lunedì 26 maggio 2025

Spettacolo, lezione o passeggiata?

Comunicato stampa sulla puntata finale (lezione n. 28) di Dedalo o il sublime. Grazie se lo potrete divulgare.

L'antico si congiunge col moderno, tra figure di numi incastonate sulle facciate di palazzi e  chiese, nel finale di questo pèriplo dell'umana ragione e fantasia durato sette mesi e mezzo. Dopo l'epopea di Ghilgàmesh, i miti greci, la Bibbia, Dante, Shakespeare, la fiaba, l'horror, la fantascienza e i poeti metafisici – tappe lirico-narrative inframmezzate da excursi a tema antropologico, epistemologico e metafisico – sarà una lezione-spettacolo in forma di passeggiata nel centro storico di Capua, idealmente elevato a centro dell'universo, l'ultima puntata del XVI festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia «Dedalo o il sublime. Un percorso nel labyrinthus mundi tra mito e storia», col quale l'Accademia Palasciania completa il trittico di festival-laboratori iniziato 5,5 anni fa «Homo Dedalus. 55 lezioni scelte del quindicennio 2009-2023».

L'evento – a partecipazione libera e gratuita – si terrà domenica 1° giugno, con partenza alle ore 18:15 dalla panchina rossa nei pressi del campanile del Duomo di Capua.

Qui, e lungo le successive dieci soste, Marco Palasciano terrà la lezione «Alla ricerca della dea perduta. Passeggiata poetica per Capua», che sarà tutt'altro che un giro turistico. Temi in gioco, secondo quanto ispirano gli scenari capuani: Giustizia e ingiustizia; Ragione e oscurantismo; Guerra e pace; Virtú, vizi, decadenza e rinascenza.

Tra i "fil rouge" la storia di Medusa, vittima di violenza da parte del dio Poseidone, e che dalla dea Atena fu – anziché confortata – colpevolizzata e trasformata in mostro. Altra la dea di cui si andrà in ricerca: Dike, affinché restauri l'armonia universale. E da qui alla Dea Madre primigenia il passo è breve, come da quella statua con bilancia e spada – sulla facciata d'una chiesa ignara – alle Matres in trono del Museo Campano, presso il quale avrà fine la nostra labirintica peregrinazione o pellegrinaggio.

sabato 10 maggio 2025

Due poeti: Centore e Palasciano

Comunicato stampa sulla penultima puntata (lezioni n. 26 e n. 27) di Dedalo o il sublime. Grazie se lo potrete divulgare.

Il giro del mondo e delle epoche ci riconduce alla Capua del presente, nodo culturale primario della Campania settentrionale. Sarà dedicata ai due piú rappresentativi poeti locali del Novecento-Duemila la penultima puntata del XVI festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia «Dedalo o il sublime. Un percorso nel labyrinthus mundi tra mito e storia».

L'incontro, a ingresso libero, si terrà eccezionalmente alle ore 18:55 di sabato 17 maggio – grazie alla collaborazione di Capuanova e FaziOpenTheater – a Palazzo Fazio (Capua, via Seminario 10). Qui lo scolarca dell'Accademia Palasciania terrà due lezioni-spettacolo brevi separate da un intervallo.

La lezione n. 26«Il poeta di Capua. Dal locale all'universale e oltre» – andò in scena per la prima volta in occasione del novantesimo compleanno di Giuseppe Centore (1932-2023), sacerdote, unanimemente considerato uno dei maggiori esponenti della lirica religiosa dell'ultimo secolo, tradotto in numerose lingue e a sua volta traduttore.

Quasi del tutto inedito, invece, per sdegnosa dépense, è il filosofo e artista multidisciplinare nato nel 1968 al quale è dedicata la lezione n. 27«Dal canzoniere postumo futuro. Una retrospettiva 1976-2022 della poesia di Marco Palasciano» – già tenutasi durante la storica rassegna a cura di Fiorenzo Marino (1951-2024) «Cap(ŏēs)ys. Indagine sulla poesia in Campania».

Ricordiamo che per partecipare non vi è necessità di aver seguìto le puntate precedenti, e che il programma completo di «Dedalo o il sublime» è consultabile nel blog dell'Accademia Palasciania.

giovedì 1 maggio 2025

Capua città di scienza e di poesia

Comunicato stampa sulla sedicesima puntata (lezioni n. 24 e n. 25) di Dedalo o il sublime. Grazie se lo potrete divulgare.

Sarà la città di Capua, dove dal 1999 risiede l'Accademia Palasciania, il tema privilegiato – in uno con gli scienzati e poi con i poeti – delle ultime tre puntate del XVI festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia «Dedalo o il sublime. Un percorso nel labyrinthus mundi tra mito e storia».

Il terzultimo incontro, a ingresso libero, si terrà alle ore 18:15 di domenica 4 maggio – grazie alla collaborazione di Capua Sacra – nella chiesa di San Salvatore a Corte (Capua, via Principi Longobardi 19). Qui Marco Palasciano terrà due lezioni-spettacolo brevi separate da un intervallo.

La lezione n. 24«Le piste dell'episteme. Dagli spechi ctonii alle specole uranie tra illusionismo e illuminismo» – sarà dedicata, come già la n. 23, alla scienza, qui posta in contrasto con la pseudoscienza. Verranno intavolati argomenti talmente sorprendenti che, per non sabotarvi la sorpresa, ci limitiamo a preannunciare che si partirà da misteriosi regni sotterranei.

Volta invece da sùbito alle stelle, la lezione n. 25 «Capua città "copernicana". L'arcivescovo Schönberg e la nascita della scienza moderna» – tratterà degli eventi che portarono alla pubblicazione, nel 1543, del «De revolutionibus orbium cœlestium» di Copernico. Si seguiranno in parallelo la vita dell'astronomo e quella del suo amico Nikolaus von Schönberg, cui quattro anni fa Palasciano stesso ha fatto intitolare (in virtù della celebre lettera del 1536 a favore della teoria copernicana) una piazza che da allora controbilancia epistemicamente la piazza intitolata a san Roberto Bellarmino, sostenitore dell'opposta teoria tolemaica (vedi celebre lettera del 1615) e nel contempo anch'egli, per squisita coincidenza, arcivescovo di Capua e cardinale.

Ricordiamo che per partecipare non vi è necessità di aver seguìto le puntate precedenti, e che il programma completo di «Dedalo o il sublime» è consultabile nel blog dell'Accademia Palasciania.