7 gennaio 2010

Diciamo basta alla poesia mediocre

Riportiamo la scheda di presentazione del gruppo feisbucchiero Diciamo BASTA alla poesia mediocre!*, creato dal gentil nostro accademico Nicola Legatore da Pisa, parendoci elegante (in ispecie per il suo paio d'hapax: «guttale» e «mediocerrimo»).



PRESENTAZIONE:
LO SFOGO DI LEGATORE.
LETTERA DISPERATA
AGLI AMICI POETI,
FILOLOGI E GOLIARDI


5 gennaio 2010

Non se ne può più della folla immensa di dilettanti che credono di fare poesia, e verseggiano fluviali, o guttali, esibendo i loro meconii senza pudore, e non vedono l'ora di pubblicare, coi cassetti pieni di sogni; e intanto sommergono i blog e i forum e facebook coi loro mediocerrimi materiali.

Materiali che non sono vera poesia, cioè l'arte di Dante o di Leopardi o di Zanzotto, ma un semplice giustapporre – spesso poi senza sapere nulla di metrica e retorica (da cui il loro scribacchìo goffo, banale e che ben dispiace al lettore saggio) – frasette e frasone, frasi fatte e strafatte. Ora ingenuamente sdolcinate, ora gnomiche e senza mai ironia, ora che si credono d'aver scoperto il senso della vita ma in verità senza la minima raffinatezza di pensiero, né di forma. Ora senza punteggiatura pe ffà i moderni, ora démodée senza consapevolezza. Ora maledettismi da frustrati, ora lirismi mellei da beghine.

Insomma: questi, che per il resto potranno anche essere bravissime persone, inquinano il concetto circolante di poesia, riducendola alla caricatura di sé stessa. Quante volte mi è venuto da urlare basta!

Che dire? Che fare? Lasciarli continuare impunemente, o stroncare crociateschi le loro pretese? Sono innocue o nocive? Spellare Marsia, o limitarsi a mettere i tappi nelle orecchie? Aiutatemi a trovare una posizione etica in tal senso, da cui far discendere una pratica.

E nel frattempo, aiutatemi anche - magari - a elencare i segni distintivi che inequivocabilmente identificano il poetastro, distinguendolo dal vero poeta. Vedrete, sarà divertente. Liberatorio. Catartico. Stiliamo una bella lista di caratteristiche; e magari una controlista atta a identificare i poeti veri. Le cose che gli uni fanno sempre, e gli altri non fanno mai.

E sarà ben gradita ogni altra idea tesa a sradicare il malcostume della pseudopoesia, ed educar le masse al senno e alla beltà.

Allons-y! Chi dà inizio alla vendetta delle Muse?



* Titolo più avanti mutato in La Superbia punita, ovvero: Diciamo basta alla poesia mediocre, e più avanti ancora in La Superbia punita, ovvero: O buon Apollo, salvaci dalla poesia mediore!

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