venerdì 3 maggio 2019

Sul conflitto tra etica e politica

«FERDINANDO PALASCIANO 
SI RIVOLTA NELLA TOMBA».
LETTERA APERTA 
AD ANGELO DI RIENZO

Capua, 3 maggio 2019

Gent.mo Arch. Di Rienzo,
nella mia veste di erede di Ferdinando Palasciano mi corre l'obbligo di evidenziare, per poi trarne le logiche conclusioni, quattro dati di fatto:

1. Lei è candidato come Sindaco di Capua con una coalizione di varie liste una delle quali fa capo alla Lega di Matteo Salvini.

2. Lei è il Presidente dell'Associazione "Ferdinando Palasciano".

3. L'Associazione "Ferdinando Palasciano" – al pari dell'Accademia Palasciania di cui è Presidente il sottoscritto – si ispira ovviamente ai princìpi di Ferdinando Palasciano, i quali Lei di certo non ignora. Li abbiamo ben ripassati nel 2015, perlomeno, in occasione delle celebrazioni per il Bicentenario Palascianiano. Queste hanno visto le nostre due associazioni agire di perfetto concerto, fra l'altro con la pubblicazione del volumetto Un souvenir di Capua, che chiunque può scaricare gratis – da palasciania.blogspot.com o ferdinandopalasciano.it – per farsi edotto sulla storia del Dottore al quale da quello stesso anno è intitolata la sala consiliare municipale (per inciso dominata da un grande quadro donatogli da Gaetano D'Agostino, I saltimbanchi a Pompei, recante a epigrafe – in latino – la battuta «Così il popolo aveva tenuto occupata la mente col guardare, imbambolato dallo stupore, qualche funambolo»: il che, come metafora politica, valse al tempo di Terenzio tanto quanto a quello di Palasciano e D'Agostino; e più che mai vale al presente, come dimostra il «funambolico» Salvini).

4. La Lega esprime dei princìpi palesemente incompatibili con quelli di Ferdinando Palasciano (il quale, per esempio, avrebbe aborrito qualunque forma di tatticismo politico sulla pelle di esseri umani in pericolo in mezzo al mare).

Conseguenza naturale: Ferdinando Palasciano si rivolta nella tomba. Ed io so immaginare solo due soluzioni possibili per cui egli possa trovar pace:

A. Lei potrebbe fare pubblica abiura, invitando i Suoi elettori a non votare la lista della Lega.

Oppure, B. Lei potrebbe dimettersi dalla presidenza dell'Associazione "Ferdinando Palasciano".

Fraternamente,
Marco Palasciano

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