venerdì 16 novembre 2012

Se Leopardi è una Falsa Tartaruga

Si è tenuta a Palazzo Lanza domenica 11 novembre dinanzi a ben diciotto spettatori, durata circa un'ora e tre quarti, la lezione-spettacolo Alétheia nel paese delle meraviglie. Dall'ignorantia più o meno docta all'equazione della verità, n. 6 del corso di filosofia palascianiana Euristicon. Le nozze di Ragione e Fantasia.

La lezione-spettacolo, arricchita da momenti di pastiche teatrale cui il titolo obbligava (qui il Brucaliffo cita Dante; lì la Falsa Tartaruga si fonde con Leopardi, guscio e gobba un tutt'uno...) e – quanto a giochi – da una riproposizione dell'esperimento di Asch del 1956 nonché dal solito quiz a premi (vincitore Emiliano D'A.), ha trattato dei seguenti argomenti:

Uno dei fogli per l'esperimento di Asch del 1956.

Verità contro opinione
Il concetto di alétheia. La ricerca della verità necessità di una mens sana. Differenza tra verità e opinione. Voltaire non ha mai detto «Non sono d’accordo con quel che dici, ma darei la vita perché tu lo possa dire»; e anche se l'avesse detto resterebbe una sciocchezza.

Ruota assiologica
palascianiana.
Semplicità contro semplificazione
Differenza tra semplicità e semplificazione. Raffinamento della definizione dei settori della Ruota assiologica palascianiana finora detti «Filosofia» e «Scienza». Filologia. Lectio difficilior. L'hapax «antomata» (sic) in Dante (Purg. X 128) e le versioni latine di Aristotele.

Fatti non foste a viver come bruchi
Tempo per pensare. L'«insensata cura de' mortali» (Par. XI 1). Basso e alto, automata e farfalle, meccanica e volontà. Le lenti impazzatrici di Coppola/Coppelius (E.T.A. Hoffmann, L'uomo della sabbia). L'esperimento del dottor Asch: l'appartenenza a un gruppo influenza la percezione. È necessario essere asociali? Il salto di civiltà dovuto all'integrazione degli autistici, nella preistoria, secondo Penny Spikins. Genii affetti dalla sindrome di Asperger.

Una parte dell'infinita spirale
degli armonici naturali.
La mappatura dell'infinito
Colori e suoni esistono soltanto nella mente. La sfera di Runge. La visione triconica. I colori extraspettrali. Il ciclo dell'ottava musicale. Nella spirale infinita degli armonici naturali ogni famiglia 2nx ha un preciso orientamento. ∞ non è un numero ma l'indicazione che infine non vi è un numero. Il temperamento di Werckweister. Le infinite sfumature del colore. La musica microtonale. La simpatia fra lo spirito umano e 2n∙3. Il 2 non è un numero primo speciale, un Übernummer, se non per la nostra fenomenologia della percezione dei suoni. La spirale infinita dei numeri può mapparsi in infiniti modi, ciascuno corrisponente a un sistema di famiglie xny. Destituzione di fondamento di ogni superstizione numerologica.

Alice tra la Falsa Tartaruga
e il Grifone.
Leopardi è intelligente ma non si applica
Matematica e morale. Il gioco dell'Amicarium. Non tutto ciò che ha senso è razionale (vedi amore), non tutto ciò che è razionale ha senso (vedi mercato). Vertigine della consapevolezza dell'impossibilità di una causa prima. Vertigine del mistero della possibilità dell'essere. Estasi razionale (la ragione gode, se è sana, dello scoprire d'avere dei limiti, e dell'intendere che oltre essi c'è sicuramente dell'altro, sebbene inconoscibile a essa). Piccolezza concettuale dell'Infinito di Leopardi (mera estensione spazio-temporale) al confronto delle vertigini suddette. Insensatezza del leopardiano «Tutto è nulla» (Zibaldone, 17 aprile 1826). Il finito fa parte dell'infinito. La qualità è indipendente dalla quantità. Rilassarsi è il primo passo nella ricerca della verità. Epitteto: «Incolpare gli altri dei propri mali è tipico di chi non ha educazione filosofica; chi l'ha intrapresa incolpa sé stesso; chi l'ha completata non incolpa né gli altri né sé stesso». La messa fra parentesi delle emozioni negative.

L'infinito nel finito
Lo spazio minimo della totalità categorica degli eventi assiologicamente significativi. La ricerca può partire da qualsiasi oggetto. La meraviglia contro l'abitudine. Miranda: «Com'è bello il genere umano!» (La tempesta, atto V, scena I). Mondo e mente. La coerenza delle leggi universali. La Oneness di Preparata. Ogni frammento di ologramma contiene l'intera immagine. Conoscere sé stessi è conoscere tutto. Specchi magici e neuroni specchio.

I ciechi e l'elefante.
L'equazione della verità
Dimensione fenomenologica e dimensione assiologica dell'equazione della verità. Le equazioni veritarie soggettive. La formula di metamorfosi delle funzioni continue per aggiunta di punti scoperta da Palasciano nel 1986 e le sue conseguenze sulla formazione del mostro, oops, del nostro. La docta ignorantia di Niccolò Cusano e la sua correzione tramite la sinergia epistemica, ovvero la sintesi dialettica di esprit de géométrie ed esprit de finesse. «Tutto fa brodo purché non sia veleno». Il possibile contributo alla ricerca della verità da parte degli autistici (poca empatia, molto sistema) e, all'opposto, delle persone con deficit cognitivi (poco sistema, molta empatia). Il mutuo sopperimento alle carenze psicofisiche. La comunione delle conoscenze. La parabola dei ciechi e dell'elefante (Udana, sutra VI, 4, 66-69). La sintesi additiva e sottrattiva delle equazioni veritarie soggettive. L'umiltà scientifica. Tutto è relativo tranne la verità. Il paradosso pirandelliano della signora Frola e del signor Ponza rimane confinato nella pura finzione.


La lezione n. 7, Il caleidoscopio di Maya. Ontologia, cosmologia, biologia, si terrà lunedì 19 novembre alle ore 21.45 spaccate, stavolta non a Palazzo Lanza bensì a Palazzo Fazio (Capua, via Seminario 10), ma sempre gratis.

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