17 ottobre 2009

L'Accademia presenta l'Amarelli


Di dolci novità
si tinge il calendario,
o d'antiche salsedini il nontempo:

tanto per cominciare anzi finire, giovedì 22 ottobre 2009 alle ore 20.00 (o un pochino più tardi: ché prima andremo a rendere omaggio ad Antonio Moresco e al Premio Napoli, a Palazzo Reale!) si terrà in Napoli, a piazza del Plebiscito, presso la libreria Treves, un incontro meraviglioso tra poeti, mitografi e amanti della poesia e del mito, Donne sull'orlo dell'oracolo, fulcro vertiginoso il tema della «ripresa d'interesse per la mitologia antica nella letteratura contemporanea».


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A sinistra: l'esterno della rinomata  libreria Treves, portici di piazza del Plebiscito. A destra: Viola Amarelli.

L'evento è a cura dell'Accademia Palasciania e dell'associazione culturale Centro di Poesia, presenti i rispettivi Presidenti. Terza sua anima, anzi protagonista, sarà la poetessa avellinate Viola Amarelli, con il suo raffinatissimo poemetto in ventisei frammenti Notizie dalla Pizia, di recente pubblicazione presso LietoColle.



A farle ala saranno Antonio Cuccurullo, Presidente del Centro di Poesia, che terrà l'intervento introduttivo; e Marco Palasciano, Presidente dell'Accademia Palasciania nonché poeta anch'egli – pur se per l'occasione si presenterà in veste di narratore, narratologo di sé stesso, presentatore e attore. Il Maestro Palasciano avrà infatti il quadruplice compito, per dolce volontà dell'Amarelli, di:

 interloquire con colei in merito alle di lei "Nopizie" (tali, fra lor, per ludo le vezzeggiano);

declamarne al leggìo i frammenti alati;

tenére un intervento sulla presenza del mito nella letteratura palascianesca,

e di sé declamare:

in primis qualche excerptum dal racconto lungo del 1992 Un compendio di storia universale (soffermandosi in ispecie sulla figura della vecchia di Babele, sorta di pitonessa tessitrice);

 e infine – scritto lo scorso mese per un'antologia tragicomico-erotica d'imminente pubblicazione – il racconto breve Sù e giù su un vulcano addormentato, dove il mito di Mirra e Ciniro si trasmuta in delirio iperbarocco da orgasmo isosillabico.

(Talché, nell'annuncio che gira dell'evento, annota l'Amarelli: «Guida magistralis, letture e impossibili silenzi di Marco Palasciano».)




E detto ciò, dulcìpedi lettori,
passiamo ad altro; ché
l'attimo è cornucopia.




Oggi abbiamo aggiornata la documentazione fotografica sull'evento capuano del 9 ottobre scorso, aggiungendo gli scatti di Norberto: vedi qui. Ed entro questa domenica, saranno disponibili sul sito novo di Capuanova le videodocumentazioni.




Il 22 ottobre, come sù accennato, Antonio Moresco sarà nuovamente presente sul territorio campano: stavolta in Napoli, a Palazzo Reale (dove il nostro Maestro Palasciano, o ricordi di miele!, ebbe le proprie Prove presentate da Corrado Bologna et alii, due anni fa), a ricevere alle ore 17.00 da Silvio Perrella et alii, per il suo apporto alla letteratura italiana, il premio speciale della Fondazione Premio Napoli. Ad accompagnarlo, anche stavolta, l'ardente attore Ciro Carlo Fico. In più, in collegamento radiofonico con la collaborazione di RadioRai e Fahrenheit: Carla Benedetti, Dario Voltolini, Marino Sinibaldi e il premiato per le la letteratura straniera, John Ashbery.




Infine, è probabile che una delegazione dell'Accademia faccia un salto a Napoli già mercoledì 21 ottobre, per la presentazione delle 18.00 alla libreria Ubik di via Croce. Di Alessio Arena, nato a gennaio dell'84, si presenterà il notevole romanzo d'esordio L'infanzia delle cose, Manni ed.; e a presentarlo saranno i nostri beneamati scrittori di fama Luigi Romolo Carrino, che l'Accademia Palasciania alla scorsa Festa dell'Amicarium premiò con un attestato di merito speciale «per il suo contributo all'evoluzione spirituale di Marco Palasciano», e Massimiliano Palmese curatore del patchwork narrativo Napoli per le strade, Azimut ed.; a apertura del quale, a nostro onore, volle collocare il frammento diaristico di Marco Palasciano Starobinski alle undici; e per tale gesto portafortuna, il libro vinse il Premio Girulà.


 
A sinistra: Alessio Arena con L.R. Carrino. A destra: Massimiliano Palmese con il trofeo del Premio Girulà.

Quanto al giovane Arena – cervello in fuga in quel di Barcellona, al pari di qualche nostro accademico scienziato – va detto che i suoi interessi vanno oltre la mera letteratura, come questa canzone alata mostra:

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