domenica 15 marzo 2009

Ludopoesia sul prestito ad usura


Quinten Metsys (1466-1530), Gli usurai.



Dall'antologia Ventidue frammenti dal canzoniere in progress di Marco Palasciano, tutt'uno col catalogo della mostra L'abbecedario del potere, presentiamo la ludopoesia già spiegata in un video* dal poeta:


USURA SOPRA UN PRESTITO DANTESCO



DEBITO INIZIALE

E ün che d’una scrofa azzurra e grossa
segnato avea lo suo sacchetto bianco,
mi disse: «Che fai tu ïn questa fossa?».



I

E ün che d’una enorme scrofa blu
– piú alcuni porceluzzi cilestrini –
segnato avea ’l suo sacchettone bianco,
esclamò: «Che fai tu in quest’alta fossa??».



II

E ün che d’una gargantuesca scrofa
violacea – piú un bel po’ di cresciutelli
porcelli azzurri – avea segnato ’l suo
sacco bianco, gridommi: «O tu che fai
in quest’arciprofonda e trista lacca???».



III

E ün che d’una buia piú che persa
preistorica ipertroia zanne a sciabola
– piú un troiaio di fiôi blu lutulenti –
avea segnato ’l suo bianco saccone
stile Babbo Natal, sgolossi: «O tu
che fäi all’im di quest’immane abisso????».



IV

E ün che d’una ätra apra-mammúth col
rostro a impalar due Neanderthal – e cento
cinghial violetti giú a sguazzar nel sangue
uman misto alla fanga – avea segnato
la sua bianca ecoballa, diè di piglio
a un megafono e m’intronò: «Che fai
tu in questo buco nero sanza fondo?????».


17 gennaio 2009



* Con trascrizione del parlato a fianco; cliccare, là in YouTube, su «Ulteriori informazioni».

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