27 novembre 2010

Quinta lezione: «Eros e Repressione»


Foto di Matteo Mastantuoni. A sinistra: Andy Violet e Marco Palasciano.
A destra: Marco Palasciano e Cristiana Danila Formetta.


Venerdí 26 novembre a Palazzo Fazio – non appena conclusasi la presentazione di Andy Violet e Cristiana Danila Formetta – si è tenuta la quinta puntata di La Grande Ruota delle Umane Cose (De Magna Rota Rerum Humanarum), con Marco Palasciano, dinanzi a ben 15 spettatori di cui alcuni venuti appositamente fin da Gaeta e da Formia*; altri da Napoli**, San Nicola La Strada, Caserta***, Camigliano e Santa Maria Capua Vetere****; solo quattro da Capua, città ingrata.

La puntata, dell’inusuale durata extralarge di circa 135 minuti, è consistita nella lezione su
Eros e Repressione, durante la quale si sono tra l’altro susseguite diverse scenette piú o meno teatrali, possibili spunti di operette morali: dalla morte di Clorinda alla follia del dottor Demeaux, dall’amicizia tra il coccodrillo e il piviere a quella tra il gobio e il gamberetto, dal dialogo tra il dottor Moreau e le sue cavie alla breve vita coniugale del mantidino religioso, dal prete ugandese che proietta un porno in chiesa al Braghettone che ritocca gli affreschi di Michelangelo.

Segue, sotto le due foto sottostanti, l’elenco degli argomenti trattati durante la lezione [arricchito da link meravigliosi, introdotti dal simbolo ► e conducenti alla scoperta di Monteverdi, Greenaway ecc.]; elenco eccezionalmente lungo, e che perciò provvediamo d’un indice.

Resta da dire che la lezione avrebbe dovuto essere ancor piú lunga; e non potendo essa esserlo per umane ragioni, si è diviso il macroargomento Repressione in due parti, sviluppando a dovere la sola parte relativa alla Religione, e riservandoci di trattare più ampiamente della parte relativa al Mercato/Politica nel corso della lezione n. 7. [Aggiornamento: e neanche allora il tempo ci sarà!
:D]

Prima però ci aspetta, venerdí
3 dicembre 2010 – sempre alle ore 20.30, sempre a Palazzo Fazio (Capua, via Seminario 10), sempre gratis –, la lezione n. 6: Arte e Burocrazia, con Marco Palasciano e Angelo Maisto; del quale artista sarà allestita sul palco, per l’occasione, una mostra-lampo di ludosculture.



Foto di Matteo Mastantuoni. A sinistra: il Lexicon der Liebe di Ernest Boreman in mano a Marco Palasciano, con sullo sfondo la Ruota palascianiana. A destra: la tabella delle tipologie di organismi in relazione al sesso, disegnata durante la lezione.


INDICE DEL SUNTO

I. La rappresentazione delle gioie e dolori dell’amore nelle opere di Claudio Monteverdi, bisogni e alienazione, barocchi e borghesi
II. Dalla simbiosi all’etica
III. Distanza delle religioni da Verità e Amore
IV. Misteri meravigliosi
V. Come chiudere una Chiesa
VI. Sesso
VII. Eros, vita e morte
VIII. Come la Religione reprime l’Eros
IX. Tre tabelle a cinque livelli, le scoperte di Penfield e Rasmussen, epifania d’amore, scala erotica, oscenità e pudore, nudità e censura, canoni estetici, creature dimidiate, paraocchi e lungimiranza



I. LA RAPPRESENTAZIONE
DELLE GIOIE E DOLORI DELL’AMORE
NELLE OPERE DI CLAUDIO MONTEVERDI,
BISOGNI E ALIENAZIONE,
BAROCCHI E BORGHESI

