5 dicembre 2010

Sesta lezione: «Arte e Burocrazia»

Sempre in onore di Giuliano Preparata e di Ferdinando Palasciano, ricordiamo, si è tenuta venerdí 3 dicembre a Palazzo Fazio la sesta puntata di La Grande Ruota delle Umane Cose (De Magna Rota Rerum Humanarum), con Marco Palasciano, dinanzi a 15 spettatori*. La puntata, di circa 130 minuti, è consistita nella lezione su Arte e Burocrazia, durante la quale tra l’altro si è tenuta una mostra di ludosculture di Angelo Maisto – Vicepresidente dell'Accademia Palasciania – accompagnate da incorniciate pagine del Codex Maistianus, e si sono recitati vari brani, tra cui: i documenti sul caso Damiens citati nel capitolo I di Sorvegliare e punire (1975) di Foucault (impiegando sei oggetti di scena: proclama, marmitta, mestolo, tenaglie, coltello, crocifisso); la fiaba, procurata da Otto Runge ai fratelli Grimm, Il pescatore e sua moglie; e il sonetto palascianesco «In principio… o forse è tutto un nastro» (dal poemetto ludofilosofico Storia di un umanesimo negato, 2002).

Prossimo appuntamento venerdí 10 dicembre 2010 – sempre alle ore 20.30, sempre a Palazzo Fazio (Capua, via Seminario 10), sempre gratis –, con la lezione n. 7: Gioco e Mercato/Politica. Ricordiamo inoltre che lunedì 13 dicembre, alle 17.00, si terrà a Palazzo Serra di Cassano (Napoli, via Monte di Dio 14) il convegno Progressi nella reazione nucleare a bassa energia: dieci anni dopo Giuliano Preparata, con Yogendra Narain Srivastava, a cura dell'Associazione per la Fondazione Giuliano Preparata e dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici.

Ed ecco intanto, di séguito, l'elenco degli argomenti trattati nella lezione n. 6, con a essi intercalate alcune foto di Matteo Mastantuoni che mostrano il nostro Presidente, il Vicepresidente e alcune ludosculture e relative tavole del
Codex Maistianus.



I. BUROCRAZIA

Sogno come forma di arte automatica, la legge con giustizia è Ordine e senza è Burocrazia, la Burocrazia in sesto esteso è l’applicazione meccanica di regole arbitrarie con totale eradicamento di emozioni e libertà («il pane dell’artista»), formiche, robot, droni Borg (dalla saga di Star Trek), militarismo, cariche, il punire è sadismo travestito da morale, invenzione di colpe inesistenti a discriminazione degli ebrei e delle donne ecc. nel medioevo e oltre, il supplizio del parricida Damiens (1757), nell’età borghese il punire si tempera e tende a ridursi a detenzione, Il processo di Kafka, gite scolastiche nelle carceri americane e immoralità del fondare la moralità sul timore della pena, Panopticon di Bentham (1791).


II. IL PANOPTICON
DELLE WUNDERKAMMERN

Come in una futura società ideale per individuare le attitudini dei bambini si farà loro esplorare un Panopticon di Wunderkammern in ciascuna delle quali potranno sperimentare un’arte ecc., supremazia morale della Fantascienza tra i generi letterari, Verne anticipa l’Apollo 11 (1969) con Dalla terra alla luna (1865), «E gentili maestri tratteranno di ►Monteverdi e ►Bach, ►Beethoven e ►Wagner, ►Mahler e ►Berg, ►Šostakovič e ►Šnitke», ludosculture di Angelo Maisto, Codex Maistianus, fantasia palascianiana sul pianeta del disastro dell’inibitore biomolecolare, l’affresco maistiano a Diamante Paralipomeni dell’Ittiologia.



III. DALL’ITTIOLOGIA ALL’ARTE TOTALE

La piatta vita dei pleuronettiformi (l'uom strabico non si lamenti più), come mai in Il pescatore e sua moglie (deus ex machina un rombo) vi siano tante indicazioni cromatiche, usanza cinese di miniaturizzare i piedi femminili, origini cinesi di Cenerentola, La finta nonna e sua variante maschilista Cappuccetto Rosso (con l’aggiunta del personaggio risolutore maschile), Romanticismo tedesco in pittura, opera d’arte totale, Wort-Ton-Drama.


