6 novembre 2010

Lezione 2: «Filosofia e Trogolo»

Si è tenuta venerdí 5 novembre a Palazzo Fazio, dinanzi a 7 anime, la seconda puntata di La Grande Ruota delle Umane Cose (De Magna Rota Rerum Humanarum), con Marco Palasciano e, in collegamento telefonico, il cosmologo Sante Carloni dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea). La puntata, della durata di circa 60 minuti, è consistita nella lezione su Filosofia e Trogolo, nel corso della quale si è tra l’altro recitata a braccio la scena della trasformazione degli uomini in animali dal Cantus Circæus di Giordano Bruno, e si è data lectura di brani dalla Commedia di Dante e da Intellettuale ad Auschwitz di Jean Améry (Hans Mayer).
 

Foto di Matteo Mastantuoni.

Argomenti trattati: trogolo/troglè/*troga, il mito della caverna di Platone ibridato con l’aforisma di Wilde su fango e stelle, necessità contro libertà, meccanicità contro volontà, tv spazzatura, teledipendenza, cibo spazzatura, fame, gola, panem et circenses senza arte, pornografia senza eros, fregola, lussuria, tabagismo, rosario, droghe soporifere, tossicodipendenza, alcolismo, videopoker convulsivo, shopping convulsivo, affinità di denaro ed escrementi secondo Freud, falsi bisogni generati dall’alienazione, annichilazione della personalità individuale nella massa, ventre cuore testa, aneddoto circa un sapiente arabo che per non interrompere lo studio si faceva imboccare da un servo, saltare un pasto per finire un quadro, miseria sentimentale degli ignavi, paura, bestie umane in cattività e silvestri, Cantus Circæus, universalità della speculazione filosofica secondo Gramsci, differenza tra infante e fanciullo, Tutti i bambini sono filosofi di Marietta McCarty, curve paraboliche e asintotiche, il primato del cattolicesimo nel campo degli aspetti infantilistici, «Ita populus studio stupidus in funambulo/ animum occuparat» (Terenzio), dare spazio al non inferno (Italo Calvino), una storica riunione di anchormen di Canale Cinque, ricettività alla pubblicità, senso critico, nasci-mangia-caca-dormi-servi-fotti-figlia-muori, daltonismo spirituale e lettura parziale dei fenomeni, effetto alone, il filosofo come eterno fanciullo, la Commedia spogliata della zavorra dottrinale cattolica, evoluzione spirituale dell’uomo come incremento della conoscenza empirica e costruzione di un codice linguistico e filosofico, «homo homini lupus» (Hobbes), «homo homini deus» (Spinoza e Feuerbach), «namastè», gli attributi di Dio come proiezione di qualità umane portate idealmente al massimo grado di perfezione, natura fondamentalmente buona dell’essere umano (da approfondire nella IV puntata tramite L’atomo sociale di Mark Buchanan), la storia non come «marcia della ragione» (Hegel) ma processo non lineare né globale né provvidenziale, infibulazione e lapidazione, eurocentrismo, la quarta guerra mondiale secondo Einstein, differenza tra filosofia e scienza, scuole filosofiche, la filosofia come questione linguistica, rapporto tra puntualità delle definizioni e qualità della Weltanschauung, rapporto inverso tra furore simmetrico e sovrapponibilità dei modelli al reale, bonheur e malheur, imbarazzo nell’uso dei termini «bene» e «male» dopo Al di là del bene e del male di Nietzsche, la felicità secondo Spinoza, dominio delle passioni, superamento dell’istinto di sopravvivenza, estasi razionale di fronte all’irriducibilità assoluta del Mistero dell’Essere a un qualsiasi tentativo di spiegazione puramente razionale cioè fondata sul principio meccanico del rapporto di causa ed effetto, testimonianza personale di esperienze dirette di estasi razionale, tesi della gioiosa osmosi metafisica attraverso la “membrana” tra conoscibile e inconoscibile, estasi irrazionale, tutto quello che c’è da insegnare sulla filosofia, il cratere Montessori, Elea come culla della cultura occidentale secondo Carlo Sini, il poema di Parmenide, il punto della ricerca cosmologica, il “finale” della storia della filosofia cioè la puntata di Philosophy Talk sulle dieci grandi questioni filosofiche del XXI secolo, Body-Mind Problem, Ghost in the Shell, il problema di che cosa sia una persona, la filosofia come «gradevole passatempo» (Hume), consapevolezza che tutte le creazioni artistiche e culturali umane pertengono al campo del ludus, il lager come affrettatore della disillusione filosofica.

Prossima puntata:
Cultura/Comunicazione e Selva. Venerdì 12 novembre, ore 20.30, sempre a Palazzo Fazio (Capua, via Seminario 10), sempre gratis. Vi supplichiamo, aiutateci a far pubblicità! e magari venite, se potete; grazie infinite ve ne renderemo. Ossequi alati.

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