Monteverdi inventor del melodramma, ►Orfeo (1607), il ►Combattimento di Tancredi e Clorinda (1624) dalla Gerusalemme liberata (1575) del Tasso e sua allegoricità, maschere, reciproco avversarsi degli umani vedendo nemici laddove invece è potenziale amore, bisogni autentici e bisogni alienati, spaccio dei bisogni alienati per autentici da parte dell’opportunismo politico, armatura caratteriale, sottomissione e acriticità indotte dalla frustrazione, autolesionismo delle masse irregimentate, angoscia da stasi, nevrosi, psicosi, conversione dell’energia pulsionale frustrata in forza distruttiva, opposizione tra l’inchino del «namastè» e la «mente ch’ogni aura di fortuna estolle», contrasto tra la sensuale età barocca e la repressiva età borghese, Il pene e la demoralizzazione dell’occidente (1978) di Jean Paul Aron e Roger Kempf, il dottor Demeaux e le improponibili misure antimasturbatorie da lui proposte al Ministero della Pubblica Istruzione francese dal 1846 al 1861, apparecchi antimasturbatorii ottocenteschi (di Schummel, di Rohleder ecc.), il Novecento secolo del recupero della sensualità, il neobarocco di Peter Greenaway (vedi per es. ►L'ultima tempesta, 1991) ecc., L’incoronazione di Poppea (1642):

1. ►Amore trionfa sulle litiganti Fortuna e Virtú (prologo),
2. ►invito della vecchia Arnalta a “darla” il piú possibile (atto I, scena XI, finale: «Quand’ero in altra età/ non volevo gli amanti/ in lacrime distrutti:/ per compassion, li contentavo tutti»),
3. il Seneca di Busenello contro il «sí alla vita» di Nietzsche,
4. ►tentativo degli allievi di Seneca di dissuaderlo dal suicidio (atto II, scena III: «Questa vita è dolce troppo,/ […] ogni amaro […] è lieve intoppo»),
5. ►reazione di Nerone e Lucano alla morte di Seneca (atto II, scena VI: «Or che Seneca è morto/ cantiam, cantiam, Lucano,/ amorose canzoni!»),
6. ►incoronazione di Poppea (atto III, scena VIII).


II. DALLA SIMBIOSI ALL’ETICA

Riallacciamento al finale della lezione n. 4, mulo, lichene, simbiosi in psicologia (amici, innamorati, morte per nostalgia), simbiosi in biologia, coccodrillo e piviere, gobio e gamberetto, mutualismo, commensalismo, amensalismo, parassitismo, veganesimo, sogno di un mondo completamente simbiotico, come convincere gli animali carnivori a diventare erbivori?, l’ingegneria genetica al servizio dell’etica come chiave possibile della nuova Età dell’Oro, L’isola del dottor Moreau (1896) di Wells, etica assoluta e relativismo.


III. DISTANZA DELLE RELIGIONI
DA VERITÀ E AMORE

Il piú grande relativista è il papa (la fede è cosa umana, troppo umana), ciò che è gravido di contraddizioni non può essere Verità, genesi dell’erotofobia religiosa in una riduttiva idea di Natura e in una riduttiva idea di Dio, il filosofo Jiddu Krishnamurti (1895-1986), se il credente usi appieno o meno la propria intelligenza, la volontà d’adattamento alle ideologie di massa piú autorevoli, la massa come fattore comune di Religione e Trogolo, l’altruismo pertiene all’individuo e l’egoismo alla massa, sacrificio esemplare di Salvo D’Acquisto, isolatitudinalità dei campi Religione e Mercato/Politica nella Magna Rota Rerum Humanarum, il tasso di omofobia come cartina di tornasole del discrimine civiltà/barbarie, l’Organizzazione Mondiale della Sanità classifica l’omosessualità tra le varianti sane del comportamento sessuale umano, arretretezza epistemologica di alcuni alti prelati.


IV. MISTERI MERAVIGLIOSI

Il post dell’Accademia Palasciania Se la Chiesa oscureggia noi lumiamo (2009), l’omosessualità non ha cause, l’Eros è uno degli elementi fondamentali dell’arena cosmica, come l’Eros preesista ai corpi e sia indifferente alle loro forme, come il cerchio dei Colori (saturi) (o la sfera di Runge) preesista (non negli oggetti ma nella Mente) agli apparati visivi cromatosensibili funzionanti, come la spirale degli Armonici musicali orientati (analogizzando 1-3-5-7 allo schema nord-sud-est-ovest o a una sua variante per rotazione e/o speculazione) preesista (c.s.) agli apparati auditivi funzionanti, relativa semplicità del Mistero dell’Essere (tesi della Possibilità infinita), arduità del Mistero dell’organizzarsi dell’infinito in determinate Leggi universali, le frequenze luminose non spiegano l’origine dei Colori ma sono solo segnali cui la Mente ha scelto di vincolare la propria evocazione dei Colori, la materia è fatta «della stessa sostanza dei sogni», sacralità della Musica, sacralità dei Colori, sacralità dell’Eros.


