Spot nostri in rima e in prosa sparsi in rete
dove si annuncia o cita l’imminente
venuta di Moresco il 9 a Capua
dove si annuncia o cita l’imminente
venuta di Moresco il 9 a Capua
L'abbozzo del cartoncino d'invito all'evento, con per sfondo
un affresco di Marco Palasciano, Paesaggio cardiaco, 1992.
PROSE
I
Colendissimo mastro de
Giov****, il 9 ottobre qui ci si tuffa nel Caos con tutti i panni. Non
si ha l’idea di quanto onore avrei della presenza sua, che leggo essere
ancora in forse; i più rossi tappeti stenderei, o azzurri, o qual si
vogliano; anche gialli, anzi noir. Moresco in Capua! se non è evento
questo, cosa lo è? è come dire Kafka a Casagiove, Dostoevskij a Aversa,
Joyce a Mondragone. Venghino, venghino, da tutto il casertano e almen la
crème di Napoli! non deserto, ma tumultuar di popoli!
II
Mi raccomando di portare amici, amanti, parenti, servitori, robot erotici e animali domestici.
III
Mars**** amabilissimo, se
il 9 ottobre mi porti a Capua la tua mellea e sulfurea persona, con
degna aggiunta d’altre 30-40 persone, per premio scriverò un giorno un
racconto a quattro mani con te, o anche a quattro zampe alla bisogna.
IV
Gentilissime anime, se avete amici e sodali e parenti e serpenti in zona o voi stessi in essa siete, invitateli/invitatevi alla grandiosa presentazione di Antonio Moresco e della sua opera-mondo Canti del caos; ecco il gruppo del come. Ossequi alati.
V
O Palm*** adorato, col
qual divido premi e antologie! io e tutta l’Accademia Palasciania ci
raccomandiamo, quanto alla certo magistrale tua lezione
all’Ubik dell’8 ottobre, di invitare durante essa gli astanti alla
nostra presentazione di Antonio Moresco e del suo romanzo-mondo Canti del caos, la quale si terrà a Capua il giorno dopo. Grazie da parte di Apollo, delle Muse, dell’Accademia, di Moresco e me.(Naturalmente oserò inviare un sms per ricordartelo, se non me lo scordo.)
VI
Per far cosa gradita, a tutti coloro che verranno il 9 ottobre a Palazzo Fazio per assistere alla presentazione di Antonio Moresco e del suo romanzo-mondo Canti del caos, sarà regalato un libro di poesie di Marco Palasciano: gli straordinari Ventidue frammenti dal canzoniere in progress, naïvemente illustrati dall’artista bolognese Antonia Ciampi.
Vedete qui e cliccate sull’immagine in basso, per averne un assaggio!
(La poesia che comparirà, però, avvertiamo, è molto diversa dalle solite palascianesche, in ispecie di adesso, che tendono a essere in soli endecasillabi e settenari. E sì, è un regresso; ma che farci? sono i rischi dell’arte; ora al passo, ora al lasso, ora al sconquasso.)
VII
Mio angelo, ti aspetto per baciare le tue mani venerdì alle 18.30 a Palazzo Fazio, se non sarai perduto nello spazio e se per te vedermi non è strazio, essendone già nella vita sazio; non è un pagare un dazio, è un venire a veder vivi Ovidio e Orazio.
DIALOGHI IN PROSA E PROSIMETRI
I
— Caro, non sono sicuro che riuscirò ad essere presente il 9 ottobre. Ti terrò aggiornato. Un abbraccio.
— Bene, ma vedi bene: la tua presenza mi onorerà, la tua assenza ti disonorerà.
II
— Palasciano, abbiamo capito!
— Ahimè, ma allora come mai su 480 amici di Faceboook che ho, soltanto 61 hanno aderito al gruppo Aiutiamo Marco a riempire la sala nel giorno più importante della sua vita!? cioè il 12,7%. E l’87,3%? che sta a far questa gente nel mio feisbuccatoio, se batte sì la fiacca? meglio se se ne stacca!
III
— Comunque Moresco è l’autore che meno ti si addice.
