Gianluca! ti ho pensato e ti ripenso, e il mio pensiero, essendo io vate, è immenso; mentre s'io fossi water sarìa denso di cose tal, ch'è meglio che non penso. Ma nel pensare a te, che hai miglior censo, te che la vita ha travagliato e offenso, il pensier che mi vien non è melenso, ma dolcemente serio come incenso. E il mio pensarti, come dissi, è intenso; ma non gravato da sensuale senso, né certo ad alcun crimine propenso, ed anzi senza un filo di scompenso. Io, sì, talvolta l'ego m'autoincenso, e mi sento un pochin Camillo Benso di Cavour, ricercando altrui consenso a rendere il reame mio più estenso. Ma nel contempo, a questo dà compenso l'amore fraternale che dispenso a chi ricerchi un'oasi di buonsenso in questo mondo pieno di nonsenso. Sebbene io viva un po' nel controsenso, con quel che ho detto non sarai in dissenso, penso; e pensando te già a darmi assenso, qui d'un abbraccio alfin ti ricompenso. |
sabato 12 dicembre 2009
Cortesie monorime tra accademici
In fèisbuc un nostro alto accademico
ha dedicato a un altro la lirica che segue; per noi deliziosa, e degna
d'esser quivi riportata, in quanto esempio di componimento monorimo.
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