Questo post ha subìto continui aggiornamenti, per una settimana.
Riceviamo
da fonte rossa, e — noi rivo incolore — di séguito pubblichiamo, alcune
informazioni per poter fornire aiuto alle popolazioni colpite dal sisma
dell'Aquila. Le integriamo con dati da noi raccolti altrove (vedi anche
terremotoabruzzo.pbwiki.com); e cancelliamo
quelli sull'emergenza sangue, che è finita e anzi c'è il problema
opposto: troppi si recano a donare, pare, e intasano i centri AVIS.
Inoltre attenzione agli SMS degli sciacalli, che si
firmano fintamente «Protezione civile» avvisando di nuove forti scosse e
invitando la gente ad abbandonare le case per predarle. Vedi inoltre qui.
RETE DI ACCOGLIENZA SFOLLATI
Stiamo
predisponendo una rete di persone disponibili ad ospitare gli
sfollati. Per questa ragione vi chiediamo, se abitate in regioni
prossime alle zone interessate dal sisma e siete nella condizione di
ospitare qualcuno, di comunicarci a partire da ora le seguenti
informazioni: nome, cognome, indirizzo, telefono, indirizzo e-mail,
numero delle persone che potete accogliere, numero delle stanze e durata
approssimativa della disponibilità. Il nostro indirizzo e-mail è sinistraeliberta.volontari@gmail.com e tel. Patrizia 3404706576. Potete telefonarci 064620701.
Aggiungiamo: chiunque avesse una struttura alberghiera in Abruzzo in grado di ospitare, chiami lo 0854308309.
GRUPPI DI VOLONTARI
Stiamo
comunicando alla Protezione civile le disponibilità dei nostri
militanti, attivisti e simpatizzanti a recarsi in Abruzzo per fornire
assistenza, aiuto e soccorso alla popolazione. Chi di voi fosse
disponibile può comunicarcelo fin da ora all’indirizzo: sinistraeliberta.volontari@gmail.com
e al numero di tel. Patrizia 3404706576. Comunicateci anche, nel caso
le aveste, le competenze specifiche che potrebbero essere utili ai
soccorsi (es. medici, ingegneri, infermieri, psicologi, assistenti
sociali, cuochi).
Aggiungiamo altri dati: i volontari addestrati d'ogni
regione possono chiamare il 3270499293. Ma, aggiornando, pare che ci
sia stata troppa offerta, e che la Protezione civile non voglia più
nessuno.
Intanto, nella pagina di Facebook dedicata a una carovana di attivisti napoletani
leggiamo, in commentario: «Abbiamo deciso di promuovere la solidarietà
dal basso in modo diretto, non mediando con chi è responsabile di tante
tragedie in tutta italia. Lì non ci sono solo campi gestiti dalla
Protezione civile, ma anche da associazioni e attivisti di centri
sociali. Il campo dove andremo si chiama Coccinella».
«Si dovrebbe partire da Napoli con macchine e furgoni; chi è interessato ci contatti al più presto», dice il loro comunicato.* E un successivo aggiornamento: «Chi ha a disposizione mezzi
(furgoni ecc.) per la carovana e vuole contribuire al viaggio può
contattare Antonio (3281719299) che al momento sta facendo un lavoro di
raccordo».
Quanto
al quando: «Dopo le ultime scosse, la Protezione civile ha ribloccato
gli ingressi ai luoghi disastrati, e saranno riaperti per Pasqua, o
dopo». Ma ecco un ulteriore aggiornamento:
E' confermato che giovedì 9 aprile partirà una prima carovana di aiuti per il campo sfollati di Tempera,
paesino tra i più colpiti e nel quale si è già attivata una rete di
solidarietà dal basso che fa da riferimento. Le realtà che vogliono
partecipare e chiunque può mettere a disposizione furgoni o altri mezzi
di trasporto devono immediatamente contattare Antonio (3281719299) che sta coordinando la partenza.