V. COME CHIUDERE UNA CHIESA

Carattere blasfemo delle dottrine che reprimono l’Eros, celibato sacerdotale, tesi della regressione ferina risultante dalla repressione dell’Eros e conseguente caduta dei sacerdoti di più labile psiche nella pedofilia, le accuse del «New York Times» a Joseph Ratzinger in merito al caso di Peter Huellermann e la conseguente richiesta delle dimissioni di Benedetto XVI da parte per es. di Franca Rame (2010), richiesta da parte di Antonio Moresco (2007) che Benedetto XVI sciolga la Chiesa cattolica, se Eros fosse un dio la teratomorfosi dei preti in pedofili sarebbe da leggere come la sua vendetta, Hybris e Ate, come Giunone fa impazzire Atamante (Dante, Inferno, XXX, 1-12), scioglimento della Chiesa cattolica nella finzione letteraria (Moresco, Canti del Caos, II), discorso del 3 agosto 1929 con cui Krishnamurti sciolse l’Ordine teosofico della Stella d’Oriente (la fede istituzionalizzata «diventa una cosa morta», il religioso non mira alla «vetta» ma alla «nicchia», la Religione è costretta «ad azzoppare l’individuo per impedirgli di crescere», meglio cinque ascoltatori volenterosi che migliaia di adepti «imbalsamati nei propri pregiudizi», attività oratoria filosofico-pedagogica come sana espressione di sé e non do ut des).


VI. SESSO

Dilemma della contingenza o eternità delle Leggi universali, teoria della nucleazione della bolla, i modi contingenti delle meccaniche biologiche ecc. stanno alle Leggi universali come i programmi stanno ai linguaggi di programmazione, meccaniche riproduttive attualmente in vigore sulla Terra e semirelative attribuzioni o meno di generi sessuali agli individui delle varie tipologie di organismo,

1. ASESSUATI.
2. SESSUATI:

2.1. ISTANTANEI:
2.1.1. MONOSESSUALI:
2.1.1.1. FEMMINE,
2.1.1.2. INTERSESSUALI,
2.1.1.3. MASCHI;

2.1.2. ERMAFRODITI ISTANTANEI;
2.2. ERMAFRODITI SEQUENZIALI:
2.2.1. PROTERICI:
2.2.1.1. PROTEROGINICI,
2.2.1.2. PROTERANDRICI;

2.2.2. ALTERNANTI.

gli ermafroditi sequenziali cambiano sesso, i cosiddetti transessuali cambiano genere (allo stato attuale delle conoscenze scientifiche il sesso biologico degli esseri umani risulta immutabile, ergo è piú corretto clinicamente il termine transgender), androginoide e ginandroide, crossdresser, drag queen e drag king, attrici e attori en travesti nell’opera lirica barocca, castrati della Roma papale, «mulíer tàceat in ecclèsia» (Paolo di Tarso, I Lettera ai Corinti, 14, 34), i due premi Nobel a Marie Curie, differenza tra identità e orientamento, omosessuale, bisessuale, eterosessuale, asessuale (da non confondere con l’asessuato), continuum etero-omosessuale e scala Kinsey, La mistificazione eterosessuale (1978) di Elio Modugno, polimorfia della libido (Freud), pansessualismo radicale di Modugno (sia l’omosessualità esclusiva sia l’eterosessualutà esclusiva sarebbero condizioni patologiche), tesi di Modugno per cui l’amore autentico si instaurerebbe primariamente nell’esperienza omosessuale e solo conseguentemente a essa diventerebbe estensibile alla metà restante dell’umanità, derivazione dell’omofobia dall’insicurezza sessuale, l’omofobo teme non l’omosessualità in sé ma l’immagine distorta data di essa dalla società di massa, paranoie complottistiche, confusione tra omosessualità e transgenderismo, l’errore di alcuni freudiani nel definire natura femminile quel che invece non è che un risultato dell’evoluzione storica della società patriarcale, necessità del recupero da parte di ciascuno del patrimonio finora impropriamente definito femminile (intentio fusionale, sensibilità, creatività ecc.), falsa femminilità e falsa maschilità (in àmbito caratteriale, cosmetico, abbigliamentario ecc.), introiezione di tali cliché non solo da parte della donna ma anche della persona omosessuale alienata e sua riproposizione invertita di essi, differenza tra adesione ironica ai cliché (valida) e adesione persuasa (alienata), connessione tra falsa maschilità e logica di potere, fallocentrismo e sua riduzione dell’Eros alla penetrazione e del corpo della donna a feticcio, erranza del porre la questione procreativa in termini di sola eterosessualità, procreazione assistita, eugenetica, bisessualità alienata, confusione tra passività e femminilità nell’ottica fallocentrica, emersione del motivo per cui tanti etero vanno a trans, genitoplastica transgender come mostruoso trionfo dell’alienazione secondo Modugno, come l’omosessualità sana (esemplabile secondo Modugno nell'immagine «rivoluzionaria» di due uomini con la barba che si baciano) «terrorizzi» e destituisca di fondamento la mentalità fallocentrica, come la condizione di reciprocità sgravi la penetrazione dallo statuto di atto di potere, come nella preistoria a causa dell’impoverimento delle risorse si sia potuti passare da forme societarie egualitarie a forme sessiste e dal pansessualismo all’eterosessualità istituzionale, scimmie bonobo e loro società, prodigalità sessuale come quietivo sociale, documentazione dell’omosessualità nelle varie specie animali, dimorfismo sessuale (esempi da incubo: cocciniglie, rane pescatrici, osedaci e bonellie, sacculine, mantidi religiose).


