Grafico relativo al numero degli spettatori via via presenti alle otto lezioni.
Si è tenuta venerdí 17 dicembre a Palazzo Fazio, dinanzi a 16 spettatori, l’ottava e ultima puntata di La Grande Ruota delle Umane Cose (De Magna Rota Rerum Humanarum), con Marco Palasciano (nella foto qui sotto a sinistra) e – nel finale, a presentazione del loro Manuale scientifico per l’interpretazione dei sogni e dei simboli – Sabato Scala e Fiammetta Bianchi (nella foto qui sotto a destra), studiosi dell’intreccio tra fisica quantistica e psicologia dell’inconscio. La puntata, della durata di circa 125 minuti, è consistita nella lezione su Magia e Tecnica, durante la quale tra l’altro si è tenuta la cerimonia di consegna degli attestati di frequenza ai due spettatori che hanno presenziato a tutte le otto lezioni-spettacolo: Francesca Esposito e Matteo Mastantuoni.
Si è cosí letteralmente chiuso il cerchio del nostro seminario filosofico-enciclopedico (tenuto a Palazzo Fazio per gentile concessione dell’Associazione culturale Capuanova in collaborazione con le librerie Uthòpia), con il quale si siono onorati Giuliano Preparata in occasione del 10° anniversario della sua scomparsa, e Ferdinando Palasciano in occasione del 150° anniversario del suo discorso sulla neutralità dei feriti di guerra.
Ed ecco di séguito l’elenco degli argomenti trattati nella lezione n. 8, con a essi intercalate altre foto (di Patrizio Cimmaruta e Alessandro Santulli).
I. DAL GIOCO ALLA MAGIA,
RAZIONALE E IRRAZIONALE,
RITORNO AL RINASCIMENTO
RAZIONALE E IRRAZIONALE,
RITORNO AL RINASCIMENTO
Incenso, come la conquista della pietra filosofale si realizzi «mettendo in campo forze psichiche di ordine inconscio, simili a quelle usate nell’infanzia per animare la dimensione ludica» (Matilde Battistini, Astrologia, magia, alchimia, 2004), figure del circo e della commedia dell’arte, Magia bianca e nera, Tecnica giovevole e dannosa, occhiali, bomba atomica, generalmente nessuno aderisce a un unico ruolo dei 16 evocati dalla Magna Rota Rerum Humanarum (c’è chi aderisce pure a ruoli opposti), errore di chi opera una netta spaccatura tra Razionale e Irrazionale, «è la falsa razionalità borghese che non si concilia con l’affettività» mentre la razionalità autentica la «ricomprende e potenzia» (Elio Modugno), coincidenza di Eros e Magia dal punto di vista esoterico (entrambi influirebbero sullo Pneuma per relazionare enti diversi), miscibilità di Razionale e Irrazionale, non miscibilità di Bene e Male (possono sempre essere letti separatamente), analisi dello schiaffo dato a un figlio (separazione di intento educativo e ira bestiale), l’uomo davvero saggio è imperturbabile, Bene e Male presentano sempre orientamenti opposti, Razionale e Irrazionale non sono orientati, Venere Urania come Sofia, conoscenza come riconduzione del molteplice a un insieme armonico, Cosmopolis di Stephen Toulmin (1992), giusto mezzo, dalla Oneness di Preparata alla Simpatia universale degli stoici, universo olografico, mente olografica.
II. TETRADE ELEMENTALE, QUINTESSENZA,
ALCHIMIA E CHIMICA
ALCHIMIA E CHIMICA
Tetrade elementale (Terra, Acqua, Aria, Fuoco), qualità degli elementi, semi delle carte, pianeti, segni zodiacali, temperamenti secondo Galeno e annessi organi e umori, stagioni, ore, punti cardinali, colori della pittura greca, fasi del magistero alchemico (Opera al nero o Nigredo o Melanosi, Opera al bianco o Albedo o Leucosi, Opera al giallo o Citrinitas o Xantosi, Opera al rosso o Rubedo o Iosi), alchimia come percorso evolutivo spirituale, integrazione del Sé secondo Jung, ergon e parergon, dall’alchimia alla chimica, elementi transuranici, Quintessenza ovvero Pneuma, Magia naturale, compito del mago, talismani, invocazioni, armonia cosmica, Apollo Musagete, Mercurio filosofico, Ermete Trismegisto, Toth, ambiguità mercuriale (guida, compagno, servo, scimmia, diavolo, Cristo, Arlecchino, Oberon ecc.).
