27 ottobre 2012

Lezione con acclusa mostra d'arte

Comunicato stampa su Musica lato sensu: la sfera delle Muse, quarta lezione-spettacolo di Euristicon. Vi preghiamo di copiarlo, incollarlo e pubblicarlo ovunque; e grati vi saremo, in eterno e all'estremo.


Prosegue con la quarta delle sue dodici lezioni-spettacolo a ingresso gratuito “Euristicon. Le nozze di Ragione e Fantasia”, a cura dell’Accademia Palasciania in collaborazione con Cooperativa culturale Capuanova e Libreria Guida Capua. Un viaggio straordinario tra scienza, filosofia, gioco e poesia con per guida Marco Palasciano, che alterna le sue performance tra le sale di due dei piú prestigiosi palazzi di Capua.

Alle ore 21.30 di lunedí 29 ottobre tocca a Palazzo Fazio (via Seminario 10), dove si terrà “Musica lato sensu: la sfera delle Muse. Dalla tassonomia delle arti al trionfo della volontà sulla meccanica”, lezione-spettacolo dedicata alle arti e al progresso umano. Palasciano 
esporrà un'originale teoria classificatoria di tutte le forme d'arte possibili, rinverdirà la mitologia delle nove Muse riformulando i rispettivi ruoli, darà un assaggio del laboratorio di scrittura del 4 novembre, terrà una sottolezione di musica stricto sensu, narrerà una vita standard di homo universalis e tratterà del connubio fra il campo scientifico e l'umanistico, nonché del preteso divario fra natura e cultura.

Si terrà sul palco, nel contempo, una mostra estemporanea di arti figurative e plastiche, cui tutti – sia artisti professionisti sia dilettanti – potranno partecipare, semplicemente portando a orario d'inizio evento le loro opere (complete di cavalletti o pannelli per sostenerle) per poi riportarsele via a fine evento. 

Ricordiamo infine che come al solito, se avete libri da dar via purché non scolastici, potete portarli e verranno consegnati all'associazione VeraMente, per la biblioteca pubblica che sta allestendo.

Per il programma completo di “Euristicon” vedi
http://palasciania.blogspot.com/2012/10/i-titoli-di-tutte-le-puntate.html

2 commenti:

  1. L'homo tecnologicus, così come è stato definito dal suo ex preside, porterà alla mostra una sua creazione scultorea, ideata, disegnata e materialmente dallo stesso realizzata ed utilizzata per risolvere nel modo più perfetto possibile un problema costruttivo: sarà una sorpresa!

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