La puntata n. 6 (vedi qui) si terrà domenica 14 aprile alle ore 18.00 a Capua, sempre gratis, in una sede la cui ubicazione sarà resa nota alle persone interessate a partecipare, le quali possono telefonare o inviare un sms al 3479575971.
Francis Bacon, Studio dal ritratto di Innocenzo X, 1953. |
La scala degli stati d'animo
Ciascuno, a turno, a partire dal mastro di giochi, ha chiamato sulla scena una persona (accogliendola con un abbraccio) alla quale domandare se al momento attuale si sentisse bene o male, e quanto, confrontando tale stato d'animo col proprio e con quelli di tutti gli altri già valutati. Ciascuno è così andato collocandosi a un determinato grado di una scala, a un cui estremo infine si è venuta a trovare la persona in maggior malessere, e all'estremo opposto quella in maggior benessere.
Psicodramma: Sursum corda
Queste due persone hanno quindi recitato una scena improvvisata, dove chi era in maggior benessere ha dovuto interpretare la parte di qualcuno che stesse malissimo al punto di meditare il suicidio, e chi era in maggior malessere ha dovuto interpretare la parte di qualcuno pieno di gioia di vivere, che esortasse l’altro a vedere la bellezza del mondo e trovare la forza di andare avanti. Dopo questa scena se ne è recitata un'altra più elaborata, a quattro personaggi, costruita in base ai suggerimenti di tutti e con le correzioni del nostro esperto di regia e drammaturgia; il quale provvedeva a interrompere la recita, ogni volta che fosse necessario, per migliorare la verosimiglianza di azioni e discorsi. Risultato:
Luogo: bar presso la libreria Ex Libris.Infine, nel secondo tempo della puntata ci si è dedicati alla poesia, con una lettura di sonetti filosofici palascianiani e una gara endecasillabica atta a vedere chi fra i presenti riuscisse a comporre il maggior numero di endecasillabi nel tempo d'una sabbiatura di clessidra. A ciò avrebbe dovuto seguire la distribuzione dei presenti in due o più squadre che si sarebbero sfidate in una gara sonettistica, componendo un sonetto ciascuna su un medesimo tema dato; ma praticamente non c'è stato... verso! :-D vale a dire che i due migliori endecasillabieri hanno saputo produrre solo cinque endecasillabi a testa, e la maggior parte degli altri ne ha scritti fra zero e due (sovente cacoritmici, per giunta); cosicché per il momento abbiamo potuto solo esprimere la speranza che un domani «con miglior voci/ si pregherà perché Cirra risponda» (Par. I 35-36), e intanto consolarci con un'àgape a base di pizza.
Personaggi: una turista milanese in vacanza a Capua (interpretata da Marika A.); una professoressa delle superiori (Giuliana C.) delusa dall'aver constatato, poc'anzi in libreria, essere ormai introvabile un vecchio libro a lei caro che avrebbe voluto riacquistare (avendone prestato la sua copia a uno studente, poi diplomatosi, di cui ha perso le tracce da oltre un anno), goccia che fa traboccare il vaso della sua tristezza, lei essendo stata troppe volte delusa, nella vita, da persone in cui ha riposto la sua fiducia; il suddetto giovane (Edoardo S.), attualmente con problemi di tossicodipendenza, depresso e confuso, che sopraggiunge per caso in quel bar; un'amica premurosa che lo accompagna (Ewelina S.).
Canovaccio: mentre la turista cerca di rincuorare la professoressa, di quest'ultima ricompare l'ex studente; vi è quindi un dialogo tra lui e la professoressa, la quale si impietosisce allorché lo vede scoppiare a piangere; cosicché le tocca ora, anziché essere consolata, consolare.
Nessun commento:
Posta un commento