20 agosto 2009

Il ludostoricismo definito

Dalla parte undicesima del nostro Glossario per xenòfoni e ignoranti ritagliamo e portiamo a più alto ingrandimento, considerato il suo particolare peso, il lemma seguente.

ludostoricismo: pratica filosofico-letteraria (inaugurata, per quel che ne sappiamo, nel 1992 da Marco Palasciano col racconto Un compendio di storia universale) tesa – oltreché all'alétheia* morale**, per grazia delle Muse, e al conseguente sputtanamento dei valori inautentici – a sottolineare la natura sovrapponibile e intercambiabile degli eventi ed elementi della storia umana giocando, come un bimbo demiurgo dei suoi oggetti, alla costruzione di rappresentazioni ibride facenti libero ricorso al mito (inclusi i registri della fiaba, dell'horror ecc.) e all’anacronismo (talora in levissimi tocchi, all'interno di un quadro il più possibile fedele alla documentazione disponibile; talaltra, tanto pesantemente da obliterare ogni coordinata); rappresentazioni in varia misura confusionali e tuttavia idealmente funzionali alla mimesi dello Zeitgeist, nel contempo mettendo in discussione l’idea stessa di Zeitgeist sulla base dell’idea che i fenomeni antropologici presentino determinate caratteristiche universali e atemporali. Il ludostoricismo rientra nel più vasto campo della storiografia anomala (insieme con l'ucronìa, col romanzo pseudostorico*** se non col romanzo storico tout court, con alcuni sottogeneri della fantascienza quali la futurografia**** e il resoconto di viaggio nel passato in macchina del tempo, ecc.). Un esempio di opera precursora del ludostoricismo palascianesco, in parte, si può considerare Lisztomania, lungometraggio di Ken Russell del 1975; alla cui base, però, si trova più lo iocus che il ludus*****.



* alétheia: svelamento della verità.

** Qui si fa maramèo al pensiero debole.

*** pseudostorico: che inserisce nella narrazione elementi falsi (in genere per condirla e renderla più appetitosa alle masse avide di storie d'amore, duelli e altre puttanate; vedi Ettore Fieramosca o La disfida di Barletta di Massimo D'Azeglio, del 1856, guasto d'un improbabile triangolo amoroso tra il buono Fieramosca, il cattivo Cesare Borgia e la bella Ginevra di Monreale).

**** futurografia: narrazione di eventi collocati in immaginarie epoche future.

***** I termini latini iocus e ludus sono ambedue tradotti in italiano dalla parola gioco; ma iocus – che si colloca all'opposto di serius – pertiene al campo dello scherzo, della pernacchia, della barzelletta, del riso facile ed effimero; il termine ludus risuona, diversamente, di quella certa serietà, sacrale seppur lèpida, che l'odierna psicopedagogia ritiene basilare per il gioco.

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