Queste
le ultime novità sul piano degli aiuti dal basso. Il problema è
naturalmente avere dei canali che garantiscano efficenza e trasparenza e
al tempo stesso relazione diretta con la popolazione locale. Al momento
le due situazioni in cui questo avviene sono nel campo sfollati di
Tempera, dove questo canale è costituito principalmente dai militanti
del Prc che si trovano lì, e il campo di Fossa (l'epicentro della scossa
di oggi), dove si è costituito un ponte stabile tramite la presenza
degli attivisti del centro sociale Spazio Libero 51 de l'Aquila e
diverse realtà romane (dal Forte Prenestino ai movimenti per la casa).
Nel
campo di Fossa si starebbe attrezzando anche un mediacenter per rendere
più immediate e trasparenti le comunicazioni. La scelta di intervenire
nei paesi è anche perchè sono le realtà più abbandonate.
Da quello che abbiamo saputo: la situazione è molto difficile e la macchina degli aiuti istituzionali si mette in moto con molta maggiore lentezza di quello che dicono in televisione...
manca davvero di tutto e quasi tutti anche stanotte dormiranno in
macchina. Del resto la pressione del governo è perchè gli sfollati si
trasferiscano negli alberghi della costa o in altre regioni. Ma si
tratta di una popolazione in gran parte contadina e pensionata che è
determinata a restare accanto al proprio paese: vuole seguire e
controllare l'intervento che faranno sulla sua casa, perchè ha paura di
perderne il controllo (e visto quello che è successo altrove, tipo in
Campania, e le persone che stanno coordinando tutto da Bertolaso a
Zamberletti è difficile dar loro torto...). Quindi non hanno intenzione
di spostarsi.
Al momento ci è stato detto che serve soprattutto portare aiuti, principalmente coperte,
vestiti, pannolini, detersivi e saponi, salviette umidificate, cibo in
scatola, latte... Non servirebbero ancora i volontari per
rimanere là, perchè nella maggior parte dei casi non potrebbero fare
molto. Infatti, come dimostra drammaticamente la scossa di oggi, non è
ancora possibile ritornare nei paesi. Quando questo avverrà (tra una settimana probabilmente) ci sarà invece molto da fare e serviranno persone.
Per la carovana di giovedì servono innanzi tutto mezzi di trasporto degli aiuti, in particolare furgoni e non auto. Per dare la disponibilità di furgoni ecc. 3281719299.
Ma
soprattutto con il viaggio di giovedì dovremmo riuscire ad arrivare a
una razionalizzazione completa della situazione. Almeno in questi due
campi avere dei riferimenti stabili, anche telefonici, e un minimo di
pianificazione dell'intervento. Un quadro di riferimento per tutte le
realtà di base che vogliono contribuire e organizzarsi per portare
soccorsi, e per la fase in cui serviranno di più i volontari per
restare.
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RACCOLTA COPERTE, MEDICINALI, VESTIARIO, MATERIALI UTILI A RIMUOVERE LE MACERIE
Siamo
coordinati con la Cgil di Pescara per la raccolta di alimentari (solo
scatolame, latte e prodotti a lunghissima conservazione) e medicinali. Il centro di raccolta Cgil è a Pescara in via Benedetto Croce 108.
Per vestiario, coperte e altro si attendono altre disposizioni dai
soccorritori; nelle prossime ore vi daremo nuove informazioni
attraverso le newsletter e il nostro sito.
Aggiungiamo che per donare viveri, coperte, medicinali, pannolini, teli impermeabili e altro, si può anche contattare l'800860146, oppure lo 0668208.
E ancora: sui punti di raccolta cibo in Napoli, leggiamo da una parte che da martedì 7 aprile ve ne sarebbero almeno tre: RIONE ALTO (via Pasquale del Torto 1/b), tel. 0817701332 / 3491394416; QUARTIERI SPAGNOLI (parrocchia Sant'Anna di Palazzo), tel. 3477769962; MARIGLIANO (via Faibano 65), tel. 3393513740. Telefonate per sapere se sono ancora attivi.
(Cancelliamo
dal nostro post una scheda inerente altri punti di raccolta napoletani,
ma raccolta limitata alle giornate del 7 e dell'8, a cura
dell'organizzazione «Napoli senza munnezza».)
