sabato 27 novembre 2010

Callipo laureato politologo

Nel mattino di venerdì 26 novembre 2010, a San Leucio, presso la Facoltà di Studi Politici e per l'Alta Formazione Europea e Mediterranea "Jean Monnet" dell'Università degli Studi di Caserta, si è laureato col massimo dei voti in Scienze della Politica Domenico Callipo, Segretario onorario e di fatto dell'Accademia Palasciania con dispensa epistemica.

Ci corre l'obbligo e ci piace ricordare che allorché egli si laureò la prima volta – in
Economia aziendale, presso la Facoltà di Economia, con sede in Capua, dell'allora Seconda Università degli Studi di Napoli – la sua tesi in Etica aziendale Diritti umani fondamentali ed economia: il ruolo della nuova pubblica amministrazione conseguì la vittoria assoluta al Premio "Antonio Luberto" 2006, in virtù dell'eccellente argomentazione e approccio metodologico. In quella occasione gli fu conferita, oltre la prevista targa e cospicuo assegno utile a sollevare le sorti di Domenico e dell'umile ed onesta famiglia, anche una medaglia d'onore, fuori programma, come ulteriore riconoscimento al valore morale e all'originalità del suo elaborato, esemplare per l'afflato di eticità che lo avvivava, teso all'ideale del decontaminare la sfera dell'economia aziendale dalla deriva disumanistica dei pur troppo alienati tempi nostri.



Domenico Callipo al Premio "Luberto". Reggia di Caserta, 7 ottobre 2006.

La sua nuova tesi, in Istituzioni politiche e amministrative, è intitolata Il Conseil Constitutionnel francese alla luce della riforma del 2008; e chissà che non frutti ulteriori onori al suo giovane autore. Nel frattempo l'Accademia Palasciania tutta si felicita col proprio Segretario per i traguardi conseguiti, auspicandone sempre di maggiori, e sempre più cene di festeggiamento accademico come quella tenutasi venerdì scorso a Capua, in occasione della nuova laurea, subito dopo la quinta lezione-spettacolo del seminario enciclopedico La Grande Ruota delle Umane Cose, in corso a Palazzo Fazio a cura e dell'Istituto Palascianiano per gli Studi Euristici e della nostra Accademia, la quale molto deve alle callide premure callipèe.



Domenico Callipo laureato. Facoltà "Jean Monnet", 26 novembre 2010.

1 commento:

Marco Palasciano ha detto...

[Commento del 12 dicembre 2010]

Chiariamo ai lettori semicolti che callide non è storpiatura temerarioallitterativa per calide (variante retrò di calde), bensì è sinonimo di scaltre, accorte ecc.

Vedasi qui l'etimologia di callido.

E ovemai in quel «pur troppo» qualche lettore (dal giudizio offuscato da non so quali passioni) presumesse di dover additare un clamoroso indizio della nostra ignoranza della lingua italiana, gli si spieghi amorevolmente (1) che nell'Accademia Palasciania si sa benissimo che la parola purtroppo si scrive purtroppo e non pur troppo, (2) ma che in quel punto noi non volevamo significare purtroppo bensì pure troppo: e trattasi di due significati che non congruiscono, purtroppo.