Comunicato stampa su Alla base di tutto non c'è il Nulla ma il Tutto, undicesima lezione-spettacolo di De natura mundi. Vi preghiamo di copiarlo, incollarlo e pubblicarlo ovunque; e grati vi saremo, in eterno e all'estremo.
Giunge
alla penultima delle sue dodici puntate a ingresso gratuito il
seminario-spettacolo “De natura mundi. L’interpretazione del mondo in
ottanta giorni”, a cura dell’Accademia Palasciania (in collaborazione
con Associazione culturale Architempo, Cooperativa culturale Capuanova,
Libreria Guida Capua e Librerie Uthòpia). Un viaggio straordinario tra
scienza, filosofia, gioco e poesia con per guida Marco Palasciano
(«autentico genio delle parole e del pensiero», nella definizione del
filosofo Franco Cuomo), che alterna le sue lezioni tra le sale di due
dei piú prestigiosi palazzi di Capua.
Alle ore 21.30 di domenica 11 dicembre, a Palazzo Lanza (corso Gran
Priorato di Malta 25) la puntata n. 11, intitolata “Alla base di tutto
non c’è il Nulla ma il Tutto. Dall’estasi razionale alla religione
giocattolo”, riprenderà molte questioni lasciate volutamente in sospeso
nelle puntate precedenti. Per esempio nella settima si era accennato al
«superamento, non la banale esorcizzazione, del timore della morte», e a
come l’emblema di tale superamento sia il «trionfo dell’istante
sull’eternità»; si intreccerà ora quest’immagine con la teoria di
Barbour sull’inesistenza del tempo, e simili interpretazioni del mondo
come sovrapposizione di aspetti reali e illusorii. Tutti i fili del
discorso convergeranno sull’intavolatura della «migliore religione
possibile», frutto del connubio di logica e fantasia (con tutta
un’impressionante mitologia in nuce: i demiurghi, i caògeni, i
dormienti…), per poi rimettere in discussione pure questo con un’ultima
mossa. Ma a prescindere dai maxi-sistemi in gioco sulla scacchiera, la
lezione toccherà anche ipotesi extravaganti come la metempsicosi a zig
zag (a crederci non schiaccereste piú una zanzara) e altre piú elevabili
ad assioma, come la preesistenza dell’eros e dei colori ai corpi e alla
luce.
Il successivo e ultimo appuntamento, “La finestra sul paradiso: il mondo
tra diecimila anni”, è per il 19 dicembre a Palazzo Fazio (via
Seminario 10). Il nostro giro della Weltanschauung palascianiana, delle
cui scorse tappe si può leggere il resoconto in
http://palasciania.splinder.com, si concluderà cosí con un compendio di
storia del futuro.
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