lunedì 30 settembre 2024

«Nova» di Palasciano in scena a Capua

Comunicato stampa sulla nostra commedia. Grazie se lo potrete divulgare.

CAPUA: L’EVENTO TEATRALE PIÚ ATTESO APRE LA RASSEGNA DEDICATA A DIRTYGUN, MARINO E VINCIGUERRA

 Domenica 13 ottobre 2024 si inaugurerà – con un “big bang” di vertiginosa poíesis e ludica hýbris scritto, diretto e musicato da un Palasciano piú che mai palascianesco – la VII stagione di FaziOpenTheater, dedicata a due figure artistiche e culturali di pari rilievo scomparse quest’anno, Fiorenzo Marino e Francesco Natale aka DirtyGun; ma anche ad Andrea Vinciguerra, indimenticato Presidente di Capuanova, per esaudire un desiderio del quale l’Accademia Palasciania metterà in scena alle ore 19:00 sul palco di Palazzo Fazio – in via Seminario 10 – un’opera che narra di varie “cose strane, singolari” (in latino “nova”), oltreché dei fasti longobardi della Capua “nuova” (c.s.): la commedia circolare in due atti Nova. Sao ko kelli celi unqua li possette neuno.

 Costata all’Autore cinque anni di elucubrazioni, questa polistilistica operina – c’è tutto il teatro antico e moderno, alto e basso, giocosamente ricombinato – costituirà l’addio alle scene di Marco Palasciano, ingegno il piú poliedrico ma ormai quasi eremitico; e si sarebbe dovuta in teoria incentrare sulla storia del placito capuano, ma ha finito col trattare piú che altro dello stesso Palasciano (autointerpretato in caricatura ma non troppo) che, tra le fatiche dei suoi festival-laboratori e il sogno di un opus magnum a rischio di restare incompiuto, ha da scrivere la commedia e non vorrebbe scriverla, facendo disperare i suoi attori Giovenzio (interpretato da Luca Pellegrino) e Seneca (Gaetano Riccio), sullo sfondo di Capua e della ricerca d’un suo senso nel quadro universale.

Il tutto fra riso e commozione, latinità e “volgarità”, cento easter egg e mille temi fuori tema, non ultimo quello degli effetti psicoattivi dell’intelligenza artificiale.

 Per informazioni e prenotazioni (biglietto ordinario: 12 €) contattare il 338 992 4524 o il 334 363 8451.

I nostri festival-laboratori

Di séguito l'elenco dei festival-laboratori palascianiani di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia. Cliccare sui titoli per visionare i calendari.

Oa. I DIECI MONDI DELL'UMANO SPIRITO (2005), 5 concerti. Basato sui pianeti del sistema solare (incluso Plutone, declassato nel 2006, ed esclusa la Terra) più Sole e Luna, procedendo per coppie oppositive.

Ob. STUPOR MUNDI (2007), 4 concerti con letture poetiche. Basato sulla sede dell'evento: la Sala Fridericiana del Museo Campano.

I. IL LABORATORIO MUSICALE DI MARCO PALASCIANO (2009), 8 concerti con letture poetiche e 1 lezione. Basato su sedici argomenti da tradurre in musica a programma e far gareggiare tra loro.

II. LA GRANDE RUOTA DELLE UMANE COSE (De magna rota rerum humanarum) (2010), 8 lezioni. Basato sulla ruota assiologica palascianiana a sedici settori, procedendo per coppie oppositive.

III. DE NATURA MUNDI. L'interpretazione del mondo in ottanta giorni (2011), 12 lezioni. Basato su un anno di appunti.

IV. EURISTICON. Le nozze di Ragione e Fantasia (2012), 12 lezioni. Basato su un altro anno di appunti.

V. ARCA ARCANORUM. Nuovo laboratorio euristico di filosofia, arti varie, gioco e umana armonia (2013), 22 lezioni. Basato sugli arcani maggiori dei tarocchi.

V bis. URNA MARIS BAROCCA. Nuovo festival capuano di scienza, filosofia, gioco e poesia (2013), 12 lezioni, 11 delle quali consistono nella riduzione di due lezioni di Arca Arcanorum. Il titolo Urna Maris barocca è un anagramma di Arca Arcanorum bis.

VI-VII. ENCYCLOPÆDIA CŒLESTIS. Novissimo laboratorio euristico di filosofia, arti varie, gioco e umana armonia (2014), 15 lezioni. Parte I: LE MUSE, basata sulle nove Muse classiche e sugli otto cieli del sistema aristotelico-tolemaico, dalla Luna alle stelle fisse, più la Terra. Parte II: LO ZODIACO, basata sulle dodici costellazioni zodiacali e relativa mitologia.

