martedì 23 ottobre 2012

Una bella serata ludoteca

Si è tenuta lunedì 22 ottobre, lunga circa due ore e mezza, la lezione-spettacolo Uno scarafaggio esce da un carillon e inizia a divorare un libro. Serata di giochi e di ricerca euristica, terza puntata del seminario Euristicon. Le nozze di Ragione e Fantasia.

L'evento ha goduto dell'affluenza di ben 17 spettatori, là a Palazzo Fazio, trasformato per l'occasione in ludoteca; spettatori presto divenuti giocatori. E si è creata un'atmosfera particolarmente empatica, quasi che lo pneuma o quintessenza di quella parte del mondo si fosse magicamente armonizzato a perfezione; e con quanta facilità e felicità! :) sarà ch'eran tutte persone dall'anima pura. Sei i giochi messi in essere da Marco Palasciano:

Quiz: ventiquattro domande sono servite a richiamare i concetti utili a intendere appieno i titoli di tutte le dodici puntate di Euristicon, dei quali quindi si è potuta dar lettura d'un fiato senza soste esplicative (vedili qui).

Un gioco di movimento e di presentazione, variante del classico gioco delle sedie: tolte dalla platea, sono state disposte in cerchio sul palco, tutte quelle fino allora occupate meno una; il nostro improvvisatore sonava il pianoforte, bruscamente s'interrompeva, tutti si precipitavano sulle sedie, e l'unica persona rimasta in piedi doveva presentarsi rispondendo a tre semplici quesiti: «Chi sei?», «Una cosa che ti piace fare», «Una cosa che non ti piace fare»; quindi riscendeva in platea, portandosi via una sedia, e gli altri sul palco riprendevano a camminare, ripresa la musica; e così via, fino all'ultima sedia e persona.

Una bella domanda, ibrido del gioco dell'Oca e del gioco della verità: sul palco ha fatto la sua comparsa un tavolo; ciascuno ha scritto il proprio nome su un biglietto; i biglietti, capovolti a celare i nomi, sono stati disposti sul tavolo a formare un percorso circolare. Quindi l'Oca (una statuetta della Paperina disneyana, nella fattispecie) è stata fatta avanzare a turno da ciascun giocatore, tirando un dado, e il giocatore di turno aveva da fare una «bella» domanda, per poi scoprire il biglietto e vedere chi dovesse rispondergli; e talvolta è accaduto che dovesse essere ella o egli stesso.

Musica a programma, un gioco già sperimentato l'anno scorso durante De natura mundi, nella puntata intitolata Viaggio al fondo dell'io (vedi qui): i giocatori sono tornati momentaneamente spettatori, in platea, e al pianoforte il nostro improvvisatore ha sintetizzato i «ritratti musicali» di tutti loro, di volta in volta estraendo a caso da un'urna il biglietto corrispondente alla persona cui ispirarsi; e bisognava indovinare chi essa fosse.

Rifiuti umani, gioco psicodrammatico anticipatore d'atmosfere proprie del laboratorio teatrale che si terrà il 3 dicembre: dall'urna si sono estratti a caso, di volta in volta, i  nomi di due persone (chi non se la sentisse di giocare era libero d'astenersi e cedere il posto ad altri). Saliti i due attori sul palco, si ponevano l'uno di fronte all'altro; il primo, tenendo gli occhi bassi, confessava all'altro il proprio amore, infine rialzava gli occhi in attesa d'una risposta; allora il secondo attore o attrice poneva una mano sulla spalla del primo, e guardandolo negli occhi rifiutava il suo amore, però «umanamente», spiegandogli il perché.

La cacca mostruosa, giochino utile a esercitare l'arte della memoria: riportate le sedie sul palco e sedutisi in cerchio, a ciascuno si è domandato «Come l'ha fatta il bimbo stamattina?». Il primo giocatore rispondeva, a esempio, «Viola»; il secondo allungava in «Viola e schiumosa»; il terzo in «Viola, schiumosa e con dentro piume di fenicottero»; e così via, allungando sempre più la descrizione della cacca mostruosa; chi sbagliava, usciva dal gioco; fino a lasciare un solo vincitore.

Di gioco in gioco, hanno totalizzato più punti: 1. Oscar G., 2. Andrea De A., 3. Roberto B. Premi: dodici matite colorate, un quadernone, un blocco notes. A tutti i partecipanti, inoltre, è stato fatto dono d'un taccuinetto.

Oltre a condurre i giochi, Palasciano ha tenuto lezione vera e propria, tra il quiz e il secondo gioco, trattando dei seguenti argomenti: ricerca euristica, brainstorming, umiltà scientifica, calo dell'efficienza cognitiva connesso al nozionismo superficiale, serendipità, «Nel campo dell'osservazione la fortuna favorisce solo le menti preparate» (Louis Pasteur), come la fantasia da sola abbia molta potenza ma poco controllo e la ragione viceversa (metafora della battaglia navale), alea e alétheia, costruzione di un romanzo usando i dadi e l'enciclopedia, espedienti mnemotecnici (per es. le 16 ripartizioni della Ruota assiologica palascianiana possono ricordarsi con la frase «Re Creso tra i re Magi (Ar, Er, Or) coi fischi teme i bu!»), gioco della dendrosintesi e suo utilizzo ai fini psicoanalitici e della scrittura creativa, inclusione della scienza nella filosofia, inclusione della filosofia nell'arte, inclusione dell'arte nel gioco, Lila, pregi vitali della dimensione ludica e teatrale.

La quarta puntata di Euristicon, dedicata alla creatività umana, si terrà alle ore 21.45 spaccate di lunedì 29 ottobre nuovamente a Palazzo Fazio (Capua, via Seminario 10), e si intitolerà Musica lato sensu: la sfera delle Muse. Dalla tassonomia delle arti al trionfo della volontà sulla meccanica (vedi qui).

Nessun commento: