12 agosto 2009

«Odio teso», anagramma di «Teodosio»

L'Accademia Palasciania esprime la sua soddisfazione per la recente sentenza del TAR del Lazio proclamante l'illegittimità dei crediti scolastici relativi all'ora di religione. Da sempre è nostra profonda convinzione che la Chiesa sia cattiva, il che è continuamente dimostrato dal suo odio furioso nei confronti di tante cose buone; e noi con furore simmetrico odiamo lei, perciò grande è il nostro godimento a ogni occasione in cui qualcuno riesca a staccare – non importa se per un breve istante – gli artigli draculeschi della Falsa Madre dall'angelico petto dell'Uomo non robotico, al quale essa brama di strappare il cuore e mangiarlo caldo, a grandi morsi ferini, tra il sangue e la bava a colarle dal labbro schiumante, occhi a esoftalmo alieno fisso al niente.

Ma, in 1629 anni*, la Falsa Madre è riuscita solo a straziarlo d'unghiate a pelle, anche a carne però non abbastanza a fondo, l'Uomo non robotico, o noi non saremmo noi; né crediamo che potrà mai riuscire a svuotargli il torace, a fare orrenda caverna dove sostituire il divelto con una scatola ticchettante, convertendo ogni anima in anima d'insetto.

E non credano d'ingannarci, intanto, le mantidi spietate, sbandierando le proprie opere pie: è mascherata, è copertura, è fumo. Noi sappiamo. Per ogni miserabile cui date un pezzo di pane, c'è un pezzo di pane che rendete miserabile. Cioè una persona buona che diventa cattiva, captiva, captiva diàboli, abbracciando in buonafede una fede il cui unico scopo è distruggere il dio che è in ogni essere umano, asservendolo al grande niente che chiamate Dio. Ciò affinché dal gioco doloroso possano trar piacere quei Signori che sono i primi schiavi di sé stessi: i vestiti di porpora e di tenebra.



L'illustrazione superiore è La piovra vaticana, del 1923, di Giuseppe Scalarini (1873-1948). Lo sappiamo, è abusata; ma usarla ci fornisce l'occasione di svelarne, a chi ciò prima ignorasse, autore e datazione.

* Tanti ne sono passati dall'editto di Tessalonica, con cui Teodosio I et alii dichiararono il cristianesimo religione di stato dell'impero romano.

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