VII. EROS, VITA E MORTE

Non congruenza dei campi Eros e Sesso, tutti gli organi riproduttivi sono zone erogene (di norma) ma non tutte le zone erogene sono organi riproduttivi, il telos dell’Eros non è la riproduzione, il telos della riproduzione è la vita, il telos della vita sono le esperienze, breve vita felice di ►Christopher McCandless, Eros come campo esperienzale di importanza sovrana, come da Eros dipendano sia l’Agape insita in Ordine/Filantropia sia la Philía insita in Cultura/Comunicazione, come il concetto di Eros sia da intendere inclusivo dell’affettività e di tutto ciò che è interazione positiva tra esseri viventi, amanti in amplesso, baci di nonne a gote di nipoti, sorriso, dono, ►abbraccio fraterno, semplice presenza rassicurante, dediche d’artista, massaggi gratis, cullare un neonato, deporre fiori su una tomba, anche i cani conoscono il lutto, Sonetto CXVI di Shakespeare, l’uomo è reso malvagio dalla repressione dell’Eros, ogni giorno nascono sulla Terra circa 375.000 bambini, impossibilità del singolo di piangere le circa 300.000 morti di esseri umani al giorno, alcune grandi cause di morte (in crescendo: parto e complicazioni della gravidanza, suicidio, incidenti stradali, guerre e persecuzioni, incidenti sul lavoro, penuria e contaminazione delle risorse idriche, tabacco, malattie non abbastanza redditizie da curare per le multinazionali farmaceutiche, fame), non esiste nell’uomo un istinto di morte innato.


VIII. COME LA RELIGIONE
REPRIME L’EROS

Favoleggiato reincontro delle persone care nell’aldilà e connesso ricatto morale, precettistica mortificatoria, escissione clitoridea e infibulazione, nevrosi ecclesiogena e relative statistiche di Klaus Thomas (1975), contraccezione, l’adolescente omosessuale come categoria ad alto rischio di suicidio, le sette nazioni in cui la legge prevede la pena di morte per gli omosessuali, Santa Inquisizione, centinaia di migliaia di omosessuali sterminati nei lager nazisti, proposta francese del 2008 di depenalizzare l’omosessualità in tutte le nazioni e scandalosa opposizione del Vaticano, come le predicazioni degli evangelici statunitensi sul tema «L’omosessualità è una minaccia per la famiglia tradizionale africana» ecc. abbiano spinto il governo dell’Uganda a un disegno di legge che prevede la pena di morte per gli omosessuali, come un pastore anglicano ugandese abbia proiettato un porno gay in chiesa per istigare i fedeli all’omofobia e promuovere il suddetto disegno di legge, come allo stesso fine il settimanale ugandese «Rolling Stone» abbia pubblicato cento foto di persone omosessuali affiancandovi slogan deliranti (es.: «Impiccateli! vogliono prendere i nostri bambini»), i comunisti mangiano i bambini?, ultime dichiarazioni del Ministro per l’Etica e l’Integrità ugandese, stupro “curativo” delle lesbiche in Sud Africa, manicomi ed elettroshock, castrazione chimica e suicidio di Alan Turing, la teoria “riparativa” di Joseph Nicolosi e il NARTH, i cattivi servigi del MOIGE, i buoni servigi dell’AGEDO.