VIII. LE 77 MERAVIGLIE DELL'OTTOCENTO PALASCIANIANO. Novissimo festival capuano di scienza, filosofia, gioco e poesia (2015), 11 lezioni. Basato sulla storia degli anni dal 1815 al 1891, sette anni a lezione, dedicando particolare attenzione alla vita di Ferdinando Palasciano, nato nel 1815 e morto nel 1891, pro-pro-prozio di Marco.

IX. MAIEUTICON (2016), 9 lezioni. Basato sulle nove Muse classiche nella rivisitazione di Marco Palasciano. Nota: da qui son tutti detti «festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, arti varie, gioco e umana armonia».

X. ONIRICON. Appunti per un'enciclopedia delle meraviglie (2017), 10 lezioni. Questa è la I parte del trittico AUROLALÍA. Cosa comporre con i nostri nomi (2017-2024). Basata sul nome di Eleonora Carmelina Bellofiore.

XI. DAL PALEOLITICO A PALASCIANIA. Undici salti in accelerazione geometrica lungo la storia dell'Homo sapiens sapiens (2017-2018), 12 lezioni. Basato su una cronologia della storia universale.

XII. ORTELIUS ROOM. Qui inizia il viaggio nella conoscenza alla ricerca dell'inconoscibile (2018-2019), 18 lezioni. Questa è la II parte del trittico AUROLALÍA. Cosa comporre con i nostri nomi (2017-2024). Basata sui nomi di Ferdinando Palasciano, padre di Marco, e Immacolata Cardillo, nonna paterna.

XIII. LA SELVA INFINITA (2019), 9 lezioni. Ampliamento della lezione n. 1 di Ortelius Room.

XIVa. L'IDEA DELL'UOMO (2019-2021), 13 lezioni. Questa è la parte I del trittico HOMO DEDALUS. 55 lezioni scelte del quindicennio 2009-2023 (2019-2025).

XIVb. PARALIPOMENI DE L'IDEA DELL'UOMO (2022), 14 lezioni. Questa è la parte II del trittico HOMO DEDALUS. 55 lezioni scelte del quindicennio 2009-2023 (2019-2025). Nota: da qui son tutti detti «festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia».

XV. OMNIA PALCO SACRA. I Quindici di Marco Palasciano (2023-2024), 1+15 lezioni. Questa è la III parte del trittico AUROLALÍA. Cosa comporre con i nostri nomi (2017-2024). Basata sul nome di Marco Palasciano.

XVI. DEDALO O IL SUBLIME. Un percorso nel labyrinthus mundi tra mito e storia (2024-2025), 28 lezioni. Il titolo Dedalo o il sublime è un anagramma di L'idea dell'uomo bis. Questa è la parte III del trittico HOMO DEDALUS. 55 lezioni scelte del quindicennio 2009-2023 (2019-2025).

domenica 29 settembre 2024

Resoconto del viaggio ab terra ad astra

A Capua, nella chiesa di San Salvatore a Corte, sabato 28 settembre 2024 – davanti a un pubblico di tredici persone – a inaugurazione del XXVII anno accademico palascianiano si è tenuta la XIV edizione di 100 Thousand Poets for Change in Terra di Lavoro: Ab terra ad astra. Ci occorrono anche le vostre poesie; diteci, di'! (qui l’annuncio).
L'Accademia Palasciania ringrazia Capua Sacra per la collaborazione e Giuseppe Bellone per la gran pubblicità fatta tramite i canali di Cose d'Interni Libri e di Capua il Luogo della Lingua Festival, nonché per il suo far da tramite con il Patto per la Lettura di Capua “Città che legge”. Essa inoltre si scusa con la Pro Loco di Capua, ed enti cooperanti, per essersi distrattamente sovrapposta alla commemorazione – in svolgimento nelle stesse ore – del sacco di Capua del 1501; ahinoi! se per tempo ci fossimo avveduti della concomitanza, si sarebbe spostato Ab terra ad astra al 5 ottobre, anche in ragione della elevatissima probabilità che “il grosso del pubblico” (da non confondersi con “il pubblico grosso”) avrebbe preferito di gran lunga il megaevento storico al microevento poetico.

