giovedì 19 dicembre 2024

Soltanto a Capua queste cose accadono

Comunicato stampa sugli ultimi due eventi del 2024 dell'Accademia Palasciania. Grazie se lo potrete divulgare.

Due eventi di non comune impatto – per giunta entrambi a ingresso libero – si terranno a Capua a distanza di otto giorni l'uno dall'altro, nell'àmbito del XVI festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia «Dedalo o il sublime. Un percorso nel labyrinthus mundi tra mito e storia».

Il primo si terrà sabato 21 dicembre alle ore 18:15 e vedrà l'Accademia Palasciania in collaborazione con Capua Sacra, tenendosi nella chiesa di San Salvatore a Corte (via Principi Longobardi 19). Qui lo scolarca dell'Accademia terrà la lezione n. 9: «Ave Medea. I miti non son favole per bimbi».

Motivo ispiratore saranno le costellazioni dell'Ariete e dei Gemelli, i cui rispettivi miti di riferimento convergono nella narrazione del viaggio degli Argonauti, con contorno di varie altre meraviglie epiche e tragiche. Si scoprirà, fra l'altro, la vera storia della Mater Matuta.

Poi un extra: domenica 29 dicembre alle ore 11.15, nella Sala del Barocco del Museo Campano (via Roma 68), per gentile concessione della Provincia di Caserta e dell'ente museale si terrà un incontro musicale, ma privo di musica scritta da chicchessia: «Suono come dono. Sonata fra terra, cielo, empìreo».

L'autodidatta di genio Marco Palasciano siederà al pianoforte – messo a disposizione dal M° Carmine Migliore – senza sapere quali tasti premere, lasciandosi guidare come una marionetta dai fili della grazia iperurania, a produrre in tempo reale una serie di improvvisazioni nel solco stilistico della grande tradizione cólta europea. Le persone presenti fra il pubblico potranno esse stesse fornirgli ispirazione.

Il titolo, da notare, è un perfetto anagramma di «Concertino amoroso per Mustafà, Eleonora e Dio». L'evento vale infatti a coronare le celebrazioni commemorative per l'ottavo anniversario della morte di Eleonora Carmelina Bellofiore (1933-2016), iniziate con la lettura poetica del 30 novembre, nonché a profittare della presenza sui suoli campani di Luca Raucci – il Mustafà del lungometraggio «La ventimillesima aurora di Marco Palasciano» – per conferirgli, stanti gli effetti retroattivi delle recenti modifiche al regolamento, il Premio dell'Amicarium 2020.

martedì 3 dicembre 2024

Il Labirinto e come uscirne vivi

Comunicato stampa sulla quinta puntata (lezione n. 8) di Dedalo o il sublime. Grazie se lo potrete divulgare.

Dopo aver trattato – nelle prime quattro puntate ovvero sette lezioni-spettacolo – di preistoria e storia antica, di narrazioni bibliche e dei miti di varie civiltà (dall'epopea di Ghilgàmesh all'Edda dei norreni, passando per Veda e gnostici e ritornando a Orfeo ed Euridice), il XVI festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia «Dedalo o il sublime. Un percorso nel labyrinthus mundi tra mito e storia» si concentrerà, da qui alla nona puntata, esclusivamente sulla mitologia greca.

La quinta puntata – come sempre a ingresso libero – si terrà alle ore 18:15 di domenica 15 dicembre e vedrà l'Accademia Palasciania di nuovo in collaborazione con Capua Sacra, tenendosi nella chiesa di San Salvatore a Corte (Capua, via Principi Longobardi 19), da cui il seguente anagramma: "Se ricordassi Tèseo che osa vagar nel Labirinto..." = "Chiesa di San Salvatore a Corte, ingresso libero".

Qui Marco Palasciano (che non sarebbe mai nato se un suo zio avesse mantenuto la promessa di sposare la giovane che nel 1943, con uno stratagemma, lo aveva salvato dai nazisti a Creta) terrà la lezione n. 8, «Nel "maze" del cammin di nostra vita. La dinastia cretese dal ratto di Europa al raptus di Fedra», cui motivo ispiratore è la costellazione del Toro, legata al ciclo mitico che ruota intorno al Labirinto di Cnosso ("maze" in inglese vuol dire "labirinto"). Incontreremo – fra l'altro – re Minosse e la regina Pasìfae, il di lei mostruoso figlio noto come Minotauro, l'inventore Dedalo e l'avventato suo figlio Icaro, l'avventuroso Tèseo votato a eliminare il povero mostro, e del mostro la sorellastra Arianna che s'innamora di Tèseo, il quale poi non mantiene la promessa di sposare la sua salvatrice (cfr. 1943). Ma la storia non finisce qui; e non iniziava con Minosse.

Ricordiamo che per partecipare non vi è necessità di aver seguìto le puntate precedenti, e che il programma completo di «Dedalo o il sublime» è consultabile nel blog dell'Accademia Palasciania.