Sonetto
su una foto del Carrino
su una foto del Carrino
Se – o crudele – non desse alla passione che mi combure* un limite il tuo gelo come limita l’orizzonte il cielo, in una fiamma sola – alla visione di questa foto, in cui troppo maschione tu sei – sarei tutt’arso; e lo sfacelo di me sarebbe terminato in velo di cenere, cui il vento dispersione pietoso avrebbe data; e nulla piú di me sarebbe alfin rimasto al mondo, salvo l’eco del pianto, incapsulata nella memoria delle Muse: «O tu che il mio cuore hai marchiato nel profondo, muoio perché tua bocca ho mai baciata!». |
* L'ebbro ringrazia il Presidente stesso ·d'avergli suggerito questo verbo, ·pur in disuso da svariati secoli; ·védansi qui le fonti filologiche.
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