Comunicato stampa sull'ultimo incontro del 2025 dell'Accademia Palasciania. Grazie se lo potrete divulgare.
L'Accademia Palasciania si avvia al gran finale delle sue attività del 2025, consistite principalmente nelle lezioni nn. 10-28 del XVI festival-laboratorio di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia «Dedalo o il sublime» e nelle sette del XVII, «Spectrum mundi», a coronamento delle quali – nell'àmbito delle iniziative in onore di Ferdinando Palasciano (1929-1995) per il trentesimo anniversario della sua morte – si è inaugurato il Premio Palasciano-Bellofiore per la Letteratura.
Infine domenica 28 dicembre alle ore 11.15, nella Sala del Barocco del Museo Campano (Capua, via Roma 68), per gentile concessione della Provincia di Caserta e dell'ente museale si terrà – a ingresso gratuito – un incontro musicale ma privo di musica scritta da chicchessia: «Suono come dono II. Col Mago fra Artide, Oceania, altri mondi», a complemento dell'evento di cinquantadue settimane prima «Suono come dono. Sonata fra terra, cielo, empìreo».
Come allora, l'autodidatta di genio Marco Palasciano siederà al pianoforte – messo a disposizione dal M° Carmine Migliore – senza sapere quali tasti premere, lasciandosi guidare come una marionetta dai fili della grazia iperurania, a produrre in tempo reale una serie di improvvisazioni nel solco stilistico della grande tradizione cólta europea. In più la sua esibizione sarà introdotta da quella del semiautodidatta Giulio Verazzo, allievo dell'Accademia Palasciania candidato al XLV Premio dell'Amicarium, che improvviserà un brano atematico da cui quindi lo scolarca dell'Accademia – Palasciano stesso – salperà per improvvisare quattro brani a tema: «Artide», «Il Mago», «Altri mondi», «Oceania».
Alle cinque improvvisazioni si abbinerà la lettura di altrettanti preludi in versi appositamente composti dallo scolarca, i quali conferiranno a «Suono come dono II» lo statuto di racconto mistico e lustrale.
Sarà svelato, in ultimo, alle persone presenti quale frase segreta si nasconda nel titolo (sottotitolo incluso) dell'evento. Un indizio è dato dal fatto che il titolo del 2024 era l'anagramma di «Concertino amoroso per Mustafà, Eleonora e Dio», con riferimento fra l'altro a Eleonora Carmelina Bellofiore; e un altro dalla simmetria a chiasmo fra la coppia d'incontri musicali e la coppia di festival-laboratori X e XII, «Oniricon» e «Ortelius Room», sui quali può indagarsi compulsando il blog dell'Accademia Palasciania.

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