Da un'altra parte leggiamo, inoltre, di un punto di raccolta per cibo, vestiti, coperte, medicinali, saponi ecc. che sarà allestito dai ragazzi dell'Orientale a PALAZZO CORIGLIANO
(piazza San Domenico Maggiore), nell'Aula Radioazioni, dalle ore 10.00
alle 22.00 di martedì 7 aprile e dalle ore 10.00 alle 19.00 di mercoledì
8.
I vestiti usati, diversamente da quelli nuovi, vanno portati alla CARITAS.
Ed ecco un'ulteriore voce rossa:
Il
circolo PRC di Bagnoli, in contatto diretto col PRC di Pescara,
partecipa alla rete di raccolta e trasporto di generi di prima necessità
verso il campo di Tempera (AQ).
Punto di raccolta di generi di prima necessità: sede PRC di Bagnoli, via Plinio 21 (piano terra), a 100 m dalla Cumana di Bagnoli; è possibile arrivare con l'auto davanti alla porta della sede. Sede aperta tutti i giorni fino a sabato 11 aprile; orari: 10.00-13.00 e 16.00-22.00. Domenica mattina sarà allestito un banchetto nella zona pedonale di viale Campi Flegrei. Il primo furgone è partito giovedì 9 con medicinali e generi di prima necessità; un altro partirà martedì 14 aprile: facciamo il pieno! Dall'Abruzzo si segnala necessità urgente di: acqua, latte UHT, pasta, riso, biscotti, zucchero, caffè, pelati, olio, scatolame vario, carta igienica, saponette, sapone da bucato, spazzolini, dentifricio, detersivo per piatti, disinfettanti, carta da cucina, cerotti, guanti, sacchi per la spazzatura, assorbenti, pannolini e pannoloni per neonati e per anziani, omogeneizzati, piatti, posate e bicchieri di plastica, ecc. E ancora: cioccolata, dolciumi, giocattoli. Continua inoltre la raccolta di coperte, sacchi a pelo, asciugamani, biancheria, vestiario in genere. Infine è possibile contribuire anche con una donazione: c/c bancario «Rifondazione per l'Abruzzo», IBAN: IT32J0312703201CC0340001497. |
E un'ultima voce:
I
Rappresentanti degli Studenti della Università degli Studi di Napoli
Federico II in collaborazione con le associazioni studentesche
promuovono per le giornate di mercoledì 15, giovedì 16 e venerdi 17 aprile
p.v., dalle ore 10.00 alle 13.00, una raccolta di beni di prima
necessità da portare successivamente nelle zone colpite dal sisma.
Abbiamo individuato nelle varie sedi universitarie della Federico II
alcuni centri di raccolta che riportiamo qui di seguito insieme con le
eventuali variazioni sui giorni di apertura:
Facoltà di Agraria, Portici, via università 100, aula studenti.
Facoltà di Architettura, via Forno Vecchio, aule studio: solo giovedì.
Facoltà di Economia, complesso di Montesantangelo, aulario A.
Facoltà di Farmacia, livello giardino: tranne mercoledì. Facoltà di Giurisprudenza, palazzo di vetro, via Porta di Massa. Facoltà di Ingegneria, piazzale Tecchio 80, atrio (ingresso facoltà).
Facoltà di Lettere e Filosofia, cortile Don Bosco: tranne mercoledì.
Facoltà di Lettere e Filosofia, giardino di via Porta di Massa: solo venerdì.
Facoltà di Medicina, edificio 20, complesso universitario Policlinico: tranne mercoledì.
Facoltà di Medicina Veterinaria, cortile Don Bosco.
Facoltà di Scienze MM FF NN, complesso di Montesantangelo, aulario A.
Facoltà di Scienze MM FF NN, università centrale: solo giovedì. Facoltà di Scienze Politiche, ingresso facoltà e giardino. Facoltà di Sociologia, livello cortile: tranne mercoledì.
