La puntata n. 6 (vedi qui) si terrà – sempre gratis – domenica 5 novembre alle ore 18.30 a Palazzo Fazio (Capua, via Seminario 10), e si intitolerà Nabucco e i nabi onde restò di stucco.
La puntata n. 5, intanto, è consistita in una lezione-spettacolo – inclusiva, fra l'altro, di un quiz a premi e di un gioco dei mimi (quest'ultimo sui nomi degli imperatori predecessori di Eliogabalo) – durante la quale si sono trattati i seguenti argomenti:
Parte I
REPRESSIONE E LIBERAZIONE
I. Mundus inferus
I due esiti base del conflitto tra bisogno e proibizione: ipercontrollo più o meno gelido, follia più o meno furiosa. Dalla Luna di Astolfo all'Ombra di Jung, dov'è stipato tutto il rimosso (ma continua a vivere, come un recluso in cantina; e a influenzarci).
II. Uno sguardo diverso, e lo sguardo sul diverso
L'arcano XII. Mundus inversus. Mundus barocus (Gadda: «la gobba del dromedario è barocca; i fagioli, le zucche, i cocomeri oblunghi sono altrettante scorribande verso il barocco»), ovvero la natura come incubatrice di incubi e meraviglie. Puer aeternus. La degenerazione della meraviglia in irrisione del diverso. L'aggressività xenofoba, omofoba ecc. fino ai barboni bruciati vivi. I roghi delle streghe e d'altri capri espiatòri umani nel medioevo e oltre.
III. La lotta contro schiavismo, razzismo, omofobia, transfobia ecc.
Dall'abolizione della schiavitù all'istituzione del matrimonio fra persone dello stesso sesso. La diffusa ignoranza della differenza tra omosessualità e transessualità. Attivismo lgbt. I due aspetti della Pride Parade: politico e dionisiaco (perciò non avrebbe senso «in giacca e cravatta»). La rivolta di Stonewall (1969). La rivolta di Spartaco (73-71 a.C.). La serie televisiva Spartacus e le figure di Agron e Nasir come esempio perfetto del completo superamento dei vecchi stereotipi nella rappresentazione cinematografica dell'omosessualità. Il primo bacio fra un uomo bianco e una donna nera nella storia della televisione: Kirk e Uhura in Star Trek 3×10 (1968).
IV. Dal transgenderismo alla trance sciamanica
L'indifferenziazione sessuale nella sfera del sacro ovvero l'androginia come strumento di trascendenza: sciamani e simili. Lo sguardo dall'alto, a mo' di angeli o alieni, sull'«insensata cura de' mortali» (vedi Par. XI 1-12). Mercurius philosophorum, per gli alchimisti principio della generazione e della trasformazione di tutte le cose. L'arcano XV.
V. Il paradiso perduto e la nascita del sessismo
Il quadro storico-antropologico teorizzato da Lewis Morgan (La società antica, 1877) e riveduto da Elio Modugno (La mistificazione eterosessuale, 1978) sulla decadenza delle comunità preistoriche: il passaggio, per l'incrudirsi delle condizioni di sopravvivenza, dall'amore libero al configurarsi della sessualità come rapporto di dominio dell'uomo sulla donna. («O in realtà», ha detto a questo punto Marco Palasciano, «nel passato non c'è mai stato qualcosa di paragonabile ad una edenica Età dell'Oro, perfetto trionfo dell'umana armonia? forse questa è, piuttosto, una memoria del futuro; noi utopisti restiamo, in ogni caso, sempre aperti a qualsiasi novità che ci possa venire dal passato».)
VI. Appunti di filosofia del teatro
Mascherarsi e spogliarsi è la stessa cosa. La ricerca dell'essenza di sé e dell'umano. Il corpo non è la prigione dell'anima ma la sua cassa di risonanza. La sublimazione della violenza nell'arte.
VII. «The Rocky Horror Picture Show» (1975)
Trama del film.
La dinastia dei Severi. |
Parte II
ELIOGABALO
VIII. Da Emesa a Roma
La città di Homs, in Siria, e la sua festa dei pazzi (vedi articolo di Shady Hamadi). L'antica Homs: Emesa. Il dio solare El-Gabal, il suo betilo caduto dal cielo e il suo basus Giulio Bassiano, suocero di Settimio Severo. La nuova figura dell'imperatore: da princeps a dominus. Caracalla. Il salotto intellettuale di Giulia Domna, frequentato anche da Galeno. I quattro umori e relativi temperamenti. Macrino. Le trame di Giulia Mesa per far salire sul trono imperiale un suo nipote quattordicenne, il nuovo basus di El-Gabal. Un lussurioso inverno a Nicomedia.
IX. I senatori così: O_O
J.-N. Sylvestre, Il sacco di Roma a opera dei barbari (1890), dettaglio. |
X. Da Roma a Emesa
Le trame di nonna Giulia Mesa per spodestare l'impopolare Eliogabalo e far salire sul trono imperiale un altro suo nipote (Alessandro Severo, figlio di Giulia Memea). L'orribile uccisione di Eliogabalo in una latrina, il trascinamento del cadavere per la città, il suo piallamento per assottigliarlo e cercare di ficcarlo nelle fogne (invano) e, infine, il suo esser buttato nel Tevere. Analogie con Re Carnevale e il dottor Frank'n'Furter. Damnatio memoriae. Il giudizio di Artaud. L'abolizione del culto di El-Gabal in Roma e il ritorno del betilo ad Emesa.
Si ringrazia Carolina Pragliola per le prime due e le ultime quattro foto a illustrazione del presente post.
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