— Ma, mio gentile, tu non mi conosci abbastanza da dir cosa s’addica o non s’addica a me; conosci solo il mio lato neoclassico ed il ludico, forse. Ho tanti registri quanti ho peli, sappi, e son più le cose che si sogna la mia filosofia di quante (Amleto direbbe) stiano tra la terra e i cieli. |
IV
— Emiliano! l’ora è fatale; non puoi mancare, né mancare di portarmi almeno 500-600 teanesi e limitrofi e casertani in genere e qualche scampolo di napoletanerìa eccetera. Oh, non è da credersi che in cento anni si sia avuto a Capua avvenimento artistico-culturale più magno e magnifico di questo: Moresco e i Canti del caos. Io presento, tu presèntati. Suvvia, suvvia! breve è la via! lunghissimo l’orgasmo!
— Sull’evento non ho riserve, ma è l’orario che è distruttivo! Voi escludete dunque che un commerciante, un professionista o un lavoratore del terziario possano interessarsi ad un incontro letterario?
— Ecco, l’avevo detto tuttavia: «L’ora è fatale»... Ahi, non è colpa mia: l’orario fu pensato dal Palazzo; or me lo fai notare, e resto come un cazzo. Ma che fare, ormai? diserta, fuggi; e dal sen della Musa il latte suggi. Ostacolo non v’è che non si possa superar, pur con una rotta d’ossa. |
V
— Grazie, cara, anche se la tua mappa non indica Palazzo Fazio ma un punto sperduto e lontanissimo della campagna...
— Guarda che quella cartina mi ha fatto diventar matta. Per ora l’ho passato così, poi vedo di aggiustarlo.
— Ma... intendevi dire quella mappa o... una cartina che non riuscivi a arrotolare?
— Mi riferivo alla mappa da inserire nel blog. Comunque domattina ci riproverò.
— Domattina? no, dài! se tu mi passi un attimo la password, posso provarci io adesso: sono il blogger più sprint della blogsfera. |
— ...
— Mia adorata, ecco fatto. Ora la mappa sì perfetta è, che l’anima soffolce, e fa parer la vita un frutto dolce pur s’è amaro in realtà e il palato allappa. |
RIME
I
Ahi, Cron mi falcia e ancor non rispondesti; verrai tu da Moresco il 9 a Capua? deh, di’, prima ch’Entello posi i cesti sulla spiaggia dell’isola di Papua, o quale spiaggia fosse, e ch’ogni foglia si giaccia ai piè dell’alber che si spoglia. E intanto, mi fai un po’ pubblicità tra Napoli e Caserta e Aversa e qua? |
II
Con ritardo rispondo, scuserete; gettavo altrove reti nella rete, a irretir quanta più si possa gente e godere platea più consistente venerdì 9 ottobre appo Moresco nel mio borgo frufrù e arcivescovesco. |
III
Cristiano, a te m’affido; se aùni una paranza grande, grand’allegranza ne avrà il mio cor, che incido fin d’ora con la C del tuo nome. Se qui verrete almeno in cento, sarò tutto contento; ma se in meno di tre, mi affogo nel bidè. Suvvia, suvvia, venite, le Muse non tradite! val più un Moresco a Capua che un viaggio premio a Papua. |
IV
Posi***** gentile, attendo te, Matteo e altri mille, venerdì da me per la presentazione di Moresco (se ad arrivarci vivo ci riesco). |
V
Ricòrdomi di te che sei la Pia; e se non l’hai di già, ti fia donato o un biglietto per una gita a Papua o il libercolo in versi mio, citato là dove il link ch’è sotto qui t’avvia. L’avrai, se vieni, il 9 ottobre a Capua. Scacci intanto ogni nube e ogni malanno il mio augurio: felice compleanno! |
VI
Auguri d’una bella giornata e d’un bell’anno; auguri a te, Gabriella; felice compleanno. Se le mie poesie nuove gradissi in dono poi, t’aspetto a Capua il 9 dove saremo noi. |
VII
Ossequi anche al Velo*** qui passante, che in Napol vive, onde non ha scusante: lo attendo al Mercadante il giorno 6, e a Capua il 9, e infine lo vorrei il 22 da Treves e dintorni. O onusti, orrevol, portentosi giorni! |
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