Che altro più sarebbe qui da dire? forse che la croce turba la nostra sensibilità in quanto simbolo di punizione del pensiero libero, e a noi accademici nati quattordici secoli dopo la chiusura dell'Accademia di Atene* ricorda soprattutto la persecuzione che dovettero subire i non cristiani. Eggià! il lettore ignorante crede – per aver visto Quo vadis? (1951), Ben-Hur (1959) e altri kolossal di parte – che siano stati dati ai leoni e ai pali i paleocristiani e basta; invece, no. I giochi** si capovolsero, da Teodosio in avanti; e coloro il cui credo pretendeva d'avere a fondamento l'amore universale si dettero allo sterminio, in primis morale ma volentieri anche materiale, di chiunque avesse dell'universo una visione che non necessitasse della presenza di Cristo – o di quella dei suoi sedicenti vicari. E in che modo a quel tempo i non cristiani venivano estinti? principalmente, la crocifissione.
Ecco. Finché non lo si schiodi dalla parete, il crocifisso sarà lì a minacciare: «Il giorno che riavrà il potere d'un tempo, la Chiesa tornerà a torturare e dare morte a coloro che si rifiuteranno di far parte di lei!». Chiudiamo su un aneddoto esemplare. Da Vlassis G. Rassias, La demolizione dei templi (1994):
Anno 580. La polizia cristiana attacca un tempio segreto di Zeus ad Antiochia. I sacerdoti del tempio si suicidano; il resto dei pagani presenti viene arrestato. Tutti i prigionieri, incluso il vicegovernatore Anatolio, dopo essere stati torturati sono mandati a Costantinopoli per comparire in giudizio. Condannati a morte, furono gettati in pasto ai leoni. Ma, poiché gli animali non strapparono loro neanche un pezzo di carne, i pagani furono crocifissi. Quindi i loro cadaveri furono trascinati per le strade dalla folla, e infine lasciati insepolti nella polvere.***
Facile chiusa gnomica: talvolta sono meglio i leoni che i cristiani. |
Dettaglio da Pieter Paul Rubens, Daniele nella fossa dei leoni (1618). Washington, National Gallery of Art.
* L'Accademia, fondata da Platone circa mille anni prima, era il centro della cultura pagana superstite nell'impero. La sua chiusura, imposta dall'infame decreto giustinianèo, segna idealmente la morte della filosofia (che risorgerà solo al sorgere dell'età moderna; la "filosofia" medievale consisterà in un millennio d'eunuca teologia). Era il 529 e.v.; Giustiniano I era salito al trono bizantino un paio d'anni prima. Sua moglie, per inciso, in gioventù faceva la prostituta.
** A proposito di giochi: sotto Teodosio I furono anche aboliti i Giochi Olimpici (dopo undici secoli e mezzo di splendore). Era il 394; e alcuni storici considerano questa, piuttosto che altre, la data della fine del mondo antico.
*** Originale:
580. Έφοδος των «διωγμιτών» της Αντιοχείας σε μυστικό Ναό του Θεού Διός. Ο ιερεύς αυτοκτονεί επί τόπου, αλλά συλλαμβάνονται αρκετοί θρησκευτές και ανάμεσά τους ο ύπαρχος Ανατόλιος (Chuvin, σελ. 144). Οι κρατούμενοι βασανίζονται και στέλνονται στην Κωνσταντινούπολη για να δικασθούν (και σε αυτό το χρονικό σημείο τοποθετούν οι μη χριστιανοί ερευνητές την απαρχή του ιεροεξετασμού). Ο χριστιανικός όχλος της Κωνσταντινουπόλεως, ερεθισμένος από τις μυστικές δίκες, λυντσάρει στους δρόμους διάφορους, πραγματικούς ή υποτιθέμενους, Εθνικούς. Οι Αντιοχείς Εθνικοί καταδικάζονται σε θάνατο και ρίχνονται στα θηρία του Ιπποδρόμου που όμως δεν δείχνουν πρόθυμα να τους κατασπαράξουν. Οι χριστιανοί τους θανατώνουν τελικά με σταύρωση. Τα πτώματά τους σύρονται από τον όχλο στους δρόμους της πολεως και πετάγονται άταφα στους σκουπιδότοπους. |
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