1 gennaio 2009

Il Capodanno del duemilanove

aster Inauguriamo col presente post il blog ufficiale dell'Accademia Palasciania. Accademia euristica, ma giammai eristica; né, figuriamoci, eucaristica!; e soprattutto, per nulla accademica. Di essa, a febbraio di quest'anno ricorrerà il 10° anniversario della fondazione; mentre a dicembre compirà 25 anni il diario, ormai di circa cinquecento tomi, di Marco Palasciano. Propiziatoria, dunque, valenza abbia hic et nunc aprire il blog con una citazione dal diario palascianesco di oggidì, 1° gennaio del 2009:

1.37: me l'aspettavo, non me l'aspettavo, in sintesi lo speravo: mi telefona ([...] sono intento a calcolare i punteggi dell'Amicarium*) *** ***, oh! mio!! dio!!! [...] e dico cose contorte e un po' insensate, mi arrampico sugli specchi di un labirinto di specchi, cercando però di non specchiarmi [...], mi sento addirittura in colpa per aver provocato questo effetto, questo suo affetto, che poi si specchia nel mio affetto,


[e avanti così per altre quattro pagine e mezza;]

e poi parliamo un po' di endecasillabi,
[...] 
la telefonata si conclude alle 3.01.



* L'Amicarium è l'insieme delle persone con cui Marco Palasciano abbia intrattenuto rapporti amichevoli, classificate in base ai rispettivi punti accumulati dal 1993 a oggi (per maggiori dettagli vedi qui). Nel corso di una festa annuale, nella sede dell'Accademia, si distribuiscono premi tra le amicizie attuali.

1 commento:

  1. [Commento di Anfiosso del 2 settembre 2009]

    In chi (me) cancellò nemica insidia
    Vita con la memoria (e i proprj nomi),
    Le carte avendo, una via l'altra, tolte,
    Smussa la punta alla benigna invidia
    L'idea che, avesse avuto tanti tomi,
    Sarebbe morto cinquecento volte.


    [Commento di Marco Palasciano del 3 settembre 2009]

    Che cos'è l'uomo senza la memoria,
    se non il burattino della storia?


    [Commento di Anfiosso del 4 settembre 2009]

    E chissà che sfuggita agli ermeneuti
    Venturi la cartacea caterva
    Alla memoria mia meglio non serva,
    Giusta i platonj Tami, e i dotti Teuti.


    [Commento di Marco Palasciano del 12 ottobre 2009]

    Non credo che a bruciar lo Zibaldone
    Leopardi avrebbe fatto un affarone.

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