Comunicato stampa sulla puntata finale (lezione n. 28) di Dedalo o il sublime. Grazie se lo potrete divulgare.
L'antico si congiunge col moderno, tra figure di numi incastonate sulle facciate di palazzi e chiese, nel finale di questo pèriplo dell'umana ragione e fantasia durato sette mesi e mezzo. Dopo l'epopea di Ghilgàmesh, i miti greci, la Bibbia, Dante, Shakespeare, la fiaba, l'horror, la fantascienza e i poeti metafisici – tappe lirico-narrative inframmezzate da excursi a tema antropologico, epistemologico e metafisico – sarà una lezione-spettacolo in forma di passeggiata nel centro storico di Capua, idealmente elevato a centro dell'universo, l'ultima puntata del XVI festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia «Dedalo o il sublime. Un percorso nel labyrinthus mundi tra mito e storia», col quale l'Accademia Palasciania completa il trittico di festival-laboratori iniziato 5,5 anni fa «Homo Dedalus. 55 lezioni scelte del quindicennio 2009-2023».
L'evento – a partecipazione libera e gratuita – si terrà domenica 1° giugno, con partenza alle ore 18:15 dalla panchina rossa nei pressi del campanile del Duomo di Capua.
Qui, e lungo le successive dieci soste, Marco Palasciano terrà la lezione «Alla ricerca della dea perduta. Passeggiata poetica per Capua», che sarà tutt'altro che un giro turistico. Temi in gioco, secondo quanto ispirano gli scenari capuani: Giustizia e ingiustizia; Ragione e oscurantismo; Guerra e pace; Virtú, vizi, decadenza e rinascenza.
Tra i "fil rouge" la storia di Medusa, vittima di violenza da parte del dio Poseidone, e che dalla dea Atena fu – anziché confortata – colpevolizzata e trasformata in mostro. Altra la dea di cui si andrà in ricerca: Dike, affinché restauri l'armonia universale. E da qui alla Dea Madre primigenia il passo è breve, come da quella statua con bilancia e spada – sulla facciata d'una chiesa ignara – alle Matres in trono del Museo Campano, presso il quale avrà fine la nostra labirintica peregrinazione o pellegrinaggio.
Nessun commento:
Posta un commento