24 ottobre 2017

Teatri di guerra e teatro della fiaba

Domenica 22 ottobre si è tenuta in Capua, a Palazzo Fazio, per la durata di circa due ore e un quarto e alla presenza di 14 partecipanti (di cui 12 si sono improvvisati attori), Le armi di Armageddon, la puntata n. 4 di Oniricon. Appunti per un'enciclopedia delle meraviglie, decimo festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, arti varie, gioco e umana armonia.

La puntata n. 5 (vedi qui) si terrà – sempre gratis – domenica 29 ottobre alle ore 18.30 a Palazzo della Gran Guardia (Capua, piazza dei Giudici 6), e si intitolerà L'elisir di Eliogabalo.


La puntata n. 4, intanto, è consistita in una lezione-spettacolo in due parti, inclusiva fra l'altro di un quiz a premi (tenutosi al principio della prima parte) e di un laboratorio di teatro della fiaba (tenutosi nella seconda parte), dove si è improvvisata una recita su un canovaccio steso da Marco Palasciano – con tanti simpatici riferimenti a Shakespeare, alla mitologia greca ecc. – a partire dai 37 elementi proposti dal pubblico durante la precedente puntata, questi:

Amore – Arco con frecce infuocate – Bosco – Cacca parlante – Camino con fuoco ardente – Cane a sei zampe – Cavallo napoletano – Caverna con lago sotterraneo incantato – Elfo – Filastrocca cantata in un cortile – Fontana – Giovane che con la musica vuol conquistare una bella ragazza – Immagine fotografica (meglio pittorica) che cattura i profumi – Invidia – Letto – Libro con lettere animate – Limbo – Liocorno – Mantello che rende invisibili – Occhiali che guardano attraverso porte e muri – Paesaggio meraviglioso – Pane – Pittore – Pozzo – Re e regina – Rosa rossa parlante – Scarpe che camminano da sole – Sorgente montana – Telaio tessile che di notte suona musiche mozartiane (o simili) – Tempesta – Tradimento – Trapano per dentisti parlante – Tutte le lingue siano comprensibili a tutti – Vagabondo – Vecchia – Veliero che solca i mari – Vino.


Argomenti trattati durante la PRIMA PARTE:

La vana speranza dei primi cristiani che l'avvento del regno escatologico fosse imminente. L'Apocalisse. Le diverse battaglie di Megiddo. Lucifero nella tradizione cristana e in quella gnostica. Lo phthònos theòn in Erodoto. Hýbris e tísis in Eschilo. La questione del discrimine tra mente sana e insana. La follia omicida da Atamante ai massacri scolastici. Il sadismo e la sua rappresentazione da Sade (vedi Le 120 giornate di Sodoma) ai torture porn. La guerra ieri (corpo a corpo) e oggi (missili). Il lato nobile della guerra: l'esempio dei volontari contro l'Isis (vedi testimonianze di Alex Pineschi e di Karim Franceschi). Il lato ignobile della guerra: saccheggi e stupri. Brian De Palma, Vittime di guerra (vedi trailer). Cesare Borgia e il sacco di Capua del 1501. La questione di se il fine giustifichi i mezzi. La Bhagavadgītā. «Le azioni, anche se sono prive di effetto, non per questo risultano prive di significato» (George Orwell). Il lato positivo di Eris secondo Esiodo. Dalle arti marziali alla conquista di Marte. Il fascino delle membra arrossate dal sangue della lotta (vedi Antologia Greca, libro XII, epigramma 123). La saga televisiva di Spartacus. Come l'eros, sebbene si presenti «intrecciato con gli istinti», sia di base «lo specchio, sia pure appannato, dello splendore dell'Amore assoluto in cui sono immerse le pure anime nell'iperuranio».

Quanto alla SECONDA PARTE, ecco di séguito il riassunto di Orazio pitta-lesto e il rudere babelico, commedia fiabesca in undici scene, preceduto dall'elenco dei personaggi (in ordine di razza e di rango) e degli interpreti principali (in grassetto laddove, fra le varie parti interpretate da una stessa persona, si tratti della parte più cospicua).
UNA FATA (Giuliana C.)
IL RE DEGLI ELFI (Salvatore D'A.)
FILADELFO, nipote del re degli elfi (Francesco N.)
IL RE DI CETRULIA (Roberto A.)
LA REGINA DI CETRULIA (Giuliana C.)
L’OMBRA DI PARMENIDE (Mario V.)
L’OMBRA DI ERACLITO (Salvatore D'A.)
ORAZIO, pittore (Gaetano R.)
BRUTTONIO, cortigiano (Mario V.)
PLURABELLA, dama di compagnia della regina (Annalisa P.)
UNA DAMA (Marcella C.)
IL CAPITANO del veliero (Salvatore D'A.)
IL BOIA (Francesco N.)
UNA GUARDIA (Salvatore D'A.)
UN MARINAIO (Enrico C.)
UNA COMARE (Alessia V.)
UN VAGABONDO (Marco P.)
DUE FANCIULLI (Anna S. ed Enrico C.)
UN ORCO (Enrico C.)
ARAGNELLA, la donna-ragno (Alessia V.)
UN LIOCORNO (Francesco N.)
DUE SERPENTELLI (Alessia V.)
UNA ROSA (Anna S.)
UN COPROLITO (Orlando L.)
UN TRAPANO (Anna S.)
Per un gesto gentile nei confronti di una vecchia mendicante, il pittore Orazio riceve colori e pennello magici che ne fanno il più grande artista del reame. Il cortigiano Bruttonio, geloso dell'amore fra Orazio e Plurabella, lo calunnia dicendo al re che Orazio ha messo gli occhi sulla regina. Per sbarazzarsi di Orazio, il re lo manda per mare col pretesto di un'ambasceria al sultano di Algeri, ma quando il capitano del veliero sta per tagliargli la gola scoppia una tempesta. Orazio approda in una terra misteriosa da cui, dopo mille avventure, riesce a tornare grazie alle scarpe fatate donategli dal re degli elfi. Bruttonio viene infine smascherato da una rosa, divenuta parlante grazie alla polvere fatata del rudere babelico, e giustizia trionfa.

Si ringrazia Marcella Cicala per le foto a illustrazione del presente post.

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