Nella cui parte I il Presidente ad Vitam Marco Palasciano – dopo aver presentato il nostro programma 2024-2025, dominato dal festival-laboratorio in ventotto lezioni-spettacolo Dedalo o il sublime. Un percorso nel labyrinthus mundi tra mito e storia – ha intrattenuto un dialogo col Vicepresidente Onorario Roberto Cocchis, cospicuo autore e di romanzi gialli e di poesie, al quale la serata è stata dedicata (infatti il titolo dell'evento non è altro, in realtà, che un anagramma di Serata dedicata al Vicepresidente Onorario Roberto Cocchis) a celebrazione del X anniversario del suo ingresso nell'Accademia, avvenuto in occasione della IV edizione di 100 Thousand Poets for Change in Terra di Lavoro: Fiori da una terra avvelenata. Centomila poesie contro il biocidio (27 settembre 2014).

Nella parte II si sono avvincendati sul palco nove performer. Di séguito l'elenco sia dei performer sia di chi ha portato poesie lette da altri. Con asterisco i poeti. Fra parentesi le edizioni di 100 Thousand Poets for Change cui si è partecipato.
Angela Porcelli (XIV)
Antonella De Luca (XIV)
Gaetano Riccio (VIII, IX, XIV)
Giuliana Cenname (III, XII, XIV)
Luca Pellegrino (XIV)
Marco Palasciano* (tutte)
Olimpio Sparaco (XIV)
Renato Carpentino* (XIV)
Roberto Cocchis* (IV, V, VI, VII, VIII, IX, XIV)
Tiberio Madonna* (IX, IX bis, X, XI, XI bis, XII, XIV)
Cliccare qui per l'elenco di tutte le edizioni (2011-2024) di 100 Thousand Poets for Change in Terra di Lavoro.

Le foto sono di Roberto Cocchis. Le cinque qui di séguito ritraggono Cocchis sullo sfondo della platea, indi Palasciano a fianco di – nell'ordine – Porcelli, Madonna, Carpentino, Riccio e Pellegrino. Questi ultimi due affiancheranno Palasciano da attori nella messa in scena della sua commedia Nova. Sao ko kelli celi unqua li possette neuno, con la quale il 13 ottobre 2024 si aprirà la VII stagione della rassegna di FaziOpenTheater.

domenica 22 settembre 2024

S'apre l'anno accademico, o poeti!

Comunicato stampa sull'evento Ab terra ad astra. Grazie se lo potrete divulgare.

Sabato 28 settembre alle ore 19.00, per la felicità di chi ama leggere e scrivere poesie, l’Accademia Palasciania – in collaborazione con Capua Sacra, Cose d’Interni Libri e Capua il Luogo della Lingua Festival, nell’àmbito del Patto per la Lettura di Capua “Città che legge” – terrà nella chiesa di San Salvatore a Corte (Capua, via Principi Longobardi 19; ingresso libero) l’evento «Ab terra ad astra».

Si tratta della XIV edizione in Terra di Lavoro, a cura di Marco Palasciano, dell’evento globale «100 Thousand Poets for Change» (Centomila poeti per il cambiamento), una sorta di grande rito annuale dedicato alla poesia e alla speranza, che al principio d’autunno unisce tutti i continenti fin dal 2011, quando fu ideato dal compianto Michael Rothenberg (1951-2022) e dalla sua compagna Terri Carrion.

Tra le centinaia di edizioni locali che si terranno il 28 settembre 2024 o in date vicine, quella di Capua varrà fra l'altro a inaugurare il XXVII anno accademico dell'Accademia Palasciania, nonché a celebrare il X anniversario dell'ingresso di Roberto Cocchis nell'Accademia di cui quest'anno è diventato Vicepresidente Onorario. Infatti il titolo completo «Ab terra ad astra. Ci occorrono anche le vostre poesie; diteci, di'!» non è altro, in realtà, che un anagramma di «Serata dedicata al Vicepresidente Onorario Roberto Cocchis».

La prima parte di «Ab terra ad astra» consisterà in un dialogo fra Palasciano e Cocchis, sapido e sapiente autore in versi e in prosa, fra l'altro d'una serie di romanzi per «Città in Giallo» ambientati a Genova.

La seconda parte sarà un reading collettivo in cui chiunque potrà declamare, o far declamare, le proprie poesie o quelle dei propri poeti preferiti. Tema libero (sperando che non manchino versi contro la guerra né dediche a popoli oppressi, come il palestinese, e alle minoranze perseguitate nei vari paesi del mondo).

Gli autori editi potranno esporre in loco copie dei propri libri, o recandoli autonomamente o contattando al piú presto Cose d'Interni (0823 961622) affinché la libreria le faccia arrivare.