IV. COLORI E NOTE

La sfera dei colori di Runge, armonici naturali e problema della varianza nella traslazione tra le sue scale, temperamento equabile, come la frequenza piú bassa del Rosso spettrale sia uguale a quella della nota Sol43 (circa 1099 miliardi di volte piú acuto del Sol3), “mistica” sovrapposizione ideale del cerchio dei colori puri e del cerchio dell’ottava dodecatonica (sebbene lo spettro elettromagnetico non ripartisca uniformemente i colori e manchi della famiglia cromatica delle porpore), i 24 preludi e fughe di ►Il clavicembalo ben temperato di Bach, i 24 ►Preludi di Chopin, i ►24 preludi e fughe di Šostakovič, l’esposizione della fuga (soggetto, risposta, controsoggetto), onde sonore, timbro, rumore, accordi, cluster, immagine statica, immagini sequenziate in continuità.



V. SEGNO E ARTE

Intelligenza, possibilità, volontà, espressione, arbitrarietà, complessità, segni attivi e omissivi, segni linguistici e non linguistici, segni visuali (parole scritte, figure, oggetti, gesti, mimica facciale ecc.), segni sonori (parole, pernacchie, risa, gemiti, urla, fischi, canti, sonate, clacson ecc.), segni contattivi (scrittura Braille, toccamenti, baci, offerte di cibo, allattamenti, penetrazioni, flatulenze, sputi, morsi, percosse, coltellate ecc.), sistematizzazione delle varie categorie di segni nelle pratiche proprie di determinati campi della Magna Rota Rerum Humanarum, dal segno linguistico alla letteratura, le carte burocratiche stanno alla letteratura come gli escrementi alla scultura, dal gesto al mimo e alla danza, dalla figura e dall’oggetto alle arti figurative e plastiche ecc., estensione del dominio della musica durante il XX secolo e.v. (Übermusik), ars amatoria, arti marziali, cucina, osservazione della realtà contingente e immaginazione.


VI. PROCESSO ARTISTICO

Tema, atto compositivo primario (elaborativo o registrativo), oggetto primario (istantaneo o sequenziale, stabile o volatile), atto compositivo secondario (montaggio), oggetto secondario, atto esecutivo, evento, ritematizzazione ad infinitum.



VII. DALLA POESIA FALSAMENTE LIBERA
ALLA POESIA IMPRIGIONATA

Nostra disapprovazione del personaggio del professor Keating (nel film L’attimo fuggente di Peter Weir, 1989) ►allorché fa strappare via le pagine di Sound and Sense: An Introduction to Poetry di Laurence Perrine, importanza della forma, il gruppo di facebook La Superbia punita ovvero O buon Apollo, salvaci dalla poesia mediocre!, le tre poesie peggiori di tutti i tempi a giudizio dell'Accademia Palasciania (Le stagioni, In Calabria e Taormina di Ada Cipolla, dall'incredibile volume collettaneo I protagonisti della poesia moderna, Antonio Carello Editore, Catanzaro, 1981), «Non vi è nulla di peggio dell’immaginazione senza gusto» (Goethe), in realtà vi è di peggio l’assenza d’immaginazione, «L’immaginazione è piú importante della conoscenza» (Einstein), di peggio ancora vi è la repressione dell’immaginazione altrui, ircocervo assurdissimo dell’Arte Burocratica, Šostakovič attaccato da Stalin (nell'articolo Caos anziché musica, «Pravda», 1936) per la non rispondenza di Lady Macbeth del distretto di Mcensk ai canoni del realismo socialista, i dolori di Anna Achmatova, carestia indotta in Ucraina dalla collettivizzazione forzata, Osip Mandel’štam deportato in Siberia e sopravvivenza delle sue poesie mandate a memoria dalla moglie, il rischio di «una nuova prigione» ove manchi la «comprensione di quelle che sono le sorgenti vere della vita e della felicità» (Bertrand Russell, Il conflitto fra la tecnica e la natura umana, da Autorità e individuo, 1949).



* Tra essi le nobilissime dame Margot Tafuri (nella foto iniziale regge il quadro), Vicepresidente dell'Istituto Palascianiano per gli Studi Euristici (nonché nipote di Giuliano Preparata); ed Elisa Palazzo, ex combattente nello storico Comitato per la Salvaguardia delle Opere Archeologiche emerse nel territorio di Capua (nel 1999 fondato da Marco Palasciano e successivamente "rilevato" da terzi per trasformarsi nel casagiovese Gruppo di Intervento Storico-Ambientale Nautilus), la quale è purtroppo dovuta andar via quasi súbito, ma il nostro musico ha fatto in tempo a dedicarle una improvvisata Fantasia sul tema della bagatella «Per Elisa» di Beethoven-Nohl.

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