Acerra: inaugurato inferno in terra
L'Accademia
Palasciania nella persona del suo Presidente, per l'occasione vestito
di notturno colore, più alcuni Soci Ornamentali, ha partecipato
(Palasciano e un sodale anche in veste di membri del fantasmatico
Osservatorio capuano sull'ambiente urbano e rurale, ex Comitato capuano
allarme rifiuti) al corteo
di stamani che da piazzA del Castello si è mosso per Acerra, a lutto,
in direzione del cosiddetto termovalorizzatore; che in questo giorno
luminoso di sole, ma giorno di tenebre dello spirito, è stato inaugurato
da una probabile quanto improbabile reincarnazione di re Claudio di
Danimarca; e al quale inceneritore di rifiuti e speranze ci è stato
impedito di giungere, da uno spiegamento inspiegabile di forze dell'ordine
(elicottero wagneriano incluso) che in realtà, in questo caso come in
tutta la recente casistica acatartico-campana, hanno dovuto servire la
causa del disordine morale: perché che i cosiddetti
termovalorizzatori, e qualsiasi potere li avvalori, appartengano al
campo del più entropico antiumano, è evidente fin dal loro prefisso:
«termo», che anagrammato svela «morte».
Gli inceneritori sono un racconto a sé, se non un romanzo. Per ora dico
solo che chiunque ne parli bene lo fa per una di queste, in sintesi, tre
I: o per ignoranza, o per interesse, o per imbecillità.
Vignetta di Simona Bassano di Tufillo.
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