#3
03 Luglio 2010 - 23:07
Ringrazio di cuore Marco e Agostino e mi metto a disposizione di ogni iniziativa culturale. Un caro abbraccio,
Antonio
#4
10 Luglio 2010 - 12:09
Ma che belle leopardate! Invidiabile esperienza.
(Ho interpolato mentalmente "dilegui" in luogo di "s'acqueti". E' accettabile, secondo te?).
(Ho interpolato mentalmente "dilegui" in luogo di "s'acqueti". E' accettabile, secondo te?).
#5
10 Luglio 2010 - 19:19
Mah, uhm, non ne sarei convintissimo. :) Cmq
l'assonanza non ci stava male. Fra l'altro ho «Eros, perché tra lapidi
mi segui?» a filigranarmi i pensieri da una dècade! O_o Sarà capitato
anche a voi d'avere un endecasillabo in testa ...
#7
12 Luglio 2010 - 12:41
Ho avuto un endecasillabo del tutto inspiegabile che m'ha ossessionato per anni, ma è piatto e sembra un indovinello:
Può liberarmi un alito di vento.
Che non mi piace nemmeno (e sfido. A chi può piacere, 'sta fetenzia?). Avevo pensato di contestualizzarlo riferendomi ad una mosca intrappolata nella tela del ragno, che considera quanto poca sia la distanza dalla salvezza, se solo le circostanze congiurano a vantaggio nostro; ma non so perché l'idea mi deprimeva, e non l'ho mai concretizzata nemmeno in una quartina, e il verso ha continuato a girarmi nauseosamente per le circonvoluzioni.
Una mia amica di penna aveva scritto - si parla della fine degli anni Ottanta! - una pièce su Leopardi, di cui era intenditorissima, e Ranieri, che amoreggiavano. Me l'hai fatta tornare in mente.
Può liberarmi un alito di vento.
Che non mi piace nemmeno (e sfido. A chi può piacere, 'sta fetenzia?). Avevo pensato di contestualizzarlo riferendomi ad una mosca intrappolata nella tela del ragno, che considera quanto poca sia la distanza dalla salvezza, se solo le circostanze congiurano a vantaggio nostro; ma non so perché l'idea mi deprimeva, e non l'ho mai concretizzata nemmeno in una quartina, e il verso ha continuato a girarmi nauseosamente per le circonvoluzioni.
Una mia amica di penna aveva scritto - si parla della fine degli anni Ottanta! - una pièce su Leopardi, di cui era intenditorissima, e Ranieri, che amoreggiavano. Me l'hai fatta tornare in mente.
#9
19 Luglio 2010 - 13:40
Quindici o vent'anni fa mandò la musa a
stendere, ricordo il suo nome ma non ricordo affatto che m'abbia detto
di aver piacere di risentirmi - allora: figuriamoci oggi. Inoltre, di
molte cose m'inviò non solo fotocopie - all'epoca si scriveva e si
spalava il letame a mano - ma persin gli originali; che io ovviamente
custodii gelosamente tra le mie cose, finché scritti miei ed altrui
finirono travolti nella rovina di mia casa.
Se trovo il nome in rete si potrebbe provare a importunarla, ma dev'essere stata spietata con le proprie cose.
Se trovo il nome in rete si potrebbe provare a importunarla, ma dev'essere stata spietata con le proprie cose.
#10
19 Luglio 2010 - 13:45
L'ho trovata: è su faccimbocca. A parte che
col caz che me l'amico, sono proprio vent'anni che non la sento, si
potrebbe inventare una pièss del piffero, magari potrei fare qualche
sforzo mnemonico per ricostruire il più possibile (ricordo distintamente
che c'era una scena che Leopardi soffiava nell'orecchio di Ranieri, che
gli diceva: "Non soffiarmi nell'orecchio, mi fai svenire"), e poi
metterci il suo nome attaccato, a titolo di sgravio responsabilità.
#13
18 Ottobre 2010 - 23:35
To'! Agostino Ingenito ci segnala, con
ritardo ma con ardore, i due commenti che seguono, datati
rispettivamente 5 e 6 luglio 2010, di due "gentili" signore o signorine,
scriventi sul forum del Centro nazionale di studi leopardiani. Commenti
(«indecorosi», dic'egli) riferiti tanto al nostro articolo qui sopra, L'Officina dei Canti: il resoconto, quanto all'Officina stessa, e a tutto il nostro porci. Anzi, chiariamo la nostra posizione: a tutte le nostre perle.
CARMELINA: A me sembra soltanto una pagliacciata indegna e grottesca. Non mi sorprende che abbia avuto successo, visti i tempi correnti, in cui banalità e volgarità imperano incontrastate.
LAURA: Mamma mia, Carmelì, sono entrata anch'io nel sito e ancora non so se devo indignarmi o sganasciarmi dalle risate, e poi, un modo di esprimersi così grottesco... ma chi è l'autore? parla così anche quando sta normale? Io spero che quest'associazione si sciolga e non perseveri nel dare questi spettacoli decadenti e ridicoli.
Dinanzi a tali giudizi, d'una miopia commovente, anche noi non sappiamo se dobbiamo indignarci o sganasciarci dalle risate.
CARMELINA: A me sembra soltanto una pagliacciata indegna e grottesca. Non mi sorprende che abbia avuto successo, visti i tempi correnti, in cui banalità e volgarità imperano incontrastate.
LAURA: Mamma mia, Carmelì, sono entrata anch'io nel sito e ancora non so se devo indignarmi o sganasciarmi dalle risate, e poi, un modo di esprimersi così grottesco... ma chi è l'autore? parla così anche quando sta normale? Io spero che quest'associazione si sciolga e non perseveri nel dare questi spettacoli decadenti e ridicoli.
Dinanzi a tali giudizi, d'una miopia commovente, anche noi non sappiamo se dobbiamo indignarci o sganasciarci dalle risate.
marcopalasciano |
cordiali saluti e grazie ancora a tutti
Agostino Ingenito