IX. TRE TABELLE A CINQUE LIVELLI,
LE SCOPERTE DI PENFIELD E RASMUSSEN,
EPIFANIA D’AMORE, SCALA EROTICA,
OSCENITÀ E PUDORE, NUDITÀ E CENSURA,
CANONI ESTETICI, CREATURE DIMIDIATE,
PARAOCCHI E LUNGIMIRANZA

I cinque livelli d’amore della persona sana (Cura a tutti, Simpatia a molti, Amicizia al numero di Dunbar, Dedizione a pochi, Abnegazione a uno), i cinque livelli di contatto interpersonale bidirezionale non mercenario (Contatto visivo non comunicativo, Contatto comunicativo, Contatto fisico non intimo, Contatto intimo non voluttuoso, Contatto voluttuoso), importanza primaria di mani e bocca, polisemia della parola phileîn, homunculus sensoriale, homunculus motorio, somatotopia, stereotassi sperimentale di Penfield e Rasmussen, epifania proustiana, epifania mistica, epifania joyciana, effetti epifanici della visione di un bel volto o una bella figura umana, estasi contemplativa, Sonetti dell’amore oscuro (1936) di Federico García Lorca, scala erotica di Platone (dal Simposio), pornografia, relatività del senso del pudore, tatto e molestie, tolleranza e divieti, nudo commerciale, nudo innocente, sospetta patologicità eroto-repressionale di base dei gruppi di Facebook che si lagnano delle foto a torso nudo, i cinque livelli di nudità nella sensibilità standard occidentale (Volto e mani, Scollo/arti superiori/ascelle/ombelico/gambe dal ginocchio al piede, Torso [escluso il seno femminile] e cosce, Natiche [e seno femminile], Nudo integrale), naturismo, nudismo, nudità dei popoli primitivi e loro resistenza al gelo, primaria funzione simbolico-ornamentale del vestiario, il caso delle danzatrici di Alice Springs (2004), Olimpiadi antiche, l’arte greca dalla nudità come simbolo di umiliazione alla nudità come esaltazione della bellezza, Teodosio I vieta le Olimpiadi, Daniele da Volterra detto il Braghettone ritocca (1565) gli affreschi di Michelangelo nella Cappella Sistina in ossequio alle direttive gimnofobiche del Concilio di Trento, kalokagathía, discorso di Critobúlo sul suo amore per Clinia ecc. nel Simposio di Senofonte, ingiustificatezza della discriminazione in base all’età secondo Modugno, gerontofilia come discriminazione “al contrario”, pederastia greca, età del consenso, l'improponibile proposta di Foucault et alii del 1977, bellezza e bruttezza, come anche i malformi trovino l’amore (vedi ►Kenny Easterday o l’uomo a metà), mito della dimidiazione degli esseri umani nel Simposio di Platone, come Freud trattò solo degli androgini rimuovendo ginògini e androandri, sonetto di Giordano Bruno «Amor, per cui tant’alto il ver discerno» (dagli Eroici furori).



* Da qui Antonio Manco, autore di I primi racconti di un giovane autore mediocre (volume che riteniamo debba essere piuttosto intitolato, meno severamente, I primi mediocri racconti di un giovane autore), dove a pag. 163 si trova un grazioso riferimento a Marco Palasciano come sua «guida spirituale».

** Da qui tra gli altri i grandi accademici palascianeschi Luca Iavarone, co-conduttore emerito con Marco Palasciano della storica rubrica web-radiofonica ►Siamo tutti poeti laureati (2008-2009), e Antonio Cuccurullo, Presidente del Centro di Poesia nonché aspirante custode postumo dell’immenso diario palascianiano (in ciò confliggendo con le ambizioni del Segretario dell’Istituto Palascianiano per gli Studi Euristici, e con quelle d’altri piú o meno degni palascianologi, tutti in stormo a svolazzare come amabili avvoltoi intorno al nostro povero piccolo gracile fragile cagionevole lacrimevole e sospirante Presidente e Maestro).

*** Da qui Domenico Callipo, Segretario dell’Accademia Palasciania, reduce dalla sua seduta di laurea in Scienze della Politica, conseguita col massimo dei voti solo poc’ore prima del convegno.

**** Da qui l’artista Angelo Maisto, Vicepresidente dell’Accademia Palasciania, del quale è attualmente in corso a Pordenone, presso la galleria La Roggia, la mostra personale Codex Maistianus.

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