25 giugno 2009

Giarrì, Giarrì, l'è a Na' la «Messalì'»!

Giovedì 25 giugno alle ore 18.00, in Napoli, presso la libreria Ubik di via Benedetto Croce 28, alla faccia del sopravvalutato filosofo bacchettone* cui è intitolata la via, si terrà una nuova goduriosa presentazione del superlibro scelto da Marchese editore per inaugurare la collana «Moderno oltre Moderno»: Alfred Jarry, l'eroticissimo Messalina. Romanzo dell'antica Roma, con in appendice i due saggi più o meno folli sempre di Jarry Il tempo nell'arte e Commentario alla costruzione pratica della macchina del tempo.

Per l'occasione Marco Palasciano, tra l'altre cose designer
della copertina, darà lectura dei più stranguglioscenici lacerti della Messalina; all'affinamento della cui traduzione collaborò, pure. E già che ci siamo, l'invito ch'egli fece per la presentazione scorsa, la capuana d'aprile, lo replichiamo qui:

Non mancate! non mancate! vi aspettano gli stranguglioscenici lacerti! e io; io che forse faccio harakiri in diretta davanti a tutti, e il mio sangue sparso macchierà per sempre questo libro maledetto, se i dèmoni della passione mi agiteranno al punto da afferrare la katana e zac. Ah! che abisso! che luce! che voluttà di palpiti e scotòmi! Nulla sarà più come prima, quando avrete assaggiato la follia e il disonore di Messalina, imperatrice del... Ah! che misticismo! che pornografia! Lo stream of cosce ci trascina via! Jarry si rivolta nella tomba? no: sfonda la tomba ed esce per ballare.

Scordavamo: a presentare il libro oggi saranno (con per moderatore Francesco de Cristofaro, già entrato nella Storia per aver partecipato a due convegni e mezzo** su Marco Palasciano) un paio di membri del Collegio napoletano di Patafisica, Mimmo Grasso*** e Raffaele Rizzo, nonché il direttore della collana «Moderno oltre Moderno»  Giuseppe Merlino, docente di letteratura francese (presso – al pari di de Cristofaro che, scordavamo, è docente di letterature comparate – l'umida e palpitante Università di Napoli Federico II).

Tutti all'Ubik e viva re Ubu!



* Basti pensare a come osò occultare il romanzo d'amore omosessuale di Luigi Settembrini (sì, il patriota) I Neoplatonici, scoperto da Raffaele Cantarella nel 1937 scavando tra certe carte fuori posto della Biblioteca Nazionale di Napoli. O a come dispregiò, sempre Croce, il fantastico Uchronie di Charles Renouvier.

** Tutti a Napoli: nel 2006, presso la facoltà di Lettere e Filosofia della solita università, il mezzo convegno (Palasciano non essendone l'unica star) Perché la visione si racconti; nel 2007, a Palazzo Reale, il convegno Il romanzo tra reinvenzione della storia e furia linguistica; nel 2009, di nuovo in Aula Magna, Palasciano scrittore: dalla dialettica tra immaginazione e conoscenza alla letteratura come progetto enciclopedico.

*** Entrato nella Storia per aver curato l'antologia Mundus. Poesie per un'etica del rifiuto, Valtrend, 2008, contenente l'antiecloga autobiografica di Marco Palasciano Visita a una discarica illegale di ceneri tossiche nella campagna tra Napoli e Caserta.

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