precursore della Croce Rossa. La carrellata sul suo mondo sorvolerà agile – qui con riverenza là con irriverenza – Napoleone, Beethoven, Faust, il caleidoscopio, l’uomo della sabbia, Frankenstein, Leopardi, la proprietà come furto, l’algoritmo di Ada Lovelace, il telegrafo, Nettuno, Moby Dick, Madame Bovary, il cavo suboceanico, l’origine delle specie, Alice nel paese delle meraviglie, le equazioni di Maxwell, la tavola di Mendeleev, Verne, il telefono, Wagner, il fonografo, la lampadina, la prima centrale elettrica, Emily Dickinson e tanto altro, in un multicolore turbinio di trascelti eventi e microeventi.

Nell’intervallo fra primo e secondo tempo ci si potrà sedere al pianoforte – se si è abili all’improvvisazione – e sfidarsi a duello musicale, come quello che contrappose Liszt a Thalberg nel 1837.

Concluso l’incontro, la persona più meritevole riceverà in regalo il libro di turno della serie dei «Quindici»: il tomo I del volume «Personaggi stranieri famosi».

Ricordiamo che per partecipare non vi è necessità di aver seguìto le puntate precedenti, e che il programma completo di «Omnia palco sacra» è consultabile nel blog dell'Accademia.