Sua Eccellenza è stato riabilitato dall'attuale papa insieme con gli altri vescovi lefebvristi scomunicati nel 1988 da Giovanni Paolo II. «Tutti», scrive Corrias (le cui righe spezziamo, da qui in poi, così da evidenziarne l'istintiva scansione in begli settenari e endecasillabi),
ultraconservatori. Nemici del Concilio Vaticano II. Ostili al dialogo con le altre religioni. Strenuï difensori di ogni embrione non nato, ma genuflessi a quel Dio dell’intolleranza e della guerra che benedice gli eserciti in marcia tra ïl sangue di uomini vivi, purché infedeli. Il Papa li ha riabbracciati con un gesto che dovrebbe stupire il mondo non per la clemenza, ma per la resa. Che volta le spalle alla decenza, nega la verità, conduce al precipizio anche se rivestito di latino e oro. |
* Nell'accezione non di «persona di colore», ch'egli non è, bensì di «disgraziato»; vedi per es. Giambattista Basile, Lo cunto de li cunti, passim; e per «disgraziato» intendiamo, qui, «lungi dalla Grazia» divina.
** L'Accademia Palasciania, ça va sans dire, dissente dalle idee williamsoniane. Non così don Floriano Abrahamowicz, capocomunità lefebvrista di Treviso: «So che le camere a gas sono esistite per disinfettare, se abbiano fatto morti non lo so» (ANSA).
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