Ecco l’elenco dei beni necessari:
Alimenti a lunga scadenza Biscotti Scatolame latte a lunga conservazione Acqua minerale Scarpe da ginnastica Indumenti intimi nuovi Assorbenti igienici da donna Pettini e spazzole Asciugamani Dentifrici e spazzolini da denti Intimo per bambini Pannolini Tute Coperte Pigiami Il vestiario deve essere nuovo. Vi chiediamo inoltre di creare dei vostri centri di raccolta, nei vostri palazzi, nei vostri cortili, tra i vostri colleghi di studio o di lavoro e di consegnarli poi a noi per facilitare così il nostro operato e rendere questo intervento efficace. P.S.: Durante la tre giorni di raccolta alimentare nessun soggetto coinvolto è autorizzato a chiedere offerte in denaro. |
RACCOLTA FONDI PER L’EMERGENZA ABRUZZO
Stiamo
raccogliendo fondi da destinare all’emergenze immediata e i soccorsi.
Sinistra e Libertà ha aperto un Conto corrente bancario dedicato alla
sottoscrizione in favore delle popolazioni dell'Abruzzo: Bcc
Roma, ag. 021, Navona, piazza Nicosia 31; c/c n. 3346, IBAN IT 82 B
08327 03221 000000003346; causale bonifico: «Sinistra e Libertà
Solidarietà Abruzzo», da utilizzare per versamenti attraverso
bonifici. I soldi raccolti contribuiranno alla ricostruzione della Casa
dello studente.
Vedi anche, più sopra, nel riquadro col comunicato (in rosso) del PRC di Bagnoli, i dati circa il c/c di «Rifondazione per l'Abruzzo».
Aggiungiamo che al numero 48580 è possibile inviare SMS per la raccolta fondi a favore della popolazione colpita; ogni SMS inviato apporterà il contributo di 1 euro.
Attenzione alle finte raccolte: vedi qui, per esempio.
relativa al terremoto di Messina delle 5.21 del 28 dicembre 1908.
* E prosegue: «In queste ore drammatiche per il terremoto in Abruzzo la solidarietà con la popolazione, l'ansia e il lutto crescono di pari passo con la rabbia! Nessuna catastrofe naturale è mai solo una catastrofe naturale... e questo vale ancor più in un paese, il nostro, in cui prevenzione e tutela ambientale sono parole sconosciute. Le Istituzioni in generale e le persone preposte a questo pensano solo ai soldi, alle "grandi opere" che stanno ulteriormente indebolendo il territorio (solo la TAV ha prosciugato oltre cento chilometri di sorgenti dell'Appennino). Tutti conosciamo la dorsale appenninica come area ad alto rischio per i terremoti, ma nulla si è fatto in questi anni per la prevenzione sugli edifici! In questa situazione poi c'è la clamorosa superficialità con cui la Protezione civile e il suo capo Guido Bertolaso hanno gestito gli allarmi che arrivavano dal laboratorio nazionale del Gran Sasso e che avrebbero meritato ben altri approfondimenti (visto che peraltro c'erano state varie scosse di preavviso) che una denuncia per «procurato allarme»! Bertolaso, come lo abbiamo conosciuto anche in Campania, si è dimostrato uno che non presta attenzione a una reale salvaguardia della salute dei cittadini, ma si muove solo quando c'è da capitalizzare! In ogni paese "normale" oggi si pretenderebbero le sue dimissioni, invece qui diventa addirittura Commissario all'emergenza (in Italia è "Commissario a tutto"...) e magari domani Commissario alla ricostruzione! È fondamentale che i cittadini abbruzzesi abbiano in totale e trasparente controllo la gestione degli aiuti e dei fondi, altrimenti rischiano di pagare i prezzi che abbiamo conosciuto benissimo in Campania, dove a fronte di decine di migliaia di miliardi la gente restava nei container... Noi per parte nostra abbiamo imparato che la solidarietà più efficace è quella che nasce dal basso, dalle esperienze delle comunità, e per questo dobbiamo attivarci per poter al più presto, fin dalle prossime ore, dare un contributo di solidarietà e di vicinanza fattiva alla popolazione abruzzese. E soprattutto per portare gli aiuti di persona».
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