domenica 9 maggio 2010

Tra le penne perdute un Palasciano

Questo martedì, 11 maggio 2010, alle ore 18.00, si presenterà in Napoli, presso la libreria Feltrinelli di via S. Tommaso D'Aquino, un'antologia di micronarrazioni erotocomiche, fra i cui autori (raggruppati sotto l'acronimo GULP, Gruppo Umoristi Ludici Postmoderni) è il Maestro Palasciano (sebben non faccia parte d'alcun Gruppo, né sia Postmoderno, né un mero Umorista, e sul Ludico ci sta ripensando): Se mi lasci, non male. Penne d'amor perdute, a cura di Gianni Puca, ed. Kairòs.

Gli autori sono ben 60, di cui uno anonimo, più il duecentesco Ciullo d'Alcamo e una, sospettiamo, apocrifa Monna Rosa de Fresca Frasca. Oltre il nostro Presidente, Marco Palasciano, fra i 60 ricordiamo: Edgardo Bellini, massimo Socio Ornamentale dell'Accademia Palasciania; Marco Catizone, già entrato nella storia della letteratura in quanto autor d'un breve articoletto citante il Palasciano (L'arte poetica fra cosmico e comico, «Roma», 27 ottobre 2009); e tre fra i coautori, col Palasciano, di Napoli per le strade: Maurizio de Giovanni, Luca De Pasquale, Marco Marsullo.

Il testo palascianesco s'intitola Sù e giù su un vulcano addormentato, e tratta di un orribile incesto. Eccone un frammento:


... rabbia quindi chetata, chetata per stanchezza e non per altro: ché ognuno giunge a un limite e si spegne, solvenza d’una vita che è scoppiata, troppo rigonfia d’hybris assortite, ora pellecchia a spenzolare oscena a mo’ d’una reliquia genitale appesa al nulla come un nido vuoto di vespe ad una trave, atro, svuotato, tutte le vespe morte, affumicate, cadute al suolo come umani sogni. E sogni piú non ha, tutti perduti, questa donna perduta che cammina, che cammina sul fondo dell’abisso, che cammina per strada sguardo fisso, all’alto, al cielo che incupisce e attrista facendosi apripista del suicidio. Ma una vecchia benevola s’accosta...


1 commento:

Anonimo ha detto...

[Commento di Anfiosso del 12 maggio 2010]

Oh maestro Palasciano, che destro insano t'ha offerto l'evento, sconcerto ne sento, mi pare così stramba questa leporeamba prosa curiosa, rimata, & svagata.


[Commento di Marco Palasciano del 14 maggio 2010]

Recitata ha un effetto arcibellissimo.