Divisa di un deportato nei lager nazisti. Il triangolo rosa era il contrassegno per i "colpevoli" di omosessualità.
Almeno un pensierino è d'obbligo oggi, Giornata della Memoria, rivolgerlo al tema delle persecuzioni razziali, sessuali e ideologiche, che non sono certo finite con la fine della Seconda guerra mondiale (1945), né iniziate con l'inizio del pontificato di Adolf Hitler (1933), e il germe delle quali anzi s'annida subdolamente fin in quelle nazioni che pretendono d'ergersi in qualche modo e misura a guida o esempio del cosiddetto mondo civilizzato.
La stessa Chiesa cattolica, d'altro canto, si sbatte assai per la causa degli immigrati et similes, pare, il che in teoria dovrebbe farle onore; ma tale onore è azzerato dall'antionore della sua squallida battaglia contro l'amore omosessuale, amore eppure così caro al cielo – checché gli intonacati** dicano e maledicano.
Insomma, cogliamo l'occasione per rivolgere un messaggio ai preti attivi contro l'oppressione degli extracomunitari e in altri campi benefici, dicendo loro: SPRETATEVI. Potete fare il bene anche stando fuori della Chiesa. Tanti lo fanno. Amen.
E ora – tornando al tema non della guerra fredda tra autoritarismi e omosessualità, ma di quella calda – vedetevi il film Bent, o un qualsiasi altro film sull'argomento, se ne avete voglia e siete liberi dal lavoro; e buona memoria a tutti.
* Vedi anche Se la Chiesa oscureggia, noi lumiamo, dove si riportano le altrettanto esemplari dichiarazioni del cardinal Javier Lonzano Barragan. A proposito di lager e memoria, poi, e del suo opposto che è il negazionismo, vedi Nel precipizio tra latino e oro, sul vescovo Richard Williamson.
** Meravigliosa anfibolìa, nevvero? «intonacati» vale sia «vestiti con la tonaca» sia «[sepolcri] imbiancati», ovvero «scribi e farisei ipocriti», a cui lo stesso Cristo si rivolge in Mt 23.
1 commento:
[Commento di Nicola Legatore del 28 gennaio 2010]
A onor del vero, in Italia esistono anche preti attivi contro l'oppressione degli omosessuali; penso soprattutto alla rete occulta di quei circa trecento sacerdoti eretici coordinati da don Franco Barbero, che venne spretato per aver addirittura celebrato matrimoni omosessuali; certo ricorderete, voi liburiani che lo aveste in convegno a Caserta nel 2003.
Nicolete
[Commento di Marco Palasciano del 28 gennaio 2010]
Certo. E gli eretici, a differenza dei preti normali, fanno bene a non spretarsi; la loro presenza è necessaria, all'interno della Chiesa, per internamente tarlarne la dottrina calcificata e facilitarne lo sgretolamento. Inoltre, se quelli si spretassero, agli omosessuali credenti non resterebbero che i preti non eretici, i quali certo non darebbero avallo al loro amore, ma anzi li spedirebbero dritti da qualche pazzo criminale di pseudoterapeuta che pretenda di trattare l'omosessualità come una malattia; o quantomeno, li esorterebbero alla più demenziale castità.
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