III. ASTRONOMIA E ASTROLOGIA
Pianeti classici, stelle fisse, sfere celesti, sistema tolemaico, mondo sublunare, viaggio spirituale, Somnium Scipionis di Cicerone, Paradiso di Dante, descensus ad inferos (Gilgamesh, Odisseo, Orfeo, Cristo, Enea ecc.), incarnazione come caduta secondo gli ermetici, stato intelligibile e stato sensibile, paradiso perduto, come si traccia un quadro astrale in stile rinascimentale (vedi le due foto sottostanti), eclittica, differenza tra segno e costellazione, precessione degli equinozi, effemeridi, ascendente, aspetti (congiunzione, semisestile, sestile, quadrato, trigono, quinconce, opposizione), determinismo stoico, «Sidera non faciunt acta humana» cristiano, conoscenza degli astri come forma di elevazione spirituale, astrologi televisivi, invalidità degli oroscopi per interi segni, scoperte di Urano e di Nettuno, scoperta di Plutone e suo successivo declassamento da pianeta ad asteroide, tempi di rivoluzione degli astri nel loro moto geocentrico apparente, congiunzione Giove-Urano, settimana, dal dies Solis alla domenica, dal dies Saturni al sabato.
IV. DA DIONISO ALLE STREGHE,
DAL NAVIGIUM ISIDIS A CARNEVALE E PASQUA,
IL MONDO ALLA ROVESCIA
DAL NAVIGIUM ISIDIS A CARNEVALE E PASQUA,
IL MONDO ALLA ROVESCIA
Sabba delle streghe, noce di Benevento, unguento per volare o illudersi di ciò, osculum infame, messa nera, orgia demoniaca, banchetto demoniaco, Canon episcopi (IX sec.), 107° anniversario del primo volo dei fratelli Wright (1903), come prima di Satana si parlasse di Diana, Ecate, strigæ, re Saul e la strega di Endor, negromanti, come a metà Ottocento nacque la moda delle sedute spiritiche, iatromanti, maghi bianchi, stregoni, ciarlatani, superstizione, umiltà scientifica del «Ci sono piú cose fra cielo e terra, Orazio, di quante si sogni la tua filosofia» (Amleto), come la civetta da simbolo della sapienza sia divenuta simbolo dell’eresia, come il capro sia il preferito tra gli animali sacri a Dioniso, fuga in Egitto degli dèi greci davanti al mostro Tifone, odio di Era per Semele e la sua stirpe, orgia dionisiaca, le scope delle streghe sono i falli delle falloforie, riti propiziatorii falloforici dell’Italia contadina, smembramento di Dioniso a opera dei Titani e recupero del solo suo fallo a opera di Atena, smembramento di Osiride a opera di Seth e recupero delle sue membra a opera di Iside a esclusione del solo fallo, Navigium Isidis e suo smembramento in Carnevale e Pasqua, come la nascita di Cristo si sovrappone a quella di Mitra, come la morte di Cristo si sovrappone a quella di Dioniso, dalle falloforie alle processioni della croce del Venerdí Santo, come la parola Carnevale derivi da carrus navalis, dimensione sospesa del circo e del teatro, inversione della norma come fondamento dell’azione magica e del rito esoterico, simbologia dell’altalena (ciò che è in alto è uguale a ciò che sta in basso), sogno, inferi, mundus inversus, Il mondo alla rovescia di Giuseppe Cocchiara (1963).
V. PROLUNGAMENTO DELLA COSMOGENESI,
PROGRESSO TECNICO E PROGRESSO MORALE,
NATURA E DEFAULT, OMBRE,
TRIONFO DELL’AMORE UNIVERSALE
PROGRESSO TECNICO E PROGRESSO MORALE,
NATURA E DEFAULT, OMBRE,
TRIONFO DELL’AMORE UNIVERSALE
Uomo come Simia Dei, prolungamento della cosmogenesi, arti dedalèe, androide di Alberto Magno, homunculus di Paracelso, golem del rabbino Löw, robot, intelligenza artificiale, progresso tecnico e morale, L’anno 3000 di Paolo Mantegazza, «dilemma della tecnica moderna: a lungo termine i suoi “vomeri” possono essere dannosi quanto le sue “spade”» (Hans Jonas), ottimismo (oggi va meglio che in passato e se sembra vada peggio è perché siamo piú esigenti), diritti umani e loro nemici (interesse economico come acme del materialismo, dogmatismo religioso come acme dello spiritualismo distorto), necessità di abolire denaro e religione per compiere un salto di civiltà, necessità di estendere il concetto di Natura alla Cultura, ridefinizione della parte meccanica e vile della Natura come «Default», stupidità del Default (catastrofi naturali, malattie, competizione biologica, demografia incontrollata ecc.), ipotesi di tecnologia per il controllo gravitazionale (soppressione della caduta libera e del moto inerziale), nobiltà dell’intelletto sano e del suo libero arbitrio, l’uomo massima meraviglia dell’universo conosciuto, «Da un grande potere derivano grandi responsabilità» (Spiderman), dominio spirituale dell’uomo sugli altri animali simboleggiato da Orfeo che ammansisce Cerbero, ognuno ha da ammansire la propria Ombra, Ombra dell’universo, vita, intelligenza, civiltà, comunicazioni interstellari, rete universale, trionfo dell’Amore universale (telos o non telos).
VI. NON SAPPIAMO SE ESISTE LA MAGIA
Sincronicità, dalla semplice coincidenza alla poesia e alla mnemotecnica, possibile illusorietà anche del principio di causa ed effetto (vedi Hume), Jodorowsky e la sua esperienza al servizio di Pachita, sciamanesimo, trance tramite lettura poetica, possessione di spiriti guaritori, energia e carisma, assenza dello scopo di lucro, percorsi da attraversare bendati, siamo tutti bambini, diagnosi per mezzo di uova, prescrizioni magiche, chirurgia magica, presunta pericolosità della luce elettrica durante la chirurgia magica, come l’incrociare arti o dita ostacolerebbe il fluire dell’energia spirituale, immobilità richiesta al paziente magico nella mezz’ora postoperatoria, invito a volgere le spalle agli oggetti maligni (o si attaccherebbero allo sguardo), chi non vuole guarire non può, gli spiriti benigni aiuterebbero a guarire o a morire a seconda del vero desiderio, effetto specchio (esempio: il medium minaccia con un coltello chi cela tendenze omicide), effetto placebo e displacebo, il corpo umano accetta in modo diretto il linguaggio simbolico, terapia del terrore, terapia del disgusto, elementi universali dell’arte magica (potere della parola, potere dell’immagine, abluzioni rituali), psicomagia.
VII. PRESENTAZIONE
DEL MANUALE DI SCALA E BIANCHI
DEL MANUALE DI SCALA E BIANCHI
Vedi www.sabatoefiammetta.it/sogniesimboli.htm.
1 commento:
[Commento di Salvatore D'Angelo del 17 gennaio 2011]
Caro Maestro, ebbi modo - ormai son tre anni - d'assistere in quel di Galleria Toledo, a una straordinaria conferenza -spettacolo dell' attempato e ancor pimpante maestro Jodorowski, ch'io già conoscea per quella Montagna Sacra e/o El Topo ch' ancor più avean sconvolto i miei adolescenziali furori in anni ( i primi Settanta) di sacri ( e blasfemi) furori già di par loro abbastanza ricolmi. Nell'anno settimo di questi Duemila caduto era io in suggestioni d'Ulisse, d'una maga Circe donna/bambina e di quell'Aggèj (A, J di gèi) che mi parlava di psicomagia , come la Circe con le sue avventure là, in terra birmana, a sconvolgere di novità e di sensualità, qual' ospite, il polveroso tran tran d'un seminario di giovin buddisti, non insensibili alla carne e alla verga..
Ne nacque questo sonetto rinforzato e caudato, che qui umilmente ardisco postare a commento del manuale di Psicomagia del nostr'amato A.J.
Non me lo stronchi più del necessario, Maestro !
138.
IL SACRO IMBROGLIONE RIDE SERENO
alle magiche derive di Ulisse
ad Alejandro Jodorowski
a Circe la sconfinatrice
Il sacro imbroglione ride sereno
non è che parola la psicomagia
che fuga le ombre… una malinconia
impalpabile che prende terreno…
Ma già gli angeli arabescano danze
notturne sulle pareti del cielo
la luna v’incide motti per velo
di note pulsanti magiche stanze…
Il silenzioso fratello sorride
al racconto nascosto e alla dama
che s’invola pur con l’umida lama
confittale in petto e poi sorride…
Sciamano gli angeli or che risale
le scale del tempio d’un dio bambino…
ché l’accompagnano al rito immortale…
Ma poi le onde si rompono a riva
ed il giorno dissolve ogni deriva…
(sonetto rinforzato e caudato, a schema abba-cddc-effe-ghg-ii)
S. D. A., 14-15.10.2007
[Commento di Marco Palasciano del 20 gennaio 2011]
Mio gentilissimo, il sonetto è delizioso e non posso che ringraziare della condivisione, avvisando nel contempo che bisogna togliere una sillaba dal verso 2 così che tutto sia perfettamente in regola; bacio intanto le sante mani sue, auspicando infiniti proseguimenti lirici.
[Commento di Salvatore D'Angelo del 24 gennaio 2011]
Leggo solo ora e dico:
Maestro, ha ragione! Ebbene, che si tranci via l'articolo femminile, al secondo verso, e vi s'apponga una virgola, con le dovute sospensive dopo "psicomagia". In questo modo m'allungherei con accento e dieresi ritmica sulla ì di magìa...e fan undici . Sic fiat!
A presto riverirla in